Lo Stato Moderno - anno V - n.5-6 - 5-20 marzo 1948

98 . LO STATO MODE,RNO estero è addirittura inestricabile. Si può con tutta tranquillità ,parlare <li un fallo di politica inter– na aocaduto all'estero durante una riunione inter– nazionale. Voglio alludere al convegno tenuto a Lon– dra tra i partiti socialisti europei. E' noto che l'Ita– lia lè, a quanto ci risulta, il solo pa-ese del mondo occidentale che ai>hia due partiti socialisti. Potreb– be essere interessante il tentativo di decifrare per– chè- proprio in Italia doveva verificarsi questo fe– nomeno; e preziose osservazioni si potrebbero fare sulle origini non strettamente marxiste dei movi– menti operai italiani, sullo sll'ano sv.iluppo del no– stro pensiero socialista, che pareva succube del più volgare positivismo e che invece, da Antonio La– briola a Rodolfo Mondolfo, non ha mai .interamente espulso da sè motivi ricchi di realismo critico e di storicismo sia pure empiricizzante, cosicchè la linea di tale sviluppo è-sempre sembrata più variegata che unitaria, e il partito •è sempre assomiglialo più a una costruzione a piani sovrapposti e stilistica– mente ,contradditol'ia che a un monolito saldo e legato in ogni sua parte; e si potrebbe ricercare quanto lo spiegamento della lolla di .classe sia stato insieme acceleralo e attardalo dal rapido.confluire nel partito socialista delle forze di piccola e media -borghesia, e come ciò si sia inserito nell'astratto dello sviluppo intellettuale e nel concreto dei suoi atteggiamenti politici.E infinite altre osservazioni si potrebbero fare, non ultima forse quella audace µi.a che aspetto prima di ritenere totalmente in– fondata, e cioè che la scissione ultima si inserisce anche nel quadro dei rapporti Nord-Sud, intenden– do gli autonomisti come l'espressione più moderna di certe situazioni tipicamente nordiche. Ma tulio questo esce dal quadro dei fatti che vogliamo commentare in questa sede; e se ne ab– biamo accennato è solo per mostrare come questa situazione tipicamente e inconfondibilmente italia– na, quasi provinciale, si sia improvvisamente inse– rita e si sia lrova~a quasi al centro della storia dei partiti socialisti europei. E qui gioverà anche sotto– lineare la rapidità, diremmo meglio la 1 bruschezza, · con cui si è risolto il problema dei rapporti dei due partiti socialisti ftaliani con quella larva di Inter– nazionale socialista che ancora sussiste. Prima '<lell'ultimo convegno di Londra pareva che le .simpatie dei socialisti europei pendessero piuttosto verso il partito ufficiaile, segno non spre– gevole della incapacità di tuttil i socialisti (parlo • ben inteso di quelli fedeli al metodo marxista) di interpretare unitariamente i fononieni politici sotto l' aspetto interno e internazionale insieme. Ora a Londra è accaduto che, sotto la spinta di una situa– zione internazionale sempre più tendente non dirò alle soluzioni estreme, ma certo .ai chiarimenti de– finitivi, i socialisti europei 11011 si sono più doman– dati a qua-Ji forze e a quali tradizioni interne ri– spondessero i due partiti ltaliani,. bensì quale dei . due desse maggiori garanzie di accettare certe de– terminate posizioni internazionali. E poichè su que- sto punto non potevano sussistere dubbi, ecco cht i veochi partiti socialisti dell'Occidente europeo, ab– bandonando le vecchie perplessità e gli antichi on– deggiamenti dottrifiari e tradizionali, hanno im– provvisamente scoperto che Nenni •è un cripto-co– munista e che il suo partito non può pitt essere in odore di santità nelle capilllli occidentali. La verità è che il peso che si va addensanfdo sulle spalile dei dirigenti del Partito Socialista Ita- 11:rno ha tutta l'aria di essere demolitore. E anche questo accade per aver trascuralo l'evolversi di una situazione internazionale che si rivela sempre più mus~acrante per coloro che non la affrontano e-on limpi<lezza di visione e di decisione (anche se ~1mareggiata) di comportamento. Fino a non molte settimane fa era assai radicata in qualcuno dei maggiori esponenti del Partito socialista ufficiale il convincimento che la Internazionale socialista in sè fosse una cosa seria e soli-da, capace di inserirsi fra i protagonisti maggiori, capace comunque di dare una parvenza di individuale unità all'azione dei partiti socialisti tradizionali. E' evidente ,che le lezioni che la storia ha imp_arlilo a questo pro– posito, da quella veramente classica del 1914 (e òico classica, perchè allora i partiti socialisti posse– devano lutto per esercitare un'azione autonoma dalle .politiche estere ufficiali dei .singoli Stati: erano forti, l'Internazionale socialista era un fatto e non una mera parola, lo sp.irito rivoluzionario nei ranghi alacre e forte, senza le delusioni le stan· chezze gli scetticismi e le perplessità lasciate -dalle seguenti tre rivoluzioni, e soprattutto erano sgombri da responsabilità di ,governo, e anzi tradizional– mente impostati su una irriducibile opposizione) a quelle tra le due guerre, a quelle successive al '45 non sono state sufficienti a far giungere alla con– clusione che il socialismo può essere (in certe con• dizioni e a prezzo di certi pericoli) uno strumento per governare gli Stati, ma non può -essere un me– todo utile ed efficace per controbattere le politiche estere ufficiali dei singoli Stati, e cioè l'apprezza– mento ufficiale e ufficialmente democratico (ne– gli Stati retti a democrazia) degli interessi degli Stati nci confronti dell'ambiente internazionale. Comunque l'esito della conferenza di Londra, con il suo abbandono grossolano e insultante_ da parte dei rappresentanti del P.S.I. che si sono rive– lati incapaci di qualsiasi finezza diplomatica, ha senza dubbio contribuito a,l rafforzamento che si va delineando nel Paese delle sin qui incerte for· lune del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, divenuto provvisoriamente Unione dei Socialisti Italiani dopo il ritrovamento di Ivan Matteo Lom– bardo. La crescente fortuna (che forse troverà espressione in sede elettorale) è dovuta a un sin· golare incontro tra la obiettività di una situazione politica interna e internazionale e la carenza, o scarsa efficienza, di formazioni di effettiva e mo– derna democrazia. Ma tali incontri nel cielo della politica avvengono come gli incontri degli astri nel grande firmamento: à intervalli lunghissimi e son

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