Lo Stato Moderno - anno V - n.5-6 - 5-20 marzo 1948

144 LO STATO MODERNO NOTE QUINDICINALI La politica di Bidault Nella seduta del 12 marzo dell'As– ~emblea azionale, il Ministro Bidault ha esposto le grandi linee della poli– tica estera francese. Discorso in due tempi: esposizione del già fatto, in– dicazione delle vie da seguire in fu– turo. Solo all'inizio della seduta ci fu un grosso tumulto, quando il comuni– sta Duclos protestò per la presenta– zi ue di un 01·dine del giorno che ter– minava con un e saluto fraterno ai democratici cecoslovacchi, costretti al silentjo e privati delle essenziali libertà>. · Bidault aveva un compito difficile, nel dare spit;gazione delle ultime de– cisioni d9,l Consiglio dei Ministri_ in– torno alla questione spagnola. Sp1eg? aettag]intamente gli interessi concreh, economici, che avevano spinto la Francia alla riapertura della frontiera, ricordando che gli investimenti fran– cesi in Spagna rappresentano il 50% degli investimenti all'es\ero. I:a _qu~– stione veniva cosi spoghata d1 s1gn1- f1c11to politico ed esaminata. !1a _un punto di vista fitrettamente uhbtario: anzi fosse be!l chiaro che, malgrado gli ~ltimi avvenimenti, la Fra~ci~ ri– mane impegnata a sostenere 11 ritor– no ddl.i dt:111ocrazia in Spagna, come in ogni altro paese. Ai comunisti che fischiii,vuno, Bidanlt aveva facile re– plica facendo presente ch,e la ~u~sia, dopo es~ersi opposta ali amm1ss1one dell'Argentma all'O.N.U., aveva ripre· so le relazioni diplomatiche con quel paese. Dalla Spagna alla Grecia: secondo Bidaull le elezioni greche, al controllo delle quali partecipò anche la Franci~, furono libere; i membri dell'opposi– zione parlamentare sono, diversamen– te che in altri paesi, in buona salute, una Commissione deTI'O.N.U. è sul po– sto mentre altri paesi rHiutano simili indhieste. Bidault si assunse quindi I~ piena responsabilità del progetto d1 unione doganale con l'Italia, audace progetto che ha un poco stupito l'opi– nione pubblica e sul quale il Parla– mento dovrà pronunzi11rsi: questa convenzione dovrà essere inserita in un più vasto piano, l'unione occiden– tale, alla quale la Francia darà tutto il suo appoggio. • Le modalità di questa unione non so– no tutte note; ma è evidente che l'u– nione politica dovrà basarsi su stretti accordi economici fra le va·rie nazio– ni che dovranno rompere le loro fron– ti~re doganali, mettere a disposizione dei comuni interessi le risorse delle loro colonie, possibilmente unificare i loro sistemi monetari. Questa spinta all'unione occidenta– le i patti di Bruxelles, gli accordi che ·v~rranno, non hanno bisogno di giu– stificazione; c'è da stupirsi che non si sia giunti prima a questa unità, mentre la Russia ha già.stretto quin– dici trattali di alleanza con paesi del e-entro e dell'est europeo. Non si tratta - ha specificato Bidault - di anda– re contro altri ma di fare come gli altri. Che cosa ci ha presentato l'Est eu– ropeo? Ungheria: dimissioni del Go– verno Nagy, elezioni con prevalenza comunista, ostracismo all'opposizione; Bulgaria: esecuzione di Petkov, dis– soluzione dei partiti di opposizione; Rumania: allontanamento di Tatare– scu, governo comunista; Polonia: fu– ga di Mikolajczyk. E oggi la Cecoslo– vacchia. Contro queste prove di forza, contro quesi fantasmi di _democrazia, Bidault ha fiducia che la politica dell'occi– dente europeo sarà, viceversa, una politica di libertà: soffocando nazio– nalismi sorpassati, parlando in ter– mini europei la Francin dimostrerà di avere il senso dell'avvenire. Una parola Bidault non aveva pro– nunciato: Germania. La pronunciò tre giorni dopo nella seduta inaugurale per il Piano l\farshall alla Sala dell'O– rologio, e fu veramente una parola nuova, esprimendo la fiducia che la Germania possa essere la 17• delle nazioni aderenti allo sforzo per la ri– costruzione dell'Europa. Germania Orientale Nella Germania orientale il gioco russo è sempre circospetto: difficile prevederne gli sviluppi; è un gioço che assume diversissime sfaccettature, attraverso l'unificazione dei partiti socialista e comunista, con la crea– zione di comitati d'azione dei quali ancora non si •capisce lo scopo ed il metodo di lotta politica, con i tenta– tivi di mettere in più grave crisi la convivenza alleata a Berlino. Le ultime notizie di marzo ci pre– sentano un fatto nuovo di notevole importanza. E' noto che· gli Alleati occidentali hanno costituito a Franco– forte una Commissione economica per la Germania della Bizona. Nel• giorno stesso, 1'8 marzo, in cui pro– testava contro la Conferenza di Lon– dra giudicata in contrasto con gli ac– cordi di Postdam, il Governo del Cremlino creava per la Germania sot– to controllo russo una analoga Com– missione, evidente pendant della pri– ma. La Commissione è composta di 34 membri, nominati dal Maresciallo Sokolovski (nella Bizona gli organi della Commissione sono viceversa e– lettivi), rappresentanti di 5 Stati, dei sindacati operai ·e contadini etc. L'or– gano esecutivo di questa Commissione, composto di 9 membri, avrà a capo il dr. Enrico Ran, naturalmente comu– nista, fino ad ora ministro degli af– fari economici del Bradenburgo. I vi– cepresidenti appartengono però ai tre partiti autorizzati nella zona, e sono Selbmann, comunista, Kaestuer, libe– raldemocratico, Steidle, cattolico. La struttura della Commissione ri– pete le linee delle organizzazioni bu– rocratiche dell'economia sovietica; le quattro grandi branche, che raccolgo– no 17 amministrazioni, sono: pianifi– cazione, industria, finanze, agricol– tura. Ovvi amen te, il settore di gran !un• ga più importante è il primo, che dà il là all'organizzazione economica e bu.rocratica della zona, attraverso la centralizzazione degli uffici e delle competenze. Si è dell'avviso, però, che per il momento qualche settore dell'attività economica sarà lasciato libero, in quanto si pensa da parte russa che l'economia tedesca non permette an– cora la collettivizzazione integrale dei mezzi di produzione. Il partito di Wallace Il distretto di Bronx a New York ha la sua ora di celebrità internazionale. A Bronx il candidato sostenuto da Wallace, Isacson, dell'American Labor Party, ha ottenuto contro- ogni previ– sione una schiacciante vittoria sugli avversari, specialmente rimarchevole se si pensa che i democratici erano portati dalla signora Roosevelt. Il New York Herald Tribune· dram– matizza la situazione, dichiarando che la vittoria di Isacson aggrava le diffi– coltà del partito democratico; e affer– ma che un fatto nuovo si è determi-– nato negli Stati Uniti e che d'ora in avanti il partito di Wallace dovrà es– sere tenuto in considerazione. I democratici fanno intanto l'esame di coscienza: la sconfitta, secondo i loro esperti elettorali, sarebbe da im• puta1·si alla errata valutazione e alla ottimistica tattica di Truman che non ha saputo evitare divisioni nella de– stra del partito, iniziando la lotta con– tro le discriminazioni raziali, ancora sentite nel sud. E' certo in ogni modo che le elezioni di Bronx permetteran• no a Wallace di impostare la sua bat– taglia sul piano nazionale, mentre fino ad oggi la sua influenza era ristretta al distretto di New York; non è poi improbabile che questo inatteso risul– tato determini uno spostamento e pro· gressista > nella· lotta elettorale del partito di Truman per le elezioni pre– sidenziali, allo scopo di mantenere i voti delle classi lavoratrici, minacciati appunto dall'orientamento newdilista del Labor Party. La vittoria di Bronx è stata salu· tata a Mosca con molte speranze, tanto più che il 25 febbraio l'ex-vicepresi• dente ha violentementP. attaccato, alla Commissione degli affari esteri della Camera dei rappresentanti, il Piano Marshall. In America si fa presente che la carta isolazionista di Wallace corri· sponde alla carta di Tart, portavoce del grande capitale; si dice anche che la sua politica porterebbe ad una nuo· va Monaco, ove Wallace rivestirebbe il ruolo di Chamberlain e Stalin quel· lo .di Hitler. Non si sa chi avrebbe la parte di Mussolini. FR. C, Direttore MA.RIO PAGGI Cond. re1pon1. GUSTAVO BALDACCI TIpogrnfla S. Plnelll - Via Farnetl 8 - Mli•••

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