Lo Stato Moderno - anno V - n.3-4 - 5-20 febbraio 1948

Abbonamento per un anno L, 1000 &oc. Ed. Lo Stato Moden,o - Am• mtntstraztone e Dt-reztone: Milano, Via Senato 38, tetef. 12.440, 71.Jl18 Conto Corrente Posta!,e N. 3/32384 ~sce il 5 e il 20 di ogni _meHe· 10 STATO MODER CRITICA POLlTIOA EOONOMIOA E SOCIALE Anno V . N. 3-4 5-20 FEBBRAIO 1948 Una copia L 100 SOMMARIO MARIO PAGGI: Prospettive <?!.ettorali . . pag. 49 ROMANIJS: Lettere romane - Nascita del « Fronte popolare ; . . . . . . . . . 51 MARIO SANDRI: Caiso di coscie,nza . . 52 .AIRIRIGO CAJUMI: La caccia è a,perta . 53 ALDO DE TOMA: I me.-idionali.sti e w questicm,e meridionaiie . 77 GUSTAVO PREDAVAL: Disoccupazione e i..nruzicm,e sociale 80 EiMit.IO TACOANI: Nel quadro della previdenza ,sociale 81 A•LADINO: Centrismo con ri.seT'Va, al Ccmgre~o dei! P. S. L. I. . . . . . . . . . 55 L. L.: Parliamo de/Jl.a Francia . 82 AUGUSTO MONTI: FederaliJsrrvo in ma-rcia . 83 UMIBElRTO SEGRIE: Sociali= e Democrazia 56 RICCARDO BAUER: Un disoorso !Che non ho te 'WU.to . 57 MARIO A.LBERTINI: lJa posrizione di G-Obetti . 60 GUIDO OOM!EJSSATTI: Pa'Tdle chiare e idee ccm,1use . 84 BA.SILIO OIALDtEA: I1ù piano Bevm ,per W pace europea 85 NICOLÙ CARANDINI: Liberal!iismo di domani . 61 Elz.ETA: Cronwahe di « Sta,to Moderno• . . . . 66 ULLO M'INISS,l: Pol.itica e Cultuma . . . . 66 FEMUOCIO PIERGOLEJSI: Ordinamento ,e,conomico- · GERMANICUS: Lettere berline·si - Berwno, nuova Scianghai 88 _\ LUIGI SUA·LI: H mah:ait>ma Gandhi . 89 SANTE .REA,ILI: Ohe -S'U;Ccede in Asia? . 91 ,sociale nel.Le rostibuzioni straniere . . . . R7 ENZO SA:NTARELLI: Crisi del dmtto i'!!Jterna.zionale. 71 LETTERE AL DIRETTORE • Luigi Penati: Riforme contro libe,rtà: di chi <La coipa? (Risposta di m. p.) • 93 GAETANO !R I e e I : Il pastiJCcio ,per L'elezione dei Senato . . . . . . . . . . . . . . . 73 RASSEGNA DELLA STAMPA ESTERA 94 RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA . f. 95 ?RIF1El0 CElCOHI: Conrtro i giurati (nota di m. p.) . 75 NOTE QUINDICINALI 96 PROSPETTIVEELE1~TORALI La macchina è dunque già in moto e, salvo cir– costanze eccezionali, non si arresterà più sino al 18 aprile prossimo, data nella quale il destino politico d'Italia passerà dal segreto delle coscienze al segreto delle urne. rrima domanda: c'è una qualche probabilità che si avveri taluna delle accennate -circostanze eccezio– nali capaci di impedire che il giorno 18 aprile in Ita– lia si proceda a regolari elezioni? Non lo penso. Tali circostanze potrebbero essere di natura internazio– nale o di natura interna. Ora nulla lascia presagire che, nonostan'te il lento peggioramento dei rapporti tra Russia e Stati Uniti, sempre più coscienti della maggiore difficoltà di cqstruire una pace con la Ger– mania che non di far la gtuerra a Hitler, siano in pre– parazione a breve scadenza eventi di così fatale, ci almeno così vasta portata. Nè la situazione interna, vista sempre nei limiti temporali accennati, offre maggiori preoccupazioni. I pericoli più gravi sono sempre annidati nella situazione economica la quale,. nei suoi elementi fondamentali, e cioè aumento di produzione e formazione di nuovo risparmio, non of– fre argomenti di eccessivo ottimismo. Tuttavia c'è una riserva di manovra sufficiente per impedire grosse sorprese nel giro di due mesi, aiutando da una parte il supporto psicologico del mito Einaudi (stabilizza– zione della m:meta, rigidità dell'amministrazione del pubblico danaro, politica della lesina) e dall'altra una realtà non del tutto aderente al mito (inflazione che continua, finanziamenti politici ancora in auge, con– tinuati interventi dello Stato nelle situazioni azien– dali più pericolanti e più preoccupanti per l'ordine sociale) aiutando tutto ciò, dicevamo, e non ìpiporta se contradditoriamente, a superare in co11creto i ter– mini di una economia che altrimenti potrebbe de– stare preoccupazioni anche immediate. Nè pericolose sorprese dovrebbero venir fuori dall'ordine pubblico che pare tutelato non tanto dal valore formale della cosiddetta « tregua » (avete mai pensato alila stranezza di una «tregua» conclusa

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