Lo Stato Moderno - anno V - n.1-2 - 5-20 gennaio 1948

LO STATO M"ODERNO Dopo il 25 luglio Fira i d:c:,annove membri de'. Gran Consi~io che quel gio=, o quel:a .notte, vota,ron contro Mu9Solini ci fu, e non deg'.i ulti.mi , Federzoni, capo ùonosciuto, dopo :a morte di Emico Cocradini, del naziona:usmo ita::iano: si dis.se che con ciò :a v:ipem aveva morso i: cia,rlatano, il naziona,:il.51no ·tradiva il fascismo. Enore. , R:hellandosi a Mussolini i: Nazionalismo, con Feder– zond e soci, non si ribe:lava affatto an fascismo, amzi vo'.eva liberar i fascismo da:Ja dittatura de'. capo, e da,re al fasci5mo - a.J naziomiismo ne' suoi orgarui essenzia.'.i, Gran Consiglio, Camera dei fasci e de[e corporazioni, Corona - tutto l'. po– tere che g:i spettava. Fu il 26 Zu~;o che buttò giù il fa.roismo, fu ,'.'insU'l"rezionedi p:azza a sconcertar i piani del Gran Con– sigldo; ma i na.ziona'.isti g:i restaron fede'.i. Restaron fede:i al fascismo nei quarantacinque giorni ba– dog'.é.ani g:i Adami-Rossi deK'eserc:to, à generii n-azionaJ.isti deli:o stato d'assedio, così pronti a frur sparare da Cuneo a Barl doV'l.11lqu,e in I,ta,'.iacontro opera:i e studenti deJ.:e dimo– strazioni antifasciste; gli Arme'.•:u,ni, oosì COTlltenti di da,r as':.0 ne[e fi:e de['esercito ag'.i ufficia'.i deJ:a Mi:izia, capimanipo'.o centurioni e consoli, !a schiuma - iJ fiore - de; fascismo. Restaron fedeli al fascismo 1'8 settembre e dopo i na7iona'.isti genera'.! Barbò che a Pinero'.o consegnaron a: Tedeschi le oent'niari.a di blmde oo'. pieno di benzina, i naziona:istissirni co– lonne]ì Cuiodaroi che a Casa,:e ccmseg=ono ai Tedeschi al comp'.eto g;li ufficia<'.idel loro rreggimento. Non <tra.clivia. f fascismo oue: Preziosi, antico e instancato apostolo del nazionalismo italiano, che il mattino del 9 set– tembre, nel -treno fanta.\'ffia « fermo in una forestia nei pressi del Quartier Cenern'.e del Fiihrer • insieme con a•'. t1'i nove italiani della sua forza, riaffermava ;a sua fìiducia nel pur mo' liberaro Duoe e iniziava (ia riroossa fascimico-repubb'.ich'na. E non tradirono i'. fascismo, fosse pur repubblioano-socia'.e fin che w'.eva, d vari Coppo'.a e Daime1i e Ducaotiied Ez:o Maria Crai - tutti na,:'onair.sti matricolati - che -rispunta– ron fnnri tn tel'Ta d'Ita,!fa con l'invasiOTJJe ,tedesca, non st>nza loro por'o:io a dir vero, e la fine di Pericle Ducati, inventore de[' a·rcheo:ogia ed etrusco'.ogia fascista, insegni. No no, n:ente paura, d'l.1po J10n mangia '.upo. naziona-'.ista non tradisce naztonalista ci~ fa,o;c'sta che fa tutt'uno. Ri,'.eg– gete i gioma-:i fusciSti repubb'.foani·, la dottrina è que:Ja, im– pero, po'i!to al sole, autarchia, nazioni proletarie, fo dottr'na nazionat;.9'\l immutata. Si poo.sono ammazzare, ripeto, tutti i fascisti del mondo, sarà una strage inuti'.e ag:i effetti de'.la scomparsa de! fa.~iffllo: resta e resterà il moscone de: nazio– nalismo, che poserà le uova ne: letame, e ai primi tepori risa.'.te.rannofuori '.e mosche fasciste come prima, più di prima, oorne già da tempo va avvenendo a.'.la -luce del sole e in campo catto'.rico e jn campo libera'.e e in campo socia:comu– nilsta, nonchè, si capisce, jn campo naziooàfusiaista puro e siemp'.Jce. Come finirà qut>sta ~toria? « .... oi vo'.eva a:tro che ohiezion:i dl fulosofi e di 5torici contro un moro come que]o nazionalrista, che era eUTopeo, 30lli moodtia:e e che doveva peroorrere intiero il suo ciclo fino a:'.,la confutazione di sè st;es.s,o, da compiere non _per via di ragio,oomenti ma di fatti»: sono anoora queli'.e ,ta'.,iparo:.e già citate più sopra e pronunciate nel '27, tanto per non far più misteri, da Benedetto Croce. Da a!'.iora O.: ciclo si è andato svo'.gendo e i fatti hac dato del moto nazionalista ·la fata:e confutazione. I qua.li fatti sono noti purtroppo: di naziona-'.ismo imbmo orea ed educa il fa– scismo; tl fascismo rta'.iano ammaestra ,il naz>ismo ted=, che in poco d'ora sorpassa i: maestro e -:o porba, consequenziario com'è, a far •'.a guerra, .che Mussolini credeva di dover oo'.– tanito minaccia·re. La guerra, che il nazismo credeva breve & ,<imitata, dura invece più di quel'.a de'. '14, e, come queJ:a, s'estende a tutto il mondo; (a guerra, che nazismo e fascismo credevan vittoriosa, si chiude invece con :a '.oro sconfitta. La. sconfitta del fascismo e de: aJazismo è la sconfitta di tutti g,'.f stati nazionalisti europei e as:atici, grandi e p:cc:ni, alleati al nazismo come Ungheria Rumenia ecc. o non bell:geranti oome Spagna Argentina ecc. La sconfitta deg:i stati nazisti è il fatto che confuta ,:e teorie naziona!'.,iste,l'unico argomento, che le possa dimostrar fa:se - e quindi perico:ose - anche aJ:e menti dei naziona:isti (nazisti, fascisti, falangiJSti eçc.) più ottusi e testardi. La vittoria del:'Lnghil<t:erra,'.ibera'.e, de'.- 1' America democratica, deHa Russia cornumsta è stato - do– veva essere - ?Ì fatto capace dl mostrare ai più ottusi e te– stardi dei naziona,'.ist,i come avessero ragione contro di loro in Germania Ita.'.ia Spagna ecc. i !iberali, i democratici, i comunisti che di naziona:ismo non han mai voluto sapere. E; allora - solo a'.'.ora - fi:osofi e storici dovrebbero poter ri– prendere ad argomentare, e a narrare, con :a sodd:sfazlone - ama.ra soddisfazione invero - di dire a queg:i altri: • ve– l'avevamo predetto!». E dopo :a vittoria nei paesi vinti, i ceti che furon vittima. de! nazionafri.smo- cioè i oeti democratici - dovrebbero pu– nire !i ceti responsabii de'. naziOTllalismo- cioè i ceti autxr ritari, e fare :a ,r,ivoluzione, cioè instaura-re :a giustizia sociale. E èo stesso deve accadere nei paesi vittoriooi dove i ceti na– ziona'..istici, che esiston. dappertutto, vo:essero perseverare oeì loro errori e abusare dà(,a vittoria procurata loro dai oeti democratici. E dopo la vittoria, e dopo la rivo:uzixme, sara, finalmente, la pace: pace aL:'intemo e ai.l'esterno. Ma nep,p1.11Te con ciò sarà fi.mta :a stor:a del naziona'.!isrno, nè sa,rà scompa,rso ognr pen:co:o di fascismo; resterà Ca .-ad.ice dei naziona'.ismi, cioè· l'odio de'.·'.'uomo contro ;'uomo. Che è il fondo bàluino che• sonnecchia i-n ognuno di noi; o individui o popoli, in alcuni più potente in a,'.tri meno, ma in tutti presente. Ma ·:a best!ia che è in <noi,,individui e popoli si può aiddo– mesticare, umanizzare. r: santo di Assisi ha pure addomesti– cato i'. lupo di Gubbio, !a ,re:Jgione de:,:a libertà ha pure ar-. gomenti e santi capaci di vincere e addomesticarn i !upi uma– ni, indhnidui e popoli. Non ci sorlo individui, non ci oono p<>-· po:~profess:onaèmente - cioè inguarlbimente - oaziona.J.isti, ingu-airfoi.lmente aggressori. « I popoli, come g,:; individui, sono mutevoli ed educa– biLi. Bisogna credere in questa verità. Se questa mutalnità ed1 educab:ìità non fosse, ·'.astoria non sarebbe LIK>ero svo:g:mento, ma sarebbe determ:nismo e meccain±smo; e verrebbe meno la. fede nel cont'.<nuoprogresso e oi.'. coraggio ne! propugnarlo• - paro.le di Croce, ancora. Ma 1 '.a democrazia ha fede ne! p~ · gresso, e non :e manca il coraggio di propugnarlo; perciò la demooraz,a crede <ne'.lapossib:.Jità di educare i popo'.i, e avrà ia· vo:ontà e La capacità di fair:o. Educare entro 'di 9è gli in– d:vidui propensi ag'.i errori de: naziona!lismo, educare fuori i popo'.,i propensi a tW:i errori: educami, sia pu'Te con •la severità, ma educarli. Solo così :e democrazie, vittoriose SUli nazionà.ismi, awao– oo assicurato (a [oro vittoria. AUGUSTO MONTI

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