Lo Stato Moderno - anno IV - n.24 - 20 dicembre 1947

LO STATO MODERNO 553 dobbiamo andare a picco, sarà meglio affondare con la ban– deruola della vita saggia e dell'epicureismo, che col vessiìlo di qualsivogl:a partito: col sorriso con cui i nostri antenati del Settecento, andarono a trovare monsieur Samson. Fallito il tentativo degli antifascisti, il:usi e spaesati, per metterci fra le democrazie fondate sulla Riforma, cioè sul protestantesimo, bisogna rassegnarci a rileggere Giovacchi– no Belli, accontentandosi di non pigliar troppo sul serio nè i programmi nè i partiti, e di guardar con un sorrisetto, da un lato il lugubre ascetismo dei laburisti e dei comunisti, e dall'altro le tronfie schiere monarchico-clerico-fasciste in fre– gola di nazionalismo, e ripetendo. al cospetto dello spetta– colo, il, verso immortale: L'uno buggera l'altro, Santità. ARRIGO CAJUMl LETTERE ROMANE LA DEMOC'RAZIA l'R/81 IANA, OG<;J Per il Congresso a Napoli dà::a Democrazia Cristiana l'interesse qui, a Roma, risultava, dopo tutto, assai re:ativo. Nonostante, infatti, Ie « voci » messe in giro <la ta:uni sulìa possibilità òi scontri e conmsti, C convinc:mento genera:e era che non si sarebbe andati oltre episodi, magari o:aimomsi, de– stinati però a non modificare :a linea po(itica de: partito. I ris1ù:ati, al termine dei lavori, hanno corrisposto ai pro– nostici de]a vigilia. La « sinistra democristiana » de: 'l"esto, non è sch:erata nel presente momento secondo un fu-ontein ta: grado compatto e omogeneo come qua:che tempo fa; del tutto :ogico e conseguente, afora, che essa a Napoli si sia condotta in maniera o:,tremodo fiacca e, anzi, ineff:cace. A:lorchè si parla di « sinistra democristiana » per lo più è d"obbligo i,'.riferimento a: nome di Gronchi, che da mol– tissimi è considerato come il leader di quel settore. Ma assai probabi:mente i « giovani turchi » democrist>iani :a pensano in maniera abbastanza diversa: neTopposizione di Gronchi a De Gasperi essi ravvisano e:ementi troppo personalistici, un contrasto di due individua: ità, con i 'ragionevole sospetto che l'attuale presidente dà gruppo pa,rlamentare (a que: posto eg'.j è stato giub:lato per ini.ciativa di De Gas,peri, nei:('evidente in– tenzione di « accantonarlo ») sia disposto - come abbiamo già detto a'.tra vo:ta - a spostarsi da sinistra a destra, e poi di nuovo da destra a sinistra,e così via attraverso numerose osci[azioni pendolari, pur di essere sempre daTàtra parte de:,:a barricata dove si trova i'! suo « grande avversario». La « sinistra democristiana » ùnspi'ra, invece, a motivi del tutto intransigenti ed idea\ che sono que[l, 1n sostanza, de: « cristianestmo sociaJ!e», come si è andato di mano in mano sviluppando dal:a enc:c:ica Rerum Novarum di Leone XIII ne: 1891 sino al:e più recent>imamfestazioni. I maTXisti, poichè neJ:e dottrine del cristianes:mo .socia'.e i principi fon– damentai'.i - proprietà, :avoro, eredità - che S01110 ala base dà presente ord:namento giuridico e sociale rimangono, pur con numerose correzioni e correttivi, in sostanza immutati, giudicano taili dottrine de! tutto negativamente; ciò non to– ~'.ie che -la pom:z,ionedel'la corrente di sinistra in seno a,]a D. C. sia ,notevo'.mente diversa da:la tenòenza di destra, e da tutti co:oro che hanno votato « scudo crociato » con il fine di sospingere sempre più quel partito verso scopi di conserva– torismo socia'.e e d:fesa dei privi:egi. L'inconveniente, secondo che sopra facevamo notare, è che !Ile: fronte de[e « sin:stre democristiane • si sono verifi– cate ne: presente momento numerose incrinature e crepe. Tra i ribe:li, ,:'unico ad aver tenuto fermo è Domenico Ravaioli, il qua:e 11e:la sua 'rivista Politica d'oggi s'inspira ancora a que:Ia medesima intransigenza che g:i fece sdegnosamente rifiutare 11el:eàezioni pcùtiohe del 2 giugno di accettare una candidatura ne::e :iste democristiane per impedire che i: suo nome apparisse in non gradita compagnia. Del gruppo mn:anese che risa'.e al « Movimento dei guàfi •, ~à operante sotto il fasci.srno contro la dittatura e lo stato Leviatano e che ha ~:suo organo in Democrazia, Mal– vestiti è stato nominato recentemente sottosegretario a:le Fi– nanze; e de]a ,pattug:ia dei cosidetti « professorini de:Ja Cat– to:ioa » (Doc,--setti, Taviani, Fanfani, Lazzati, ecc.), che fanno capo ai! quin<lidnale Cronache sociali, a:ouni oggi sono a posti di responsabi'.ità ne: governo e nel partito (Fanfani è a: Mi– nistero dà Lavoro, Taviani è vice-segretario de: partito). I ~ocialcomunisti affermano che P.SSi si sarebbero venduti per il trod:ziona:e piatto di lenticch:e; ad ogni modo è certo che l'accettazione di que:Je cariche da parte deg:i ex-ribe::1 fu considerata a suo tempo dagli intransigenti e irrri<luc:bili loro compagni di fede come una defezione e, ad ogni modo, una perdita graviss:ma. Va sotto:i,neato il fatto che durrunte i'. Con– gr=o di Napo'.i si è ricorso proprio a Taviani per :anc:are un programma di riforme socia.'.i (esposte, però, in maniera troppo generica e assai poco impe~nat'va nella re:azione del vice-segretario de: partito su « I prob'.emi del :avoro ») inteso ad ostentare propositi e buone intenz·ioni che avrebbero poi pensato altri a mandare a fondo, a far restare so'..tanto su'.lla carta. A Napo'.i, in conseguenza di tutto ciò che abbiamo fin qui detto, ossia del:a disgregazione del fronte de:•:e s:,n'stre, l"intiera a:zJionedei « giovani turchi » democristiani si è ridotta ad a:cune rrrilevanti operazioni di mo:estia e di6turbo e a un duello, a: termine dei -!avori, tra Gronchi e. Dossetti, in cui ciascuno dei due contendenti, pur tra la girandcia di frasi fatte, appartenenti a: vecchio frasario di s:rustra rispo:verato per l'occasione, appariva preoccupato sopra tutto di non farsi sopravanzare da['avver,ario e assai poco convinto di que: che ven:va affeimando. Neppure J'e:ezione da parte del Congresso di un nuovo Co~:io Naziona:'.e, che a paragone del prece– dente risti-ta magg:ormente spostato a sinistra per .:a presenza in esso di un più gran numero di e:ementi aperti alle nuove esigenze sociai!i (12 seguaci di Gronchi, 15 di Dossetti e 23 de:,:a tendenza centTista di Piccioni) deve in a,'.cunmodo traNe in inga,nno. Nei confronti degli otto mfioni di c:tta<l:ni che i: 2 giugno hanno votato per lo scudo crociato, gli iscritti al paTt>itowno soltanto ottocentomila; e secondo K parere di a'.cuni esperti, appena duecentomi'.a tra g'.i iscritti - la parte più attiva, poJ.iticarnente qua,:ificata, ma anche 1 :a più spo– stata a sinistra - hanno preso rparte m(e asscmb:ee provin– ci-a'.iconvocate per la nomina dei de:egati al Congresso. In tale situazione è evidente che nè De Gasperi mi Piccioni. sarebbero disposti, modificando :a presente :inea del partito, per dar ragione a duecentomila persone, a perdere i voti di sette milioni e più di individui che (a pellljano in maniera mo'.to qiversa. La nom!na poi de:Ja nuova Direzione (ad opera, si noti, di que: Consiglio Naziona:e da,'.quai'.esarebbero dovute venire ben differenti indicazioni) in cui prevalgono g:i ele– menti di destra ha servito a ristab;:fre l'equ:librio e a d:mo– straxe che De Gasperi e Piccioni hanno sà<lamente neo]e (oro mani le ieve di comando.

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