Lo Stato Moderno - anno IV - n.3 - 5 febbraio 1947

LO STATO MODERNO 49 VERSOLA GRANDE CRJSJ L'attenzione del pubblico italiano - malgrado Ua crisi minister-iale - appare ancora in questi giorni intensamente rivolta a discernere le ,attua:i e le foture consegueme de:la crisi avvenuta nel partito socialista, sia per quanto riguarda la fisionomia che andrà ad a~umere la nuova formazione sorta dalla scissione e la funzione che potrà svolgere nel:o scacchiere politico, sia per quanto riguarda la ripercu~sione de!La scissione stessa in seno ai ceti già racco:ti intorno al vesswo del soçialismo. E tanfo più l'attenzione è fatta acuta, in quanto è diffusa, specie nei gruppi dotati di più vivace sensibilità po:itica, l'impressione che il movimento 5torico socialista sia giunto in Italia, non ad una svo:ta, ma alla svolta suprema. Se il nuovo partito 'Vincerà Ja prova del fuoco, conservando a:meno in larg,a misura la propria base operaia e alla~gandosi ad abbracciare iì meglio dei ceti medi, e insieme abbandonando ogni astratto dottrinarismo per scen– dere vivacemente sul terreno de:J'attualità po:itioa - che è terreno di lotta e di .realizzazione e non di mera affermazione ideologica o di agitazione -, potremo avere un socialismo -nodemo che, distaccandosi da'.la lettera perenta della propria 1;tanza originaria, da un fina!ismo e da una metodologia dommatici ormai pietrificati, tenderà sempre più ad identi· ficarsi con :o spirito profondo dell'istanza democratica moder– na. Ripudiando - ne:la prassi se non formalmente ne:la teoria - un formu;ario di cui fu mordacemente affermato trattarsi ormai di esorcismi contro le tentazioni della culturn e de:la realtà po:itica, questo soci,alismo, abi:mente valen– dosi dei poderosi strumenti che il possesso del potere politico· moderno offre, potrebbe tendere ad esercitare in tutti i campi, in schietta aderenza a:la situazione di fatto, una costante politica di decisa ma a!)COrta perequazione sociale, di sti mo:o e di accelerazione del processo di circo:azione de:Je élites, di rinnovamento delle classi dirigenti. In questo senso non vi potrà essere una democrazia che non sia socialista: la nuova democ.razia tenderà ,ad assorbire tutte le frazioni democratiche ~ a semp:ificare e chiarificare il panorama politico. Se, al contrario, al nuovo partito socia– lista non arridesse l'auspicato successo e la base più schiet– tamente popo!are non dovesse seguirne la bandiera, appa· rirebbe aJ.lora evidente che - essendo jJ partito nenniano votato senza scampo a.l'assorbimento da ,parte del comunismo - il socialismo è .giunto U:la sua ora estrema e non ha più una funzione da svo!gere: con qua:i conseguenze, indubbia. mente drammatiche, su tutta,la vita politica' e sociale del Paese, potrà ,vedersi e discutersi a suo tempo. Ma le orjsi - che a volta a yolta chiarificando e sempli- ficando, od oscurando e complicando nel loro intreocio la vita politica italiana, svo:gono i motivi in essa da decenni latenti e rimasti addormentati nel sonno profondo de: ven– tennio autocratico - non operano in un clima di pacata e sia pure relativa stabi:ità politico-economico-sociale, ma nella atmosfera tragica e avvelenata di una nazione vinta e delusa, che non crede nel proprio domani e, in farga parte, ha impa– rato a non credere più nei partiti e negli uomini che dovreb– bero rivo!geme le energie alla ripresa ed a'.la ricostruzione: mentre sente, di giorno in giorno, inclinarsi sempre più fatal– mente il piano su cui poggia i piedi. Al disopra e al di là delle crisi politiche, pure in tutta la loro vitale e storica importanza, si va profilando una crisi di ben più vaste dimensioni, che minaccia di ·sconvolgere con !e sue ondate gigantesche, come in mare in burrasca, il panorama nazionale, spazzando ogni speranza di autentica 'Vita democratica, ma:grado i conati del– le forze politiche risorte dopo la conc:usione della avventura assolutistica: ed è l'incombente e ormai quasi inevitabile crisi de!la vita economica del Paese, con le sue drammatiche con– seguenze socia:i e politiche. L'uomo de1a strada può anche non sapere di po!itica: ma l'irrefrenabile ascesa dei prezzi - con tutte le irreparabi:i conseguenze ecqnomiéhe e sociali che· ad ognuno è dato constatare - cui egli assiste ormai da mo!ti mesi, e l'evidente incapacità del Governo di porvi un riparo che non sia soltanto di promesse e di grida spagno– lesche, gli dànno la sensazione che il treno corra, sia pure a vàocità rJdotta, verso il ponte croI:ato, mentre 'il maochinista è jmpetente ad arrestare la macchina e si esaurisce jn inutili manifestazioni. Elementi positivi sembrano purtroppo dar ragione alla va. ga ma dolorosa impressione dell'uomo della strada. Come si sa, il Governo, nella scorsa estat,e, dopo le vicende politiche che tutti rammentano - intrecciatesi intorno ·a:Je wmissioni del– i' on. Corbino - aveva concretato e definito un piano di rias– sestamento finanziario del Paese consistente in tre misure fondamenta:i, già studiate ed approvate dal Governo Parri fin da:Ja sua costituzione e poi messe in disparte dal Governo De Gasperi: emissione di un grande prestito, cambio della moneta, applicazione di una imposta ·straordinaria sul patrimonio. Il gettito del prestito avrebbe dovuto servire, in primo luogo, a fornire alla Tesoreria i mezzi per provvedere alle spese sia (in parte) del bilancio ordinario, sia del bilancio straordinario, e in partico:are alle spese rese necessarie da un grande piano di lavori pubblici produttivi a soJ:ievo della disoccapazione: tenuto presente che il deficit quotidiano del nostro bi:ancio - ed esclusa quindi ogni spesaafferente al piano di cui sopra, che ancora non ha avuto un ufficiale formulazione, non essendo questa concepibi!e se non ìin re:azione a:!'effettivo possesso dei mezzi per darvi esecuzione - ammonta a non meno di un miiiardo al giorno. Il cambio della moneta avrebbe dovuto avere lo scopo, olt_rechè di determinare ne!la sua rnale esattezza il ,volume dei mezzi monetari a disposizione del Paese, di sottoporre a censimento tributario i possessori dei mezzi stessi, offrendo tiuovi impo– nenti cespiti all'applicazione del:'imposta sul patrimonio: e la minaccia di ta'.e provvedimento, opportunamente impiegata nella propaganda in favore del prestito, ~vrebbe ,potuto ser– vire a determinare un rif.usso di parte della massa monetaria imboscata verso l'impiego offerto dal Prestito. L'applicazione, infine, del pre'.evamento sul patrimonio - che come tutti i pre:evamenti non può essere che una nuova forma di imposta suì reddito - avrebbe dovuto servire a risanare definitiva– mente il bilancio ·dello Stato, giaochè il suo gettito, pur sca– glionato in un numero ragionevole di annualità, sarebbe vàlso a colmare il deficit del bilancio fino a quando 'l'opportuno adeguamento del:e imposte ordinarie non avesse consentito di giungere al pareggio, evitando al Tesoro di ricorrere a nuove forme di accrescimento de:l'enorme volume del Debito Pubblico.

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