Lo Stato Moderno - anno IV - n.3 - 5 febbraio 1947

68 LO STATO MODERNO NOTE QUINDICINALI L'allt>anza franco- britannica L'annuncio di trattative franco-bri– tanniche, cliramato all'indomani della visita di Blum a Londra, costituisce l' lnlzio idi una nuova tase nella politica francese postbellica. L'accordo è stato presentato come il comp:eta– mento di que:.11 già esistenti tra la Gran Bretagna e l'Unione Sovietica (26 maggio 1942) e tra la Francia e l'Unione Sovietica (10 ldicembre 1944); l'alleanza anglo-francese costituirebbe così il terzo lato del triangolo Londra-Mosca-Parigi destinato - secondo J'affermazione in– serilta, con parole quasi ,dentiche, nei due precedenti trattati - ad impedire il ripetersi di un'aggressione da parte della Germania. In realtà, il nuovo ac– cordo costituisce qualche cosa di più e di diverso dai precedenti. Il ·patto alllflo– russo, concluso nel momento più grave della comune lotta ,per l'es:stenza con– tro le forze hitleriane, ha infatti perso, nonostante ogni affermazione in con– trarlo delle stesse parti contraenti, gran parte del suo orig•inario significato su– bito dopo la vittoria sulla !Germania, che ha visto Russia e Gran Bretagna in con– trasto su infinite questioni. Ii trattato franco-russo, pur esso concluso durante la guerra e nato dalla convinzione pro– fondamente radicata nella diplomazia francese di dover assumere nei con– fronti deLla Germania una posizione di estrema intransigenza (quale poteva es– sere condivisa, più che da quaisiasi altra nazione, dall'Unione Sovietica, ~hc come la Franc:a aveva conosciuto gli orrori dell'invasione e dell'occupazione nazista), si rivelò scarsamente efficace per il fa:'.to che la Francia si trovò a dover assumere in moltissimi casi di politica generale una posizione assai vicina a quella dei du~ grandi Stati anglosassoni in con trasto col suo allea lo orientale. Quanto alla questione tedesca la Francia si trovò assai presto sola, dato che l'U.R.S.S., la maggior parte delle sue -richieste essendo state accolte, non desiderava affatto favorire i piani francesi tendenti a staccare la Renania e la Ruhr dal resto della Germania. Pa– reva quindi naturale che la Francia dovesse tosto ricexcare in una s:ncera Intesa con la Gran Bretagna la i:,ossl– billtà di realizzare almeno 1 s·io pro– gramma minimo di ~ivendicazioni nei confronti della ~rmania; ma i con– trasti personali creatisi a suo tempo tra l'assai poco diplomatico generale De Gaulle e i due grandi capi anglosassr,m della guerra, Roosevelt e Churchill, le divergenze esistenti tra Franc;a e Gran Bretagna circa impo,:an!i que3'.:,ni co– me que:Je del Medio ed Estremo Oriente, la stessa ostinazione .con oui tanto i re– pubblicani popolari quanto i comunisti insistettero a lungo p~ una pace carta– ginese con la Germania, avevano sin qui fatto fallire gli approcci. Si ag– giunga poi che in questa alleanza la Russia e I comunisti francesi denun– ciavano un tentativo dei ceti reazio– nari dt?i ldue paesi per dar vita ad un blocco occidentale a carattere anl,so– vietko. La sterilità della poUUca estera, f;ran- cese sinora seguita nel confronti della Germania, la necessità di non essere isolati nelle imminenti trattative per ia pace ted<Sea, il crescente p,?ricdo di agitazioni colon:ali che minacciano la solidità dell'Impero francese ma che interessano naturalmente per le loro conseguenze l'Imp,~o britanni.ca , l'op– portuni,:à di accellerare la ripresa eco– nomica ed industriale della Fran•::a •·on l'aiuto ant<losassone, infine, la c-,ntem– poranea presenza alia dir,.,. one deìia pol:tica dei ,aue paesi di uomini appar– tenenti a partiti socialisti, hanno per– messo a B;um, che era sempre st:i:o col suo partito il maggiore assertore d; rno– d:trate e ragionevoli richieste aJla GPr– mania, di avv:are rapidamen:e tratt.a– tive p~r una formale allaania tri. i ét>e paesi. Dato il comune interesse non vi è dubbio ch'essa verrà sottoscritta al p:ù presto, come lo stesso comunicato ufficiale ha annunciato; ma solo se sarà ch-iara nella sua formulazione, ed accompagnata da precisi impegni reci– proci che la rendano operante contro ogni tental!ivo violento di turbar~ ! e– quilibrio europeo, essa potrà svolgere una funzione fondamentale per il man– ten:mento della pace in E.ur ,,pa. Strategia polare L'annuncio di richieste russe alla Norvegia per ottenere basi nell'arcipe– lago delle Spitzbergen ha attirato an– cora una volta l'interesse del mondo sul territori polari '<leinostro emisfero. Iu– fatt.ti, sempre p:ù spesso, Islanda, Groen– landia, Alasca, l'arcipelago delle Faer- 0.z~ ed ora que:lo delle Spit2lbel"gensono oggetto neHa stampa internazionale di discussioni che non hanno niente a che vedere con la loro importanza econo– mica, r:dottissima, come •ben attesta la scarsissima popolazione. La Joro im– portanza deriva dalla trasformazione opera·tasi nei mezzi di comunicaz1011e, che ha fatto sì che l'aviazione possa sempre p:ù facilmente percorrere senza scalo tragitti di otto e più mWiaia di chilometri, e dalla terribile potenza dei nuovi mezzi bellici ,d'offesa - bomhe a razzo e bombe atomiche -, che pflr.– sono essere f_acilmente tras.por~ti ~u aeroplani o lanciati da basi p'lste. a1Jo stato attuale della tecnica, entro un raggio di poco più di mille chilome•.rl. Ora, il fatto che nell'Oceano Uladale Artico si affaccino e si affrontino per larghissimo spazio i territori della U.R.S.S. e del Canadà, che la rotta più breve tra gli Stati Uniti e l'U.R.S.S. passi appunto per il Canadà e in vici– nanza del Polo Nord, che i centri vi– tali delle industrie e dell'economia dei due maggiori sta.a mondiali si trovino ad una distanza di circa otto o d;ac1- mila chilometri, tutti questi fatti mcssl insieme rendono di vitale importanza per <Ciascunodi essi il controllo d'ogni possibile base intermedia. Gli Stati Uniti, dopo essersi assicuraU l'alleanza e la collaborazione del Canadà, hanno stabilito durante la guerra proprie basi In Islanda e in Groenlandia; padroni già dell'Alasca, dove hanno già com– piuto e vanno tuttora com.plendo sem- / pre ,nuove spedizioni di addestramento di mac.chine e uomini alla guerra ar– tica, ~i controllano molte delle oasi polari esistenti. Naturalmente anct.e 111 Russia desidera poter disporre di t115i avanza:te che servano a neutralizzare quelle sotto controllo americano; di qui. la sua richiesta alla Norvegia, già avan– zata nell'autunno 1944, per una revi– sione del trattato 1920, che attribui a quest'ultima la sovranità sull'arcipelago, con la condizione però ch'esso non po– tesse mai essere imp:egato per fini bel– lici. Ma poichè quel trat:ato tu firmato da ben nove potenze, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, alla Norve– gia è stato facile rispondere che quel trattato può essere modificato solo col consenso delle potenze firmatarie. Cosa per cui appare assai difficile, neHe pre– senti condizioni, che la Russia possa conseguire il suo scopo. Le elezioni polacche Le elezioni generali tenutesi in Po– lonia il 19 gennaio scorso sono le ul– t:me svo1tesi in uno stato della zona d'influenza 1iovietica. La ragione di que– sto ritardo va attribuita all'incerta si– tuazione interna polacca che è tuttora funestata dall'attività di bande ~erro– ristiche operanti nelle regioni di traf– fico meno intenso. Tale -atti vità viene attribuita dai partiti del iblocco gover– nativo alla .campagna Idi .opposizione promossa nel paese daJ par.lito conta– d:no ipolacco di Mikolajczyk, il quale, benchè facente parte del governo come vice-presidente dei ministrJ e ministro dell'Agricoltura, ha sempre manifestato un profondo dissenso dalle direttive de– gli altri cinque partiti facenti parte dello stesso ,governo. A queste accuse, Mikolajczyk ha energicamen1e ribattu– to, facendosi a ,sua volta accusatore dei suoi avversari per ripetute e patenti violazioni delle Ubertà indivilduali. La campagna di reciproche accuse si era fatta più insistente muli ultimi mesi; ad essa non aveva poco contribuito la serie di note inviate dai governi an~o– sassoni al governo di Varsavia per pro– testare contro molteplici abusi nella prepar~one delle elezioni. Anche se tale intervento era •giustificato dalle di– sposizioni dell'accordo di Yalta, gli av– versari di Mikolajczyk non mancarono di ,servirsene per screditarlo come man– ci·pio del capitalismo occi'<lenta-Ie.E' as– sai difficHe, ~r non d:re impossibile, dividere equamente i torti tra le due parti, e valutare quindi quale sia ii si– gnificato reale di que.1.e elezioni chP hanno segna:to una strepitosa vittoria dei partiti del blocco governativo. Più facile è prevedere che le potenze anglo– sassoni si serviranno del mancato rico– nosc:mento del governo polacco uscito daHe recenti elezioni per premere sul– l'Unione Sovietica al fine di strapparle concessioni o rinunce in altri settori. Ar. B. Re1POmablle: GAETANO BALDACCI St>abllimento '111po,ra.tico: Vda Serlato, 38

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