Lo Stato Moderno - anno IV - n.3 - 5 febbraio 1947

54 LO STATO MODERNO L'irrigazione· in I . Puglia e Lucania Nella riunione del 31 dicembre 1946 il Consiglio dei Ministri stenti {ma quali, qui in Puglia?) o istituendi consorzi di primo gra- ha finalmente approvato il decreto istitutivo dell'Ente per ;'Irriga- do, cioè formati dai proprietari disposti ad attuare le opere ne- zione e la Trasformazione agraria in Puglia e Lucania. Si conclude cessarie per l'irrigazione, avrebbe dovuto agire come organo di cosi il lungo processo di elaborazione istihlzionale e legislativa ed stimolo, di coordinamento, di convogliamento delle iniziative pri– ha inizio ia delicata fase della organizzazione, della scelta degli vate e dei capitali privati verso la soluzione del problema in di• uomini, della progettazione delle opere e del finanziamento. Specie scorso. Dai sootenitori del Consorzio non si escludeva, peraltro, il in questa fase è opportuno che l'opinione pubblica si renda esatto ricorso alle casse dello Stato per Je opere .maggiori, ma si ne• conto di quello che è e di quello che può divenire l'Ente in parola. gava allo Stato qualsiasi ingerenza nell'istituendo organismo. E' Ricordiamo, anzitutto, com'esso è sorto. La siccità rovinosa evidente che, mentre a prima vista, specie in relazione a conce• della primavera-estate del 1945, che distrusse in Puglia quasi per zioni e ad aspirazioni autonomistiche, si presentava più affasci- intero i raccolti, sarà ricordata tn le più tipiche nella storia dolo- nante l'idea di suscitare un largo movimento di private iniziative rosa della regione ove dai tempi d"Orazio giù per i secoli sem- e di sforzi individuali per finanziare sl grande complesso di opere pre si è invocata l'acqua per gli uomini, per gli animali e per i redentrici della Puglia dal flagello della siccità, in sostanza più campi. E se dal 1915 YAoquedotto Pug:iese, una delle maggiori giusta e realistica era l'impostazione di coloro che propugnavano opere della « Italietta liberale•, ha sostanzialmente risolto il pro- l'Ente; perchè non mai iniziative e capitali privati, a parte ogni blema de:J'acqua per le popolazioni dei tanto popolosi comuni di altra dilficoltà derivante dall'atomismo dispersivo dei proprietari Puglia, il problema dell'acqua per i campi è rimasto aperto in tutta o, peggio ancora, dalla tradizionale loro incomprensione misonei• la sua gravità. Fu proprio sotto l'impressione .del disastro pro.dotto stica o da contrastanti interessi, da lungaggini burocratiche, da dalla siccità, che alcuni fra i migliori uomini politici, pensatori, tee- precedenti esperienze fallite, sarebbero stati in grado di impie- nici, economisti di Puglia {va particolarmente ricordato in propo- gare nell'opera i non pochi miliardi per questa necessari, e con la sito un perspicuo articolo dello storico socialista Antonio Luca- continuità e la regolarità degli stanziamenti di un bilancio statale. relli) vollero riprendere in esame il prob!ema, per pnr!arlo a mo- La discussione tra le due tesi, contribuendo la crisi che portò derna e ndicale soluzione. Strumento per questo riesame fu il alle dimissioni del Ministero Parri, non fece che rinviare tutta l'e- Centro permanente pei problemi del Mezzogiorno, sorto sin dal laborazione legislativa, del resto già molto dilficile per le interfe- dicembre 1944, quale frutto di un Conveg-no Meridionalista ohe si renze tra Ministero dell'Agricoltura, Ministero dei LL. PP. e Mi- raCC<?lse intorno a due grandi meridionalisti purtroppo ora scom- nistero del Tesoro (Corbino), ognuno per la sua parte interessato parsi, Addlfo Omo.deo e Guido Dorso. E il Centro indisse a Bari al laborioso progetto di legge. Tuttavia, fa tesi favorevole alla co- un Convegno per l'Irrigazione (18 giugno 1945), che si conclusu stituzione dell'Ente finì per prevalere, e l'elaborazione tecnica- con la unanime deliberazione di operare per risolvere il problema legislativa riprese il suo corso, segnando una tappa di valore de- dell'irrigazione insieme con quello della trasformazione agraria e cisivo con la costituzione del primo Governo della Repubblica, il della elevazione economico-sociale delle popolazioni agricole. quale iscriveva la risoluzione del problema .dell'irrigazione in Pu- Vennero pertanto costituite due Commissioni, una tecnica ed glia tra i punti del suo ,programma pel Mezzogiorno. Per conse- una legislativo-finanziaria. La Commissione tecnica, esaminate le guenza, nell'agosto 1946 l'Unione Interregionale delle Camere di possibilità irrigue della regione, fece una prima scelta delle opere Commercio di Puglia e ~ucania dichiarava di rinunciare all'ini- da compiere in Puglia e Lucania. In base alle risultanze tecniche, ziativa a suo tempo presa per il già detto Consorzio Generale di la Commissione legislativo-finanziaria ritenne che bisognasse affi- 2° grado, e di aderire allo sforzo per da creazione dell'Ente, in darsi, per il finanziamento e l'esecuzione delle opere 8 farsi, ad pro della quale prendevano intanto nettamente e definitivamente organismi di largo respiro e che traessero forza e mezzi dalla vo-_ posiz_ione il Ministro dell'Agricoltura Segni e quello .dei LL. PP. Jontà unitaria e decisa dello Stato. Fu cosi concepita la creazio- Rorruta. ne di un Ente per l'Irrigazione, e fu delineato anche il relativo Non sono mancate poi altre difficoltà: alcune relative alle schema di provvedimento legislativo. richieste dei rappresentanti politici ed economici della Lucania, Nell'ottobre 1945, le conclusioni tecniche e legislative a cui i quali, superata l'ingiustificata iniziale posizione di dilfidente erano pervenute le due Commissioni venivano accolte dal Gover- ostilità verso-; promotori dell'Ente, baresi o anche pugliesi, fini- no Parri; e si iniziava a Roma presso i Ministeri dei LL. PP. e del• vano co'. •limitare le loro richieste all'istituzione in Lucania {Ma l'Agricoltura la fase di elaborazione degli schemi legislativi. tera) di una Sezione distaccata con funzioni di carattere esecutivo, Sembrava che si fosse quasi in porto. Ma non poche burra- tenuto conto delle non .poche opere d'irrigazione a compiersi in sche dovevano poi sopravvenire!... Mentre s'intrecciavano i con- Lucania. Altre difficoltà derivavano da tutto un agitarsi di depu- tatti tra rappresentanze regionali e Governo, all"insaputa del Cen- tazioni provinciali, di partiti, di gruppi economici del Salento, per tro del Mezzogiorno, su privata iniziativa appoggiata dalla Ca- ottenere che la sede dell'Ente fosse a Taranto, forse per compen- mera di Commercio di Bari e, attraverso questa, dall'Unione In- sare quella città della diminuita importanza della sua base na- terreglonale appulo-lucana delle Camere di CommCJ'Cio,si costi- vale; o se <altrove fosse stata la sede, perohè un proprio autonomo tuiva un Consorzio Generale di Irrigazione e Trasformazione Agra- Ente venisse creato, per provvedere alla ,piccola e media irriga- ria, allo scopo di attuare l'irrigazione pel solo tramite dei con- zione da compiersi nel Salento. Anche le manowe di Tarantg, però, sorzi di bonifica e dell'ini'Ziativa privata, che si riteneva capace sono state in definitiva superate, per Ja fogica delle cose che è più di convogliare nell'impresa il necessario apporto del risparmio re- forte degli uomini, sempre; e l'Ente per l'Irrigazione, unico per le gionale e nazionale. Di questo Consorzio fu chiesto il riconosci- due regioni, promotore e regolatore della grande, della<media, della mento a} Ministero del:'Agricoltura {dicembre 1945-gennaio 1946). piccola irrigazione, è ormai una realtà. sicchè il Governo si trovò dinanzi a una duplicità di richieste. L'Assemblea Costituente dovrà approva~e il decreto istitutivo, Non si trattava, però, soltanto di due iniziative non coordi- ed è sperabile che ciò faccia d'.,rgenza e senza sostanziali mo.difi- nate, bensl di due diverse concezioni circa la soluzione del pro- che; e nel bilancio dello Stato bisogna iscrivere i finanziamenti per blema dell'irrigazione: da una parte, la concezione dell'Ente, il iniziare senza indugio le o~re che, fra l'altro, consentiranno di quale, agendo come organizzazione promotrice tli studi e cli pia- lenire largamente la piaga della disoccupazione nelle sette provin- ni, determinatrice di comprensori e costruttrice delle grandi opere cie interessate. necE6sarie per inalveare fiumi, formare ,bacini, captare sorgenti, La denominazione stessa del-l'Ente, che si intitola, come si è scavare canali, avrebbe costituito lo strumento del permanente sfor- detto, all'Irrigazione ed alla Trasfonnazione Agraria in Puglia ed zo dello Stato, Indispensabile per l'attuazione di compiti assolu- in Lucania, già dice gli scopi che esso ha, scopi tra loro comple- tamente superiori alle possibilità dell'iniziativa privata e anche rnentari. cli enti locali, eventualmente all'uopo associati; dall'altra, la con- L'Ente, invero, come risulta dal decreto ùtJtutivo e dallo sta• cezione del Consorzio Generale, il quale, raggruppando l già esl- tuto, ha tra i suoi fini: l'accertamento de.Llerisorse idriche ullilla-

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