Lo Stato Moderno - anno IV - n.1 - 5 gennaio 1947

LO STATO MODERNO 9 Lo spettro de ll' inflazione C'è nel mondo uno spettro: quello dell'inflazione. E' nel mondo perchè l'inflazione è in atto sia nei paesi che sono usciti vittoriosi dalla guerra, come gli Stati Uniti d'America, sia in quel:i vinti o occupati, che portano della guerra le tracce do– lorose e meno facilmente cancellabili. Nei paesi vittoriosi l"inf:azione è stata determinata princi– palmente dal:e elevate spese per la condotta del:a guerra ed ora dalle òiffico:tà connesse con la riconversione. Il passaggio da:l'economia di guerra a queEa di pace richiede del tempo; e fino a quando i nuovi cicli produttivi per la produzione di pace non saranno giunti a compimento, il mercato non sarà sufficien– temente rifornito. Nel frattempo il reddito monetario medio de:la popolazione ha una ridotta capacità di acquisto e co– stringerà a rinviare il soddisfacimento dei bisogni anche fon– damentali. Ne: Nord America, per effetto della riconversione, !a ,produzione dei più importanti comp'.essi industriali (Gene– rai Motors, Genera] E:ectric) sono in ribasso; e vi è scarsità di automobili, di apparecchi frigoriferi, di apparecchi elet– trici, di abiti, di case. A ciò si aggiungono le difficoltà create dagli scioperi del:'acciaio, delle industrie automobiistiche, del carbone. Congiuntamente queste cause hanno provocato un aumento di prezzi e del costo del•:a vita nella misura del 40 per cento •rispetto all'indice del '38: Le lotte nel campo del ,lavoro provocate dall'aumento nel costo della vita hanno fatto crescere i salari del 60%. Nei paesi vinti o occupati Ia struttura economica, mo-– diifcata per necessità belliche, deve essere riconvertita; ma alle difficoltà della 'ficonversione si aggiungono le distruzioni di impianti, di strade, di ponti, di porti, e quindi pro– b'.emi di ricostruzione oltre a problemi di riconversione. La inf.azione ha assunto più vaste proporzioni. Così in Francia vi è penuria di tutto, ma specialmente di pane, di latte, di case. Prima della guerra la Francia consu– mava 6 mr!ioni di tonnellate d:i carbone al mese. Ora man– cando i rifornimenti dal:a Germania si è supplito con im– portazioni parziali dagli Stati Uniti. La produzione del ·ce– mento ha raggiunto il :qve:lo del '38; la siderurgia è a metà rendimento e la produzione tessile è frenata per l'insufficienza di carbone. Intanto la circolazione monetaria è in continuo aumento e l'abbondanza di mezzi di pagamento, insieme con le possibilità ridotte di consumo, hanno fatto crescere i prezzi. Il biglietto da mille franchi è l'unità di conto della famig:ia francese, come un tempo il luigi d'oro. Però in alcuni pro– dotti la differenza è anche maggiore, in quanto un tempo dieci kg. di burro costavano un luigi d'oro ed ora costano più di duemila franchi; con un luigi d'oro si potevano ac– quistare quattrocento uova che ora costano tre biglietti da mille franchi. All'inflazione si accompagna come conseguenza inevi– tabile mo!ta mducia ne!la moneta; e ad esempio, i pro– duttori agricoli si rifiutano di vendere i ~loro prodotti sul mercato in cambio di moneta. Per conformare il cambio uf– ficiale del franco francese al minor potere d'acquisto dovuto al·l'inflazione, nel dicembre 1945 si è svalutato il franco por– tando'.o ad una parità rispetto alla 5terlina d_i 480 franchi invece di 200 franchi; e in questi giorni si par:a in Francia di una ulteriore svalutazione fino a 1000 franchi francesi per una ster!ina. Anche. in Francia l'aumento dei salari ha seguito l'au– mento dei pr~zi e del costo de!:a vita. I rappresentanti de!la C.G.T. chiedevano un aumento di sa:'.ari del 25% e i rap– presentanti del Governo erano disposti a concedere l'aumento del 10%; l'accordo è stato raggiunto sul 12%. Ma l'infla– zione trova in questo aumento di sa'ari, e quindi di costo, un nuovo impu:so ad accentuarsi; i prezzi crescono, cresce il costo de::la vita e i salari divengono nuovamente inadeguati. L'inflazione continua il suo corso. Analoghi problemi si sono manifestati in Italia: pro– blemi di 'ficostruzione, di riconversione di mano d'opera, di prezzi, di salari. In Italia ·le distruzioni de!la guerra, i prele– vamenti dell'occupante, la moneta d'occupazione, la disor– ganizzazione completa dei trasporti hanno ridotto la dispo– nibilità di mezzi produttivi e di prodotti; e in molti settori de:J'economia italiana mancavano le condizioni necessarie e sufficienti all'utilizzazione di ciò che ci restava. La tern si è impoverita perchè privata dell'ingrasso e dei trattamenti indispensabili per conservare la sua capacità produttiva. Si è aggravato il problema deUa mano d'opera per ' insufficienza di preparazione professionale, per l'impossibilit,' · di stabilire correnti di emigrazione. Altre diffico:tà sono sorte nel, campo della politica eco– nomica in cui gli organi politico-economici si sono rivelati non aJ:'altezza della situazione. Nonostante le critiche ai con– trolli economici e politici dell'occupazione e poi de:.Ja 4ibe– razione, si è stati costretti a prolungarne la durata perchè la penuria di prodotti e di materie prime escludeva la possi– bilità di tornare subito alla po:itica economica dei tempi nor• mali, nè si poteva per decreto ,ricostruire gli impianti distrutti e sostituire j] materiale invecchiato. La crisi finanziaria è grave ed è caratterizzata da enormi carichi pubblici e da una elevata circolazione monetaria. La· insufficienza di disponibilità di mezzi produttivi, di flusso di prodotti finiti, e di viveri sul mercato, insieme con l'eccessiva circolazione monetaria, hanno provocato quel complesso di fenomeni economici che vanno sotto il nome di inflazione. r prezzi crescono, i 5alari divengono inadeguati e il movimento a spirale salari-prezzo è in- atto. Tale movimento a spirale che è caratteristico del fenomeno inflazionistico, può essere frenato solo con l'impiego di ampi controlli antiF.azionistici. In tutti i paesi in cui l'inflazione è in atto si è fatte· ricorso ag:i stessi rimedi: contro!lo dei pre-zzi, sodqisfa:zion,,_ dei bisogni dello Stato con appello al risparmio, riduzione delk· spese di governo. Il controllo dei prezzi non soddisfa nè i lavoratori nè gli imprenditori, perchè i primi pensano che non potrà ostacolare l'aumento dei prezzi, mentre gli im– prenditori ,ritengono che il controllo dei prezzi ridurrà i pro– fitti e farà diminuire l'incentivo illa produzione. Il contro: dei prezzi poi ha per condizione un'offerta di merci suffi– ciente per far fronte ai bisogni essenziali della popolazion~. una certa stabi!ità di prezzi sul mercato mondiale, un elevat'> grado di destrezza amministrativa. Almeno per il momento tali condizioni mancano: vi è penuria di beni. La po'.itica economica e finanziaria è stata affidata a servizi e a personale improvvisati, che si sono aggiunti aJ:e amministrazioni di un tempo già pletoriche pe1 i servizi di guerra. La riduzione de:le spese di governo richiede l'elimin-r.– zione di servizi non necessari. Praticamente però questi pro– positi non sono rea!izzati, perchè il Governo è prigioniero del!a po'.itica, e il ca'.endario e'.ettorale lo indebo:isce. Il successo del prestito pubb:ico presuppone :a fiducia dei risparmiatori a mutuare al Governo dei fondi che altri– menti avrebbero speso. Da questo punto di vista un aumenti del saggiQ 4t interes~ s~ ~~ \!ti!~ stnimento ·antiflazioni-

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