Lo Stato Moderno - anno III - n.22 - 20 novembre 1946

LO STATO MODERNO 527 NOTE QUINDICINALI LE ELEZIONI AMERICANE Con!onnemente alle vrevisloni co12cordi di quasi tutti gli osservator; americani e stranieri, le e1e~ionl del b no.lembre han– D.o segnato una .netta V1t.\oria ueu ua.d Great t'art11, ossia del ,partito repubblica– no. Senonché le proporzioni di que.na vit– toria qanno supera,o le p1u ar<11Leprevi– lSiqni degE steSiSi erig.en '1 del partito vl1.– torioso, i.:ne, se ~ a.u.;J.ua1·avcu..10 \;-=r~1 ct1 ot– tenere la maggioranza alla Camera dei Deputati, tu"'tavia non ahermavano con ahrettanta sicurezza di poter strappare la maggioranza anche al Senato; bisogna in– fatti ricordare che mentre si proceaeva al rinnovo deil·mtera Camera <lei Deputali, SOlv un terzo dei seggi senatonah, ossia 32, dovevano essere <:operti nelle e.ezivni del 5 novembre. In base ai risultati de.1- n1,,vi di essa l'ottantesimo ConiJ:esso de– &11 ::»w:t.i.1 UUhl sara i.:~1 C0lll1Ju.:t~u; 1d \..a– mera dei rappresentanti da Z44 repubbli– cani, l~u democrauci, I laburista; il Sena– to da 51 repubbJ.icani e 45 democratici. Lo situazione del preceaente Congresso viene ad essere quasi comp;etamente rovescca.ta a tavore ae1 r-epuoohcani, con qualche seggio di p1u ne11a «.:amera del Depu,ati e pdrecch.i seggi in meno al Senato di quami ne avesse ottenuti U Partito demo– cratico nel 7~• Congresso, quando a :.avo– re d1 quest'ultimo giocavano ad un tempo le superiori esigenze della guerra e il :.a– acinoso prest.iglo dei de1unto presidente. Il trionfo repubblicano è sottolineato da altri risultati concomitanti: la vittoria in tut~e le elezioni per la .nomina di nuovj governatori di St.ad, v1t1.ona cne ha p1:r– messo ad essi di contare la maggioranza anche nel numero degli Stati retti da membri del loro partito (25 contro 23); la ricon,erma a governatore dello Stato di Nuova York del repubblicano Thomas De– wey, l'avversario di Roosevelt nelle ele– zioni presidenziali del 1944, con ben 700 mila voti di vantaggio sul suo competi– tore, il senatore demoorat:co Mead; la 'Vdt– toria in molte cntà e In mohi :Si,ati, ,ra cui lo stesso Missouri che per .tanti anni mandò al Senato come suo rappresentan– te lo stesso Truman, linora considerati saldo dominio del Partito democratico. Particolarmente significativo dev'eseere considerato il tatto che molte città indu– striali hanno questa volta dato i loro su1- tragi ai candidati repubblicani, i cand.da – ti dì un partito c'.oè che è sempre stato considerato il dilensore ostinato di 1n1.e– ressi antitetici a quelli delle grandi mas– se urbane. Si deve però dire a questo pro– posito che il sindacalismo americano no.1 presen:.a alcuna un'.tà, nè come movimento sindacale nè, tanto meno, come base poli– tica di un solo partilo. Tra il e.I.O., 01- retto dal già • grande elettore• ji Roo– sevi!lt, Lewis, e l'A.F.L., di tendenze più moderate, sono sempre intercorsi rappvr– tl poco amichevoli .che hanno w,pedito la loro attiva collaboraz:one, 6ia sul terreno sindacale che su quello politico; solo il grande savoir Jaire di RoOSi!velt riusci ad ottenerne il contemporaneo appoggio per quasi tutto U periodo del suo governo. Quanto, alla &eonHtta democratica nello Stato di Nuova York, c-he annovera la più numerosa colonia ebraica del'mondo;e,s,sa dimostra che a nulla, 6 Hrvita la pòlitica personali! di Truman in difesa de:l'imml– grazione di 100 mila ebrei in Pales·,1aa, politica che ha invece suscitato molte çr·– tld1e ne~ atea! Sta ,:I Un11>i ed ha sol:e– Vcho un un<la\a di pro·..e.,·~e ni::1a b·u,n1,Pa britann:ca di ogni colore,, Cosi, secondo un mov,,ment 0 pendolare di!ll'opinione pubblica america,1a, ~, e ve– ritlcato un nuovo spostamento della mag– g'.oranza, li tJredlces:mo nell:a storia degli Stati Uniti; spu.:atdJlleff1.o p~uavJ.-JJ.e c,1e trova La propria g1us,i!1ca~1one nell esi– stenza di vas\i,s.simi S\rat1 dei.a popo.az10- ne senz.a pr,eciSo orientamen1.o poHucv e pertanto suscemb1li di dare 11p1•opr.o vo– to al pa,rtito d'opposizione per esprimere il propr,o ma.comemo vera>0 .il p.1r,uo al po– tere. Rest,a quindi da ved.,re se ~a maggio– ranza repuoo1J.cc;1na cu.e na pv1.u... u vo..e .. ~i in que.,m anni deil'apj)orto di questi s·,ra– ti -Ondeggianti ed ha rag.giunto ali ,imerno una co4;:;1one, probab ... unen-..e :,. it.uz; a, Ot!:l.– tata ovviamen,e d.il1e nece,;snà della lùt,a per il po·"e.1. e, possa ora resistere al.1.a111.>r– m~e leiie d'IUSUra che -logora tu.ti i ·par– titi VulcHvn . .::,ç t! ve.a.o ~ue u. pa.r"i....-...... t e che manuene a.1.lacùre.t1one deu ~e-.:uu vo Trum,m e il suo p ..r,110 anèora per due anni, sino alle prossime e.a.ezl0n1 p1e.::t1.oen– ziail del 1114H, consente ai repubohcani d1 rfgettare la re.,pùnsab1lità del di.,;ag10 cne na,uralmente accompagna aucne il dopo– guerra amerJ.cano, su1.1. esecuuvo demo1..ra– tico, è però vero altresi che il Paru·,o ,e– pubbl,cano che è ora padrone incontrasta– to del meccanismo leg1s1a,1vo deve ri,e– nersi responsab1,e de!Ja nuova Jegislazio~ ne quar.to e p,u dello stesso Panno de– mocratico e deve penanto preoccuparsi di non scontentare queLe masse che gli han– no dato stavolta la vittoria. Ove esso non riuscisse in questa politica, esso correreb– be il riscMo di vederle ,rlflu'..re verso il partito oggi scona.itto o, ipotesi per ora &SS.ti più ;mprobab:le, di veder.e accorrere sotto J.einsegne quel « \er~u )h,rtho • a cù– rattere laburista di cui dovrebbe tarsi promotore Henry Wall.ac2, l'a,tt:vo coUabo– .-a.tore di ~ooseve;.t nlhl'atituazione dei new deal, recen ... emen\e aunessosi da mmJ..:,:1.10 del Lavoro in segui\o al nòto comrasto con Truman e Bymes sulla politica es.e– ra statunitense. In complesso si può però ritenere che il Partito repubblicano saprà ·suuttare .ra due anni la sua attuale v,t- toria e che a successore di Truman verrà ele,to l'attuale governatore dello Stato di Nuova York, Thom.as Dewey. ELEZIONI ORIENTALI ...,,_ __ La situazione nei tre Stati dell'Europa orientale, Bul.gar-ia, Romania e Po:oma, presenta moltissime analogie di sviluppi interni ed internazionali, come si è potu– to ancora ,iuminosatnente constatare nei ,gioml scorsi in, occasione delle e:ezioni che hanno avuto luogo in Bulgaria e Ro– mania e d'Ila preparazione di quelle po– lacche la cui data è stata finalmente >is– sata al 19 gennaio 1947. In tutti e tre &li Stati la diretta influen– za sovietica aveva portato al potere coa– lizioni che, se anche non dirette da mem– bri del Partito comunista, erano tuttav:a dominate da questi ultimi. Il téntatlvo di dàr vita ;1 coali,donl chè coinprendess'ero <tutti I puliti ator!,ca di quei Paui, ,fnclu.sJ quelli a tradizione nettamente anticomu– ncsta, o non ha potu,o essere mandat-0 ad e..u..e .. uJ, C\JlOe J.Il .t)J...a.,gdfld, o Ud UJ\.u .lUU~O a delle coa,izioni sonamo 1ormaU, men– tre la sostanza del po,ere rimaneva tu\ta nelle mani delle coa.lzionl di fronte po– polare, care alla politica sovietica. L èsi– genza dell'allargamehto governativo sino a comprendere i rappresentanti dei par,1ti storici anucomun1su non nasceva da una necessità cli politica interna ma da un esi– genza di politica internazionale; anche dopo l'avanzata degli eserciti sovietici nei Balcani e nell Europa centrale, anzi so– prattutto allora, le diplomazie americana e britannica non hanno mai voluto nco– no.scere nè in ,atto, e tanto meno in di– nno, il passaggio de:iniuvo neLa ssera di intluenza russa dei territori occup~ti in occasione delle operar.on! be,hche dagli eserciti sov,.,·dci. Questa ostilità nei riguardi dell·espanS'lone russa si es·~ende naturalmente ai Governi dei singoli Paesi na1.i da que, .. ·eo:>pans10ne; a Wash.ngton ed a Londra non si vuole che li giorno in cui si fosse riusc:ti ad ot,,enere dal Crem– •ino 10 sgombero dei terr:toi-1 oocupati, quei½ COfl..llhJ.llU ad esserig1l svggt;::·ù1 t;rd– zie ai governi instaura,i so,to il controllo russ-0. Ci s: è qu:ndi sforza4i di ottenere che la Vhd pù.a..lt ....a ut:H .:,.1u~u.1.1 ~ .. d-~J. l ,.,....,hJhU.es- 6e il piu posa,b:le ne,la forma e' neila so– stanza ai principi invalsi negli S,ati di!– mocratici occidentali. Senonchè, sia per la ben nota confusione stabilitasi nel lin– guaggio internazionale sul signis-icato ef• ietuvo della parola democraua - tanto che si è giunti ormai a parlare di una « democrazia occidentale • e di una • de– mocrazia orienta1e » - sia per la difJ.i– coltà di instaurare una vita democrat:ca in Stati che di questa, sia nell'uno che nell'a.ltro senso, non hanno alcuna espe– rienza, il tentativo anglosassone si è per ora rivelato del tutto vano: le note si susseguono alle note per protestare, ora a Varsav:a, ora a Buca.resi, ora a Sofia con– tro questo o que,l abuso compiuto dai sin– goli governi a danno dei partiti d·opposi– zione. Ln Bulgaria, nelile recenti elezioni del 27 otilobre per La nomina dei deputa ti al– l'Assembtea Cos\itueff1.e 1 il b.101..1.:u ae1 par– titj governativi riportò una grande, anche se non schiacciante, vittoria sui tre par– titi d'opposizione: agrario, diretto da Pet– kov, socialisrn, wretto da Lulcev e demo– cratico, diretto, da Muscianov. I partiti di opposizione che avevano rinuncia·~o a par– tecipare alle elezioru de!I 18 novembre 1945, considerando che non fossero date su-.:.i– <i.enti garanzie del rispetto della volontà democratica, sia P'!r quanto si riferiva alla compilazione dei registri elettorali, sia soprattutto per quello che .riguardava la seg,-etezza del voto e l'imparzialità de– gli scrutini (ragioni queste per le quali I Governi di Londra e di Washington si erano rifiutati di procedere al riconosci– mento del Governo bulgaro), hanno que– sta volta ;pre.etito affrontare la battaglia e1'ettorale, anche se in condizioni di evi– dente ineguaglianza. Nulla potrebbe me– glio esprimere la difiicoltà della battaglia sostenuta dalle opposizionJ dell'aperta mi– -naccia ad esse rivolta nel1e parole pro• nunciate dallo stesso capo del Partito co– munista, il noto membro del Comlntem,

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