Lo Stato Moderno - anno III - n.17 - 5 settembre 1946

404 mane pur sempre la Germania ed il pe– ricolo sempre latente di una ripresa de:10 spirito di aggressione tedesco. Questo pericolo pertanto potrà venire evitato soltanto con il mantenimento e la ricostituz.ione dell'unità tra le gran– di Potenze. CONFERENZA l\JILITARE BRlTANNWA Appena poche seUimane dopo avere preso possesso del suo nuovo ufficio di capo deilo ::;tato Maggiore imper:ra:e bntiannico iJ. generale Montgomery ha indetto ila prima grande conferenza mi– litare nel ::,urrey ai:Ja quale <hanno ,preso parte tutti i comandanti delle armate inglesi in patria ed oltremare e i co– mandan td delle lorz.e armate dei Do– mini. LI vJce-minisLro della guerra lord Nathan vi -ha rappresentato il governo e il Pirimo Lord ctel Mai;:e e il Capo del– lo Stato Maggiore aeronautico erano presenti per le altre forze armate; un solo grande nome è man.cato, queao del generale Ailexander, ora Alto Commis– sario nel Oanadà, La conferenza mi1itare, che ha avuto naibUra!mente luogo a porte chiuse, ha mostrato s,ubi,to la netta tendenza di Mon~omery a sottrarsi all'atmosfera astratta tradiziiona~e degli Stati Mag– gior.i, preferendo egli coltivare i.I diret– to contatto e lo scambio di idee cori condottieri proval!i, quali il Dempsey o Mac Creery, che dall'azione diretta aM:retitanto hanno appreso che dalla teorda, per defiru1"1!poi con il loro con– siglio Ile linee deffinitive della fu1;ura politica militare brtannica. CJò non VUOI dire d'a.ltronde che nel corso delle conversaz.ioni i gerlerali non abbiano modo di rivedere e di approfondire le loro cognJzioni teoriche, chlru-endo at– traverso i reciproci colloqui le loro idee sui nuovJ problemi. I primi due giornJ del!la Conferenza sono stia.ti dedicati al– l'esame della grande strategia imperia– le, con le premesse politiche, economi– éhe e sociali per la difesa efficiente del!' Impero britannico. Il resto della riunione fu dedicato ai nuovi problemi più specifi.camente tattici, sulla base delle esperienze raccolte dai vari co– mandanti di grandi unità nel corso deill'ultim.o periodo dee:Ja guerra. La bomba atomica e tutto quanto si rife– risce aJ più moderni mezzii di distru– z.ione sono stati oggetto di un'appro– fondita disamina, per qua71lto all'ester– no ben poco si sia potuto sapere in proposito. 'l'pRCHIA Il nuovo goveflllO turco, presieduto da Recep Peker, del quale sono ben note le spiccate simpatie per la Gran Bretagtla, poò venire considerato nel suo insieme come Il tipico « governo forte• al qua,!e si a.ft, da il compito di tentare di risolvere, anche se non pro– prio con la dolcez.za , una situazione spinosa e delicata, tanto all'estero quan– k! aU' interno. Recep Peker, che già I ' LO STATO MODERNO precedentemente è stato ministro dei Lavori Pubblici, delle Comunicazioni e poi anche degli Iltl.terni, viene consi– derato infatti come una personalità forte e conscia della propria autorità: un gran lavoratore ed un uomo che non indietreggia di fronte a nessuna respon... sabilità. Per molti anni era stato il se– greta.rio generale del Pa,rtito Popolare - il partito unico turco -, posto che da otto anni aveva però at?bandonato a segiwto di un dissidio con un'alta per– sonalità del partito. Qua,Je vivace soste– nitore dell'al.eanza con ile potenze an– glo-sassoni e fautore, durante ,i.a guer– ra, di un maggiore apporto turco alla causa alleata, era naturale che la Gran Breta°gna segnalasse al governo di An– kara, appena si seppero gli esiti de:le recent.Jssune elezioni, l'opportunità della chiamata di un uomo simile al potere. Non si può dire con questo però che il nuovo primo ministro goda di altret– tanta popo~rità anche nell'interno del paese, Il nuovo Partito Democratico (quel tanto di partlito d,i opposizJione che H governo ~ureo ha creduto, dopo tanti anni, recentemente di potere au,toriz– zaire) considera che un rappresentante deLla estrema destra del partito naizio– nale-autoritario non sia l'uomo più in– dicato per attuare quelle riforme de– mocratiche ed economiche che il paese attende con urgenza; oggi è ancora troppo presto per poter far dei prono– stici sulle posisibilità della nuova com– pagine, anche se circoli politici bene informati ne vogliono prevedere il ri– maneggiamento, se 1110n il orollo, tra poch.j mesi. A questo soopo si agitano due grup– pi: quello dell'opposizione politica nel– l'Assemblea Nazionale e quello dell'op– posizione dntema nei rengru del Partito Popolare, rben più temJbiJe, chè la strutt,ura costitWJionale del nuovo sta– to turco permette troppo un gioco· di interferenze e ai (Prevalenza di quel partito sul meccanismo statale. L'atti– vità governativa verrebbe senza dub– bio faci:itata se il Gabinetto potesse addivenire ad una intesa con ù'opposi– zione ruffioiale del Partito Democrati– cò, ma non pare .che quest'ultimo vi sJa molto disposto: di ru.iovo presidente dei ministri è ,un po' troppo reazionaT.io ed i suoi primissimi provved:menti so– no già stati vivacemente attaccati, co– me · tendenti a limitare le J.ibertà ~à esistenti. Si profila pertanto la possi– bilità 111etlda ridestantesi vlita proliti'Ca t,urca della creazione di un partito so– ci,a,lùsta unitario alla testa deJ quale verrebbe fors~ a melters; Tewfik Ru– stu Aras, l'ambascdatore a Londra, già noto anche in Italia, mentre anche il maresciallo Cialanak, &ino a pochi· me– si or sono comandante dell'esercito turco, vedrebbe di buon occhio la cosa, in quanto atta a favorire un progresso sempre ,maggior~ della den;iocrazia nel P,'1~~. "' • DIBATI'ITI BELGI Qualche setti. .m.at )a fa dJ .nuovo gover– no belga clusciva finalmente a presen– tairSi dav-anti alle camere Jegislative per pronunziare le tra<li.z.ionaJ.idichiarazio– ni programmatiche sui (l)I1in.cipii che av,reobero informato J'attività futurd del G'<lbinetto. Dopo H ,crollo del secon– do governo Van Acker che, come si ri– corderà; fu ,provocato da run solo voto di sfiducia in più,(79 oontro 78)iallSenato, ed il ri:tiiuto assolu,t,o di quest·uLtimo a vo– lerne •ricomporre uno nuovo, la siitua– zlone si è trascinata penosamente per quasi un mese senza ohe si potesse mai USC1reda quello stato di provvisorietà e di equilibrio instabile che è runa delle caratteristiche più sa;Jienti dell'atmo– sfera (Politica belga di questo dopoguer– ra. Non è r,iuscito a1 pur !P( )t.en ti ele– menti cattolici belgi di ottenere quella affermazione di maggioranza di fronte agll a;tri gruppi ilaioi d,ivisi da profon– di conl~ti, ohe <ha permesso ai loro con!ratelli in Olanda di assicurarsi la direzione politica del paese: ven,iva affi– dato :irnfine a.d un socia!Jista, sia pur mo– deratisimo, aù. vecchio e stimato bor– gomastro fiammingo di Bruxelles, Hysmans•, U'incarilco dJ combinare la nuova compagine ministeafale ~ di gui– dar;a attraverso li.e burrascose acque della politica belga ora tenute àgitate dalla questione economica e salariale e da.Ua controversia su re LeoJ)Oldo. E' ifemia intenzione di abrogare al più presto lo stato di guerra che an– cora sussiste nel pae.se e di rimettere alle Camere i poteri straordinari a suo tempo richiesti e concessi al governo cattolico Pierlot. Alla questione del re non è stato fatto nessun accenno. Que– sto non ha impedito all'opposiz.ione di destra di porla subito sul tappeto per bocca dell' ex-mi!ll.istro dclle Firuinze Eyskens, ohe, nel diba.ttito immedia– tamente seguito, ha voluto spezzare u– na lancia, assieme al capo del partifo ca.ttolioo Carton de Wi·art, a ifavore del referendum popolare suJ ritorno o me– no del sovrano. E' stato facile a.I primo ministro ,ribattere, citando una dichia– razione dello stesso De Wiart, vecchia oramai di vent'anni, nella quale lo st~– so definiva come non <:ontemplata dalla costituzione belga ,l'istituzione del « re– ferendum•, e contraria ai principil di un governo parlamentare .. All'accusa poi di col!1aborazione coi diavoli comunisti, alitro pezzo forte de– gli attacchi cattolici, Hysmans non ha avuto che da sottoporre •l'erem.pio-,ita– liano ove i due poi.i opposti •lavorano assieme, e sotto gli occhi del Vaticano. La situazione potrà !forse adesso un po' stabi:izzarsi: il nuovo governo è certo esposto anch'esso, come d prece– denti di sinistra, alla poosibhlità di in– cidenti parlamentari contil1lui, e lo si è visto nella concessione dei crediti prov– Vlisori da parte del Senato, ,concessione vota•a con soll due voti di maggi-oranza-. , O: B.

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