Lo Stato Moderno - anno III - n.17 - 5 settembre 1946

408 -------- LO STATO MODERNO nica e cli estendere le loro ferrovie, i loro canali., le Joro strad~. L'aviazione clV".ile dovrà tri.plicM"e la propria for– za, rispetto al 1940, con una lunghezza to~e di linee rego:ari di circa 177.000 chil ~met.ri . Importaoz.a particolare è natural– mente riservata, nel piano, all'equ:pag– giamènto delle forze armate sov:eli– cne, il cnj! comporta l'abbondaru:j det:e armi moderne, le intense ricerche nel campo de1l'energia atomica ed il di– segno di sorpassaire tecnicamente le in– venzioni dei paesi capitalistdci. In confu-onto a tllltto ciò, l'aumento della produzione di cibi fondament.aìi come pane, carne e latticini, è insigni– ficante, chè sorpassa so~o del 7 pér cento la produ2JÌone del 1940. Nel 1950 i russi potranno comprare 22 metri cli stoffa di cotone, 0,75 metri di s,toffa per abiti e tre paia di calze per per– sona, nonohè 4 paia di s,carpe ogni 5 persone .. Si valuta che 1a Russia, nei prossimi cinque anni, investd!rà nella produzio– ne di beni di produzione e strumenti bellici non meno del 27 per cento del– l'dntero reddito namonale. Per compren– dere appieno questa cifra, si deve ri– cordare eh.e anche gli Stati Uniti, un paese assai più prospero dehl'Unione Sovietica, non destinarono mad più del 10 per. cento del loro reddito na:1Jiona– le agli investimenti industriali, anche nei perioda di espansione industriale più fiorente. Tutti i portavoce ufficiali sovietici insistono nel dichiarare che nel 1950 la Russia sarà in grado di soddisfa,re, tan– to in tempo di pace che in tempo di guer,ra, le esigenre di una civiltà as– sai industrializzata; ma vanno anche più oltre: ca,k)(>Jano di poter fornice beni di proòuzione e attrezzature indu– striali a tutti i paesi situati nella s,fe– ra d'infLuenza sovietica in Europa ed in Asia. Gld economisti ed i commenta-tori po– litici, convinti da Jungo tempo che la · posizione della Germania, quale espor– tatrice di beni di produzione, le dava il predominio politico nei paesi del– l'Europa centrale ed orientale, aspira– no a che l'Undone Sovietica ne erediti la posizione. Essi aTgomentano che la. sicurezza della Russ.ia sarebbe sempre minacciata sè i suoi paesi Limitrofi di– pendessero da risorse non sovietiche nel campo dei beni di produzione, e ohe !',amicizia e la cooperaz.ione con que– _!ltipaesi sarà posta su una base solida con l'Unione Sovietica soltan~ se e,ss,1 dipenderanno esclusivamente d-a,ila col– laboraozione economica con l'U.R.S.S. • In ipoche parole ,una detle ambi– zioni del nuovo Jìjano quinquennale ~o– vietico è di -ren.d,e,,le Ja. Russia. i-i centro àei beni di produzione a,er .ia. va.sta pa,rte ~! 117!obo che ,va. da.U'Elba e dal– !' J!,dria.tico 1'ld occidente a,!la. Ma.nciu- . . ria ed t(IIUa. Corea. j(l,d ori>ernte e <ù Golfo Persico a.i .sud. Tutta questa. regi,one sa– rà difesa. da.Lta. in.su.pera.bile bllll'7'i,e-ra di un monopolio .sovie.tico dei commercio estero ,così che in,es,sun,a,!tro pa.e.se pos– sa nver facoltà di compet-ere con la Russia su questi meTOOti •· Ill p;ano, naturalmente, deve essere sostieniuto datlll'atltività politica. I so– v.iet.i ad esempio insistooo sul • di– sarmo econam.1-C-O cLel!a Germania » con l'dntento di rioorre le sue capacità di es.portatore industria-le entro propor– zioni insignificanti. Rientrano nel pia– no stesso la rimozione completa dei macchtina1·i e dielle attrezza,1,ure indu– stirial,i della Ma:p.<:iurfa e dei paesi oc– cupati dai sovietici in Eluropa, gli accordi economici con l'Ungherua, la Romania, lia Ju:gos1aviJi, la Polonia, la Bulgaria e la Cecoslovacchia (itl che dà all'Un.ione Sowetica il controllo esclusivo sulla vita e lo sviluppo d:i questi Paesi), non– ché J'ac,cordo per lo struttamento deoùe risorse petrolifere delil' lll"ain e tutte le • operazioni o1fen.sive » int.rapr€se dai russi dalla fine della guerra. • Il piano quinquen'Jl,(LLe sovietico, P()'TI i su.oi nioll.i sviltuppi di importan.za in– te~ionaLe, non è semplicemente uno degli ambiziosi progetti di ricostru– zione post-be!Uca e!abora,ti in ogni Pa.ese; esso suggerisce molte spiegazioni valide sull'enigma deL!a politica estera isovietica. e facilita ia. comprensione dei <fatti che si svolgono a.i di là deUa « ba,rr4era di ferro •· GUlitRA CIVILE IN CINA? L'ev9luzione del:a sttuazione politica ,in Cina è attua,lmente gi,unt.a ad un punto morto dopo che il generale Mar– shal!l e il nuovoambasciartoreamericano in Cina, Leighton Stuart, hanno pub– blicato una d-iohiarazione nella qua:e annunciano d:i rinunci~e, per il mo– mento almeno, ad ultelriOil'i trattative per tentare di compor,re il profondo dds– sidio esistente nel paese. Essi dichia– rano che il conifUtto prende og,ni gior– no un carattere più grave per q,uaruto tanto il governo centrale ohe quello dei comunisti desiderino che si possa ~1.mgere ad un equo a.ccOll'do. Le con– dizioni sono pert, tal,i che non è stato possibile si•nora ricondurle su d'i un piano comune. Si può considerare il contrasto piut– tosto ài natura personale: forse, se à . capo deHe due parti non ·ci fossero oggi gJ,i stessi uomini dd vent'anni fa, le co– se si svolgerebbero dn un altro modo. Il motivo più prossimo è dato invece dalla riorganizza2Jione delle dlue arma– te e de11e amministrazioni locali nei territori ohe i comunisti dovrebbero· sgom'brare. 9uestl chiedono che l'attua– le lmministrazione sia mantenuta, men– tre il governo centrale vv.ol sostenere che in ta1le caso si spezzerebbe la unità deil paese. ill quaa-tier generale comunista nello Yenan mette in chiaro che il fallimen– to delle trattative è da attribuirsi « a.1- lia errata politica deg:i Stati Uniti che hanno appoggiato le veJ.lettà dittatoria- 1,j di Ciang Kai-Scek, a.!Jo scopo di fa– vorire le mire americane sulla Cina •· Ciatng a sua volta ha pubblicato, in oc– casione dell'aruii.versario della capito– la:llione del Gi•appone, una lunga di– chiaira2Jione, in un ton.o abbastanza mi– naccios,o per i suoi avversari. E' ormai opinione di molti dei cir– coH più competenti che il generalissi– mo cinese sia nelle mani dti una potente cricca di m,j.Jitar.i e di :liunzionari estre– misti dlll pa,rt:iJto naàlionai:ista, i quali lo s,pingono verso Ja guel'll'a civile, cer– ti del fatto che i comun.isti in due o tre mesi possano essere vinti. Tecnici americani, e il Mairshall stesso, depreca– no Ja possibEità di ,una avventura si– mHe ohe, ben lungi ·da1l'apportare una soluzione democratica per il paese, non farebbe che t.rascinarlo per degli anni nel disordine e ne:Ja ,rov~na. Questo è quanto l'ambasciatore S1Jua,rt ha cerca– to sinora di fare, proponendo a Oiang di inri.:lliareuna profonda epw,a'Li.one ed una ,riorganizza2Jione generale nel pro– prio paxtito, per dare cosi una seria dimostrazione del1a sua volontà di ac– cordo. Quest'u1t:imo insiste invece nella richiesta ohe i com,undsti adempianQ prima alle sue condizioni, cosa che es– si, per la radicata e ben giustifilcata an– t:ioa sfiduoia che hanno per Ciang, si ri– fiutano decisamente di .1iare. GM estre– misti nel Kuomingtang sono convinti che u' governo degM Stati Uniti soster– rà in ogni caso hl governo centrailie e tentano perciò di sfruttare a Joro van– taggio la situazione; personalità po:iti– che americane Jasoi,a,oo piu,ttosto in– tendere che la possibilità di un aiuto americano non è incondi2lionata e che un diverso orientamento è estremamen– te probabile quando H popolo america– no sa:rà a conoscenza dell~ situazione reale dn Cina. L. M. LO STATO MODE edi\o dalla S. A. RUSSO EDITORE - MILANO Via Meravigli 7 _ Telefono 81-971 Direttori: Mario Paggi e Gaetano Baldacci Vice DirettOf'.e: Antonio Basso Redattore Capo: Arturo Barone Redattori: V. Albasini Scro.satl, Ma- rio Boneschi, Enrico Bonomi, Li– bero Lenti, Giuliano Pischel, Um- - berto Segre, Sergio Solmi, Cesare Spellanzon. I manoscritti non si restituiscono Responsabile: GAETANO BALDACCI Autorl=azlone N. 25 - P.W.B. Sbabllimento '11ipografico: Vda Senato, 38

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