Lo Stato Moderno - anno III - n.11 - 5 giugno 1946

LO STATO MODERNO 263 NOTE QUINDICINALI IL PENGO -TASSA E' risaputo come i.l fenomeno intla– ziooistico nella sua forma più cata– str~a. qua[e fu quella della GeTma– nia· dopo ~a scors.t guerra, si sta ripe– tendo att.ualmmte dn Ungih'Emia. Con quallche pausa tafora, ma ,inesorabil– mente cresce il ritmo dielllla svalutazio– ne: ptt> comprenderne tutta la portata basti considerare ohe, posto ad 1• gen– naio il coefficente 1 :9 esso ere salito alla !fine di aprii!e a 1 : 260! dopo che aloune settimane fa si erano introdotti i biglietti cli banca da cento mHdoru, sono cominciate a circolare ora quelli da un ml.1.iaTdp di ,pengèi; 4.1 Consiglio dei Jninistri aveva appena termlnato di approntaq,e le .nuove ta:belle deg'li sti– pendi p& gLi !mpiegat,t dell'Ammini– strazione dello St,a,to (800 mNioni, per un ministro) che era costretto il giorno dopo a raddoppiarue. L'emissione dei hncoboru e dlei valori bolllati non può tener dietro a un ta!le ritmo, per cui si provvede attualmente a stampigliare le lettere semplkemJen~ con un timbro indi<:ativo del tatto che j,1- miittente ha pagato al!l',utfficlo postalle l"importo sta– bruto per quel giorno. La di.sastrosa condizione economica e gli ~'V'flllimenti politici non pennetto– no lll!l governo iunghéi'ese di interve– m,e decisamente e con un piano generale di riassetto della propl1ia valuta: si imPone d'a!l.tra parte la necessità rjd· cercare di introdurre un certo or~e in talle caos affinchè tutto tl sistema finanzi•a,1fo dello Stato non crom completamente, e aJ]meno per i creò4ti a breve s,cadenza possa sussi– stere una cena base di calcolo. Il pro– blema è steto, se non dsolto, perlome– no semp1ii!ica4o daùl'~stlituzilone di una nuow unità monetaria: il pengo-tassa. La denominaz-k>ne fa in.travvedere come il problema della n!va·lutazione dehla tassazione sia alll 'oirigine della misura; allo Stam non riJusciva di tecer dietro cqtlt aumenti deNe tasse a,1ritmo delia svalutazil.one, ciò che portava alle ben note conseguenze rovdnose, fi Tesoro non pot:eodo coprire le spese che ID troppo tnu;curablile percentuaae attra– verso le entrate ordinarie. Da!. 1• gennado qudndli tutti. g'ld ob– bliéhi di pagamento verso lo Stato so– no stati "'vaùor.i,zza,ti•• a4traverso ia i3tl!tuzione del peng6-tassa, che ell'i– ste (l)l!lmllelamente al pengèi-normale, ail quale vdene come base equi– panto. .!;a banca di emdssione pub– bldca ogni eiomo un « indice di vaforizztazione •• che ~enie calcolato sulla base defOUspostamenti sopravve– nuti n giorno precedeote nei salari e n'e11 preUJ! di S'louni beni di consumo fondamentali. Dato che ogni giornata ha il suo « indlice •• per i pagamenti al- \ lo Stato che non ba.nno luogo il gtomo stesso vlene calcolato quel coetficente di valorizzazione del debito che è il ri– suJtato aritmetico del rapporto tra l'in– di,coe del giorno della fissazione dt-J. de– bi io stesso e quello del giorno in cui Il pagamento si effettua. Questo slste. ma è stato applicato anche daille ban– che. Dal 1• gennaio è stata data facoltà ad ogni cliente di diohiairare dl proprio deposito quale deposito di pengèi4assa (cosa che è stata effettivamente compiuta per la maggior paT-te dei conti deposi– tati) come pure sono stati accettate le aperture di credito in quella va,luta. Si è resa C06i nec'EISSaria una doppia te– nuta dii conti, in due diverse valute, una, quella del pengo-tassa, puramente contabile, mentre la circolazione nor - m'aile 1n dlanaro con.tante si effettua odi p;engo no~. li sistema neces– sita con mò e'V\identemente di un rego– latore automiatnoo, quasi una vadvola, che permetta dil cambio contiinuo del pengèi normale in pengo-tassa, ~l va– lore si.curo. Pr<YVVede a ciò la Banca di ~ssione, alla quale .affluiscono g,ior– ,nalmente, prima de'lllia ch!iusura dei conti caissa, tutti i cumuld di danaro depositato. Essa li trasferisce iD conto pengo-itassa e procede alla stampa del numero di biglietti oomspondente, onde poter rrener filetro ai propri lm.pegni dli pagamento ohe, quanto a val'Ore nominale, salgono dd giorno in g,iorno. Sistemi\ evtidentemecte di for– tuna, e ohe anldrà riveduto; per il mo– mento però assolve abbastan2l8 bene al suo compito.I vallltagigi che esso of– fre m tutti i campi sono n.oteV'Oli. Lo stato non può certo mantenere in e– guillibrio i~ suo JjjiJanoio, anche col pengo « wionzzato », ma intanto evi– ta che si formli nel contrib\erne una mentaldtà fisça1e « evasionistica • che ostacolerebbe mdLto una futura ripre– sa di ;pagamenti regolari. La circolazio– ne del or~to ha ripreso, in quanto scllÒ· ora il"' pubblico può trovare un interesse ad avere dei d'ep()Sliti netl.e banche, ed andle la normaO.e circola– ZJ!one monetaria ha ottenuto un e.fti– ca.ce p\ID'to di riferimento nella pub– blicazione giomaHen dell'indke di va– lorizzazione della banoa dii emissione. Evlidentemleotle il pr(Deipio non può vec1re appllicato sino S11tewe estreme conseguenze per tutte le m'.:?: e tutti i servi:!li (i tram aumen>tano spesso la tarltta·, ma non certo ogni eiorpo); ma' tutti i safari e ~ stipendi vengono -calcola.ti in base a,U:lndice ciiato, e l'ine– vdtabiie adeguamento, del oosto della v.!Jta all'ampiezza della ciircdlazlone in– fflazionisUca, che H sistema comporta, vien.e pertanto reso possimle con sbal– zi sempre minorl (ciò che a,veva fatto ffiodre una nuova specie di specula- zione) e quasi autamaitioamente, senza squilibll1io e senza contestazioni sulla misura dell'aumecto. LE TRUPPE POLAOCHE Il ministro degli Esteri Bevin ha comunicato aUla camera dei Comuni il piano elaborato dal govet'llo britan– nò.co per la smobilitazAone deille forze polacche all'estero. Per esso i soldati i quali abbiano dleciso di ritornare in Patria vi ritorneranno volontariamen– te ed in qualità di militari; la Gran Bretagna lii fornirà dli un abito civile e di un premio in denaro pari ad otto sett.i.mane dj vacanze pa~te. Al go– verno pola-cco poi dd vedere se prefe– risca tener1j sotto le anni o smobili– tarli. Qualllto a quelili che decideranno di non rimpatriare, bisognerà provveder.e a stabiilir~ in InghiUerra od oltremare. A questo scopo si è preveduta I.a co– stituzoone di « Corpi di colonizzazio– ne •• i.J'I)Ina,ginati com.e una isti,tu:z:ione provv,isoria, destinata a facilitare a questi polacchi il loro reingresso nella vuta civwle; essi S811'8nno sottoposti al mdndstero della guerra, secondo regole e con una retribuzione che verranno stabildte. n primo passo verso la co– stituzione & ta4i unità è rappresentato dall'annunciato ritiro delle truppe del II" corpo pd1acco del generale Andèrs in ltail,ia. Prima di ·venire riuniti in questi corpi, i soldati vengono conge– dati dal servdzio millitJare br-ita.nnico: quelli ohe hallJlO già dlispondbile un po– sto di lavoro possono entrarvi imme– diatamente. Glli aiLtri entrano in gue– ste colonie, che sa.ranno impiegaté dal! governo per un l11voro ,produttivo; ter– minato eh-e sarà il loro inserimento neOllavita del paese in cu.i si trovano, i COl1)i vernnno scioltii. m piano qua,Je è stato e,sposto ha trn– vato una buona accog,lienza sia · nel Pal<lamento che ne1l'opinione pubb 1 ica, e i sdndacatii hanno promesso al g,,– verno il. loro appoggio ne1i'applLca7~o– ne dli esso. Non era fucile trovare una risl)Ol'ta soddisfacente alla spinosa questione su cosa si dovesse fare de! 901datl polaoohi · che non avessero vo– Jiuto rtmpaitr,iare. C'era il. pericolo di esporsi al>l'accusa di porre d.eg! i osta– Cdli al mtomo dei combattenti po– lacchi !111 pa.f.ria, come d'altra parte di ricompensare ooEa peggiore ingratit,L dline degli uomini che per degli ann! avevano combattuto con il più grande V'!làore per la causa comune. L'imp--es– sione gen.~re è che il governo abbia saputo trovare la via del giusto mezzo. Già òue mesi fa la Gran Bretagna ha potuto assù::urare a ooloro che sareb- • bero rimpatriati il. migliore trattamen- to da parte del governo polacco; non si

RkJQdWJsaXNoZXIy