Lo Stato Moderno - anno III - n.11 - 5 giugno 1946

242 LO STATO MODERNO smo che è pro_pri~ dl tutto il mondo moderno ha or– mai nel nostro paese radici saldissime. Non importa che i grossi partiti non rappresentino letteralmente più nulla, cioè non interpretino più nè interessi omo– genei nè unitarie yisioni politiche, non importa che la Democr~ia crisliana non sappia che pesci pren– dere sul maggior problema poli~co italiano e che, fatta la repubblica, tutti i vecchi equivoci del partito popolare tornino a galla; non importa che il partito socialista, tirato a destra e a sinistra, abbia perduto ogni possibilità di manovra, tranne quella di avere i voti di tutti appunto perchè incapace di volere quall. cosa (avete visto in Francia? L'equ\voco incomincia a pesare, perchè al governo è più difficile mascherarlo; e il dèclino continuerà fatalmente, se non si avrà il coraggio deHa chiarezza); non importa che il partito comunista, spuntati le ali e i rostri, si appresti, bo– naccione e mansueto, a ubbidire al gioco della Demo– crazia cristiana, badando soprattutto a non farsi but– tare fuori dal governo. Tutto ciò non importà: gli ita– liani, e.on la stessa fatalità che porta l'acqua al mare, finiranno ancora per molti anni a credere nei vecchi Iddii, anche se irridendo e bestemmiando, che è uno dei modi italiani più tipici di essere civili e smaliziati. A questa grossa ragione di sconforto aggiungete la sorprendente affermazione dell'Uomo Qualunque. Una volta c'erano part_iti seri anche per gli scontenti, e lo scontento era anzi una delle forze politiche già previste sul terreno democratico per attivare il pen– dolo dei partiti al potere. Da un po' di tempo invece lo scontento cerca di estrarre da sè stesso, e?ementar– mente, una sua posizione politica, e come ieri il re– duce percosso fu fascista, oggi chi ha da emettere un ~a_gno(magari giu~tifi~ato, ma anche ingiustifi– cato) si fa qualunquista. Questo vuol dire che la me– diazione politica non gioca più totalmente, il che può essere un altro segno della insufficienza .dei vecchi partitj. Che per aver fallito la esperienza tremenda del fascismo, ci tocchi anche quella del qualunquismo? Nè inganrù il fatto che oggi esso assomigli tanto a Pulcinella; occorre ricordarsi che. una maschera di Cesare c'è nel cassetto ~ella biancheria di ogni buon italiano. Perentoria appare la sconfitta delle forze agglu– tinate sotto l'etichetta di Blocco Demlcratico nazio- • nale. Pensate: Croce, Orlando, Nitti e Bonomi e cioè tutto il meglio, tutto il vanto, tutta la gloria del no– vecento intellettuale e politico italiano, son riusciti a mettere.insieme un milione e mezzo di elettori. Pure • qui les dieux s'en vont, anche se, per-andarsene me– glio, qualcuno di loro assurgerà ai cieli pallidi della guida dello Stato. In questo gruppo la mancanza di omogeneità di interessi e di idee ha giocato più scopertame!lte e gravemente che nei partiti di massa perchè è man– cato il compenso del mito, della formula grossolana, della tradizione che fa macchia d'olio. Contro Croce gioca poi la rabbia di molti stenterelli intellettuali, che non potendolo superare in filosofia lo beffeg– giano in· politica, mentre a Nitti non ha giovato nè l'odio antico dannunziano nè il favore recente co. munista. E il partito repubblicano come ha tetto passando dal calduccino artificiale delle « sante me!Dorie ,. al vento diaccio della J"ealtà? Mediocremente. Non è scomparso come qualcuno temeva, non ha vigoreg– giato come qualcuno sperava. Ora per il partito re– pubblicano si inizia una fase dura e difficile. Pas– sare dalla polemica alla costruzione non è semplice. Occorrerà darsi un senso, una ragione: un volto; oc– corre ricordare che non rappresenta più una protesta nia una difesa, non più una posizione rivoluzionaria ma una posizione stabilizzatrice. E allora bisogna affrettarsi a far fagotto del socialism_o repubblicano caro a Pacciardi e tanto simile al liberal-socialismo su cui si crocifisse il Partito d' Azionè, della rettorica mazziniana così valida contro i baffi di Umbertò I ma così impotente contro i Russi al Semm~ring, gli Americani al Reno, la economia trustificata e i par– titi di massa, e infine dell'Italietta federale, del, giu– dice elettivo e di altre robe da laboratorio ottocen– tesco. E far presto perchè la vita politica modei:ma non rispetta nè errori nè incertezze. Il Partito repubblicano o durante la Costituente 'si farà le ossa di un grande partito, o ripiegherà le ali a protezione di una interessante congrega di ma– linconici. La nostra speranza accompagna la prima ipotesi. 11 Partito d'Azione ha combattuto una coraggiosa e interessante battaglia orgarùzzativa, e ha mandato alla Costituente qualche uomo che gioverà seguire. La Democrazia Repubblicana ha consacrato la sua presenzJ!. l).el paese con· la presenza aHa Còsti– tuente. Era difficile fare di più, ed era inutile con una composizione parlamentare comandata dai. grandi partiti di massa e che da una parte consente agli altri una funzione puramente critica e da un'altra parte sposta la lotta politica dal!' Assemblea al paes~, alla ricerca di nuove forze e di un più fecondo eqw– librio. In complesso, lasciamo che altri si stupisca se af– fermiamo . che, tenuto conto delle a~tuali posizioni socialista e comunist~, le. ~l~_porù del 2 _giugno son? state tra le più a destra della storia ìtaliana. Sara compito storico dei piccoli partiti impedir!:! che esse cristallizzino una situazione politico-sociale del tutto inadeguata alla gravità dei problemi ch'e ci. s~no davanti, e insabbino di nuovo l'Assemblea parla– mentare in una sterile ricerca di equilibri senza energia. Anche in Francia del resto è stata rotta la tradizione che vuole che ogni appello alle urne rap– presenti un progresso a sinistra. 11 mondo cerca una nuov,a stabilità. • · Il popolo italiano con il voto del feferendllill: ?~ gettato le basi del nuovo edificio. Tocca ai politici non guastarè lo sforzo popolare. . . Se dovessi fare un augurio ai costituenti· italiaJU è che· di ciascuno di essi. la gente possa dire quello che si diceva di un antico filosofo tedesco « Quello li è Christian Thomas che non ha paura di niente •· MARJOtPAOGI

RkJQdWJsaXNoZXIy