Lo Stato Moderno - anno III - n.7 - 5 aprile 1946

iée smo che si ignora •• nel Setnpre avam.ti! del 26 marzo): • Qual'è U problema reli-oso basUa.re _ che 11 presenta al paese? E' l'abolluone ~ll'antlolerloalismo, cancro tradlmonale del paesi latini. Dopo un secolo di lotta CMrioa.le (Wlamo la parola nel senso ne– lDdlvo che le dà don Sturzo) contro la Ullità d'Itallla, c-t• utffielalménte sol– tanto sotto U ta:sclsmo, on! per merito della sln1stra la storia oUre la ~lblliità cli r!eolvere i[ probiama, fondiamenitaJe per hl ap!n;a dorsa,le d'Italia, di togliere una Wllt.il, per eerrc,,.re la religione d'al campo cW.la polemlloa pol11lca, dando alla Chiesa una libertà atl'aor<bl'airia di movimento, ttaeourando le piccole cose e I resldui &ti- 11!,t!d che perdwiano <rJa e là in senso conti.a.rio a questo orientamento, è OPer& dell'uomo poiH,tlco collaborare enengica– ni-ente- a questo risultato, che unisce la nauone e ne aumenta il polso vitale. In– v«é, dobbiamo pur dire che il wscorso dà aoeçetarlo della democ,,azla cristiana ha trascurato completamente questo pN>– blema, e trascu.r,andolo lo ba e.ggrav&to. Eali ha persino taciuto dell'aconressiona– lltà dell-a democra21ia cni&tlana.... In pra– ti.ca la democrazia cristiana al ,POile come il pa<rtlto cklla Chiesa, non prende a.tto dl!-11\orlentamen,to delle sln.lstre, ?I! cui pQrte sono i,pa,lancate al cattolkl, pone, Jn ..,.tB11ta, la discussione tNI I pa.rtlti sul pr-oblema reldJflo. so, dlvii.de il paese, divide Ori.sto.... Noi re'aglamo ell'~ulone di De Gasperi! che il cristianesimo è imS)or– tante nella v1ta ltallana perchè è la fede tradizionale del padri: per 1m1Portante che aie una tradizione, il ci,lstlaneelmo si rac_ " comanda sapN1ttutto come verità umana e accento d'wvenlre, sia pure spogliandosi delle- !ncrosta2Jlon! antiquate e approfon:: dehdo al uslmo la parola àl Orlsto: ~ voi lete del•. Con tutta la stima che nutrJamo verso Il pre9idente del Oon.9i&llo e 1 servizi che egli ha reso al paese, dob– bl.mo oppor,cl ener.gicamente al segretario della democrude cristiana, che nel suo ec.Wclano noo atterra il v,a!ore av,,eni- 1'1194,ko del Falegname socialista, t.oode a .da'noraldµMe U paese, e a porre li germe dl una dlvlalone secolare •· La paradossalità del' dibaittito diviene e'{l,dente. Può darsi che una chiara sl– ituazione laica dello stato gioverebbe ilndilrettamente alla Chiesa per rinno– vce 11 suo nucleo evangelico primitivo: certo questo progresso .non sarebbe do– vuto• alla situazione creata dal laicismo di tipo marxista, ma alle forze interne dèlhi chiesta stessa. Ohe poi la Demo– crazia cristiana non possa aderire al cristianesimo del Calosso è evidente, i)e?'Chi per." essa la verità cristiana non è .,empllcemente un'idea capace di vi– tallzzue prammatlstlcamente un pro-· ,ratnma poUtlco contingente, ma una vel'ità eterna ohe condd.zlona e delimita · le poss!bllltà dell'azione poÙtlca in tofo: e questo In modo particolare per qu.t che riguarda l'.Ltalla. Ogni tenta– tivo di attral'l"e la dél'nocrazla cristiana In qùesto ambito d'idee mi sembra de– •~ a fallire, e ad ottundersi susci– tando una ritorsione simile all'attacco: LO S T-A T O M OD i R NU • ll pregiudizi-O antlcl,ertcale Impone a tutti, e a nol aopNl a tutti, di prendere poslz,lone. Ma nessuno cl lloCCUÀ di cle– ricalismo. N 0111 abbiamo mai l)lre6Celto questo terreno di lotta, e se vi saremo trascinati a vlv,a forza, aw-emo la cer– tezza di difendere la più alta delle }!– bertà: que-lla di coscienza e di religi011e. ChJ la nega, prima o pOlinega tutte le li– berllì: la ~arl•a dèlle dittature sta a pro– vario. Ohi sono i vero attentatori della unità del popolo? Coloro che sbandieran– do U vessillo dell'anticleri.ca.lismo confa:• cano un cuneo tra le masse, div'.dendo i lavo.ra.tor! crletlani. R1.schia pertanto di suonare insincero e sterlle ogni ulteriore appello rivolto alle forze cristiane •.. - (Giorgio Tu,p!ni: « Antlclerlcallsmo elet– torale•• nel Popolo, 21 marzo). · mostrerà meno costruttivo che non il collettiv1smo 30cialista o il personali• smo oggettivistico della democrazill cristiana. Per questo non sembra pos– sibiie l'unione, che il Corriere Lombardo auspicava Il 21 marzo, delle farze 11- beraldemocratiche dn ,un .fronte. unico, dai liberali a Parri: dai libera.li ché raP– presentano in sede istlrtuzlona-le tuttora l'assen taeismo di lbuoria parte della b(n,ghesla tlmol"06a d:I' perdere tiella repubblica una stabilità di beni ~ono– mici, a Pani ohe pone alla rboçhesia e al ceto medio na res;ponsabilltà della loro missione di progresso democra·tl– co: e diciamo P.a.r.i per indicare un movllllento e una T.ichies~ storica della coscienza italiana. Eccesso di sensibilità A:m:ora una paro1a sul Corriere Loni'– bardo: l'anonimo editorialista del 28 marzo spende una colonna in tutela de– gli • Italiani nascosti•: in due parole, gli ex fascist..ifP}e, o sono colpevoli, ov– vero si Titengono, ):>enchè sostanzial– msnte innocenti, ccipiblll dal. rigore della Jegge; e reclama per I prin,i una punizione risoluta, e per i secontli, po– veretti, una equa misericordia soclaie, che ridia loro l'animo di mes:Jlar:;i a fronte alta alla ,gente per bene, e ,i– beri finalmente dalle <;lisoneste tenta– zioni della esistenza marginale ciel clandestini. Come non apprezzaTe que– sta sollecitudine? E tuttavia forse il su lodato editorialista ignora un piccolo fatto, che ,giustamente allarma un quo– tidiano 8iberale •di Torino (v. Guar., • Il quinto stato», Nuova. Stampa del 24 marzo), e che, allargando quak;lle poco la v1suarle della situazione sociarle di Italia, gli lfarà appaTire assai meno rl- • levante il tormento cH q\lalche migliaio di figlioli ,prodighi, al quali la giustizia Italiana, neppure sotto Togliatti, non ha l'M"ia di torcere un ca,pel:lo. H fatto al quale alludiamo è Il seguente: • 11 Tecente censimento della disoocu– paz.:one ha accer'1ato che non slamo tanto lontani dai tre milioni di disoccupati pro– venienti pl"l!'\lalentemernte dalle industrie meta:Hu,rglche, meccaniche, edili e tessili •· Poota questa inconciliabilità sul ter– reno ddeologico, che lascia naturalmen– te ampi margini di collaborazione su singoli problemi politici, e possibilità storiche positive attra'Verso l'opposizio– ne, resta da dommdarsi quali emerga– no dalJa lotta In corso le promesse e le premesse di un terzo fronte, un fronte llrberal-demoora ,ti.co : e diciamo subito che non sono rosee, perchè ·que– ste forze appaiono tuttora divise, e uni– te forse soltanto nel proposito di attrar– re a sè, con diverse ,prospettive, la base di una massa, quella dei ceti medii, og– getto di lusinghe da parte di ogni par– tlt,o, dal socialisti di Critica sociale, ai c.ittolici che ne hanno intrapreso l'apo– pologia. (v. • Una forza morale •• di Gianni calza, nell'Osservatore del 20 marzo), al liberali e ag,U e indipendenti• liberaleggianti di marca i-Uurninistica, che I.a.sciano !nténdere come il posto del ceti medi sia su quel .terreno con– creto che &ta flell'<?ntredeux, tra i • duf pandisl • (v. Corriere Lombardo del 21 marzo), tra i due regni metafisici, Illu– strati elegantemente da Arturo Labriola (e Comunismo o regno del cieli•• in Corriere Lombardo del 23 marzo). Questo articolo ha s\lSCitato immedia– ta discussione In campo cattolico, e li Pisonl (• lalsutticlemia del laicismo•• nell'Oneniatore darl 26 marzo) riprende sostanzlailmente, a carico dell'atteggia– mento del Labrlola, la posizione che è di De Gasperi nei riguardi del libera– lismo: sostiene cioè l'insuttidenza di un Strofetta strapàesana laicismo privo di una. linfa cristiana di per un compleé!DDO, impegno morale. Da un altro punto di • E' un uomo, Togliatti, che si sveiJ.ia vista, noi concluderl!mmo di fatto col ' alla stessa ora in cui l suoi compagni o- Pisonl, ~bledendo cioè che si smetta di · Pet'IM vanno all'offldna, - e6Ce tranquillo corteggiare e adulare la booghesia co- dall'uscio di casa con la borsa sotto U me ceto di aibertà e di cwtura,, ma le brallolo e so.rride dncamminandos! al eole che Ili illumina !e lenti e ,Più dentro sii $1 chieda piuttosto quel.la risolutezza occhi. Au!IW'B un e buon clorno • sepi- mor,ale che, nella vita civile italiana, plice alla V'ita di ,tutti ,gli! uominl Glielo essa ha [asciato m &è decadere, nella contraccambiamo•· 1 sua gra.n massa, nell'ultimo ventennio: (<Buon atomo•, nel.l'Unità del 27 ma:zo). al~imènti Q'lndividuallsmo borghesé si Anche noi. :O, 8.

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