Lo Stato Moderno - anno III - n.7 - 5 aprile 1946

Lò STATO MODERNO 159 DOCUMENTAZIONE Parliamo del turismo Dopo la liberazione del suo territorio, l'Ilalla si è ritrovata un cumulo di ma– cerie materiali e morali. E' da augu– rarsi però che gli italianl di buona vo– lontà sappiano, maga'!'! va,J.endosi an– che di quelle, dar mano immediatamen– te aUa riorganizzazione di qµella che ru e certamente sarà, una delle prin– cipali industrie della Penisola. 11 rinascere del Turismo in Itali.!, considerato da,! punto di vista eco– nomico, deve essere atlrontato con ~a massima urgenza se non si vuole arn– vare troppo tardi nei con!ron ti di al– tre nazioni che vorrebbero e potrebbe– ro assorbire Il convergere di quelle fon– ti turistiche transoceaniche, se non eu– ropee, che non possono tardare a met– tersi in moto. Purtroppo siamo già in ritardo ed assisteremo al fenomeno inevitabile di non essere in grado di ospita.e quelle correnti turistiche che saranno fatal– mente assorbite da altri paesi meglio organizzati. Non tutti gli italiani si rendono con– to che l'industria turistica, oltre a po– ter notevo:men te incidere sulla resur– rezione del Paese, può dare allo stesso una fonte di valuta pregiata tale da far concorrenza a que11a ricavata dalle e– sportazioni. E' necessario tenere pre– sente che per ottenere valuta pregiata con le esportazioni, occorre esportare merci mentre col turismo si ha soltan– to l'i~troito di valuta perchè la mate– ria prima ce l'ha data in massima par- te la natura. ' L'Italia ha il privile~o di essere una delle poche nazioni ove il turismo può essere praticato tutto !'anno senza es– sere legato a strette esigenze stagionali l)erchè per ogni stagione abbiamo infi– nite localdtà che vi si addicono. Il sole, il mare, I lagh:I, i monti e le altre bellezze naturali non sono stati danneggiati dalla gueNa. E' quindi più che mai necessario non lasciari;i Intimorire dalle difficoltà che potrebbero a prima vista anche sem– brare insuperabili ma che bisogna .sa– per energicamente affrontare e supe– rare. Anche il turismo ha dovuto pagare a caro prezzo gli errori e la megalo– mania del nostri ex governanti I quali da tutto traevano motivo per sfruttare ambizioni e interessi personali. Per evitare che ciò si ripeta, bis0gna anzitutto sburocratizzare, o meglio an– cora smanteliare, le strutture degli or– ianl creati dal fascismo che era riu · SCito ad 81efantizzare 4'organ-izza1Zione d~J turismo per Il solo piacere, qualche Volta, di sistemare dei raccomandati; inquinando la propaganda all'estero con_ motivi politici nocivi anzlchè gio;;evoE al turismo nazionale. Le categorie interessate allo sviluppo del turismo dovevano subire quell'or– ganizzaz.ione che invece di dare loro aiuto, ne controllava le attività a scopo fisca1e e pol1tico; dava direttive, molte volte dettate da incompetenti, che, ol– tre a danneggiate gli interessati e di– sgustare il turista, erano contrarie agli e'l€mentari interessi della nazione. Vedi ad esempio i « Buoni turistici alber– ghderl •. L'organizzazione del turismo in Ita– lia deve av&e l'agilità e le caratteri– stiche quasi di una organizzazione pri– vata; con una burocrazia ridotta al mi– nimo indispensabile e con tecnici alber– ghieri e turistici di cui il nostro paese fortunatamente non fa difetto. Una cosa deve essere tenuta presen– te in modo assoluto. Non è il turismo alle dipendenze dell'organizzazione ma l'o11ganizzazione, qualunque essa sia, a completa disposizione del turismo e delle sue esigenze. L'Ente che aovrebbe occuparsi dello sviluppo del turismo in Italia, ha da– vanti a sè un lavoro èosl vasto e mul– tiforme che dowebbe essere valida– mente a,ppoggillto dal G-Overno o es– serne eventua~mente una emanazione. Si assiste purtroppo a delle inutili e dannose contese fra vari Ministeri i qua!,i vorrebbero avocare a sè l'ol'ga– nizzazione d~1I turismo, vedcncf'one o– g,nuno i! so!o aspetto che riguarda le sue competenze. Non si vuol capire che appunto perchè il fenomeno turismo ha multiformi aspetti, esso ha la inde– rogabile necessità di essere appoggiato da tutti I Ministeri e non essere l'ema– nazione di uno soltanto. Come può un solo Ministero pren– deme !~ cons:derazione i diversi lati che vanno dai trasporti e comunicazio– ni, all'l7rganizzazlone ricettiva e alimen– tare; dalla propaganda e pubblidtà, al– le scuole professionali albe'Ilghiere; dai problemi economici e valutari, all'or– ganizzazione e studio di mostre, espo– sizioni, gare, ecc.; dalle sovvenzioni, aiuti e credito alberghiero, al patrimo– nio artistico e culturale; dalla gestione alberghi appartenenti al Demanio, alla stipulazione di tratta ti turistici in ter– nazlonald ed altri infiniti e complessi problemi? L'organizzazione del turismo deve perciò avere l'appoggio completo e con– creto di tutti i D'icasteri e dipendere direttamente dalla Presidenza del Con- siglio. ' Esso alimenta direttamente o Indiret– tamente un numero non indifferente di industrie affini le quali beneficeran– no di notevoli introiti di valuta µr~– giata. Il problema riveste quinj; una grandissima importanza nazionale an– che per il risanamento delle noJtre ti– nanze e per l'assO'l'bimento di mano d'o– pera. Questo nuovo Ente del Turismo do– vrebbe: a) previa uri'a<leurata valut.az1one dei mezzi e delle necessità attuali, stu– diare le possibilità ricostrut.tive della industria turistica e propoNa gli op– pcrtuni provvedimenti al <Joverno. b) Nçn essere un, rlcetta~o·.o di rac– cemandati più o meno po1·,•:ci ma un cr<. .f.no sano, compos\J da te~n!t! de. diversi rami che diano il necessario af– fidamento tecnico e morale. Pochi ma buon! e soprattutto pagati in modo tale da rion rendere loro ne– cessario di doversi occupare di mer– cato nero o peuto per arrotondare &li insufficienti inlroit,i. Bisogna tenere presente che a questi uomini si da il mandato di rappresen– tare l'Italia nei confronti del turista straniero. Bisogna metterli in grado di rappresentarla degnamente e decorosa– mente. E' O'l'a di sfatare la sciocca leggen~ che chi si occupa di turismo debba fa– re del servilismo; è bene stenebrare dal!' inizio I preconcetti in materia. A parte il fatto che ogni lavoro è nobile quando è fatto con onestà; H col:la,bo– rare alla rinascita del turismo è uno dei compiti più nobili perchè più diffi– cili, esigenti e basato su tatto e diplo-. mazia. e/ Creare l'ambiente adatto affln– chè d1 turista, a qualsiasi nazlooalltà appartenga, si senta favorevolmente ac– colto e riporti' una nuova iml)<reS'Sione di serietà, laboriosità e soprattutto di onestà, eh~ 1laccia dimenticare quel tal– volta eIU"B to concetto che purtroppo molti si sono fatti di noi. d) Essere a disposizione degli alber– gatori, agenzJe di viaggio ed altre ~te– gol"ie interessa te,' per tutellarne gli In– teressi; coordina me gli sforzi ed esser– ne la loro naturale associazione. Dar loro quelle direttive generai! ne– cessarie al semP'fe maggi.ore sviluppo del turismo in Italia. Queste dnttive non devono però avere carattere auto– ritario e pregiudicare la libertà di chic– chessia ma anzi appoggiare le intelli– genti iniziative private. e) Curare la comodità dei trasporti terrestri, aerei e marittimi ed ottenere la collaborazione de! Ministeri interes– sati per tutti i servizi di pubblica ne- cessità. - f) Curare la propaganda all'estero rimettendo in efficienza nei vari paesi • gli ex uffi<:I deLl'E.NIT, Si capirà 1a delicatezza di questo compito, pensan– do che della bontà della propaganda,

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