Lo Stato Moderno - anno III - n.4 - 20 febbraio 1946

96 --LO. STATO MODERNO-- ra. Aall lnl~ de.l 1941 tu Inviato a Lon– dra, donde ritornò con la convinzione che l'InghUteNa awebbe resistito al– l'urto tedesco qualora gJ.i Stati Uniti le avessero rapidamente portato aiu– to. A lui rlsa,!e di plano della legge pre– stiti e affitti, dimostratasi nel corso del conflitto cosi decisiva; fu anche iii pri– mo amministratore, e jn tale sua qua– lità prese parte aiole sedute del gabi– netto di guer:ra bliitannico. Fu ricevu– to, egli tiglio di un umj!e artigliano del– l'Iowa, dal re, conferi con Stalin e !u presente a tutti g11 incontri d~i Tre Granw, eocelto quelolò di Potsdam cui la sua salute non gli ~ise più di par– tecipare. A.Jlorchè, nove mesi or sono, il presidente Roosevelt mori anche la !orza int-erlore dj Hopkins parve estin– guer&! e da tempo lo si sapeva ormai condannato. Ancora una volta supeJ."òle sue sof!eren:ze quando !'es.tate scorsa Tiruman lo Incaricò di risolvere a Mo– sca la crisi polacca che minacciava di far laUlre la conferenza di S. Fri!ncisco, ma fu questa la sua ultima m1ss:one. L'apporto da lui dato a,lla vlttoriia fu Immenso, col suo -conslgldo dato a Roo– sevelt di subordinare Il suo program– ma Interno a.l,la cosbituzione di un fronte interno neUa na~one, e la sua più grande Impresa è stata quella di avere, con conbinuo e faticoso lavoro creato ~ fronte unito degld alleatd con– tro Il nl!mico comune. LA NUOVA CINA La .firma dell'accordo tra Il governo centrale cinese e d comunisti può ben veolre considerato quale inlzio, dopo diciotto anni di Jotta politica, di una nuova fase nella storia della Cina. Con la nne del sistema del partito unico la via verso .la formazione di uno stato na– zionale moderno è aperta ora dinanzi al n u o v o governo di c~aUzione di 'Oiung King,-che dowà t11imanere in ca– rica sino alla nuova costituzione in pri– mavera. Quale risultato delle trattative, talora ardue, e che si sono proseguite per un mese quasi senza inteNUZiooe, si soJlo avute cinque risoluzioni su 11 a composizione politica dell'Assemblea che dovrà ratificare la nuova costitu– zione e su di un piano per la rico~tru– zione nazionale. La risoluzione sulla riorganizzazione del governo prevede che il Kuomintang cederà sette degli otto posti nel gabinetto, accogliendo I– noltre dnque nuovi ministri senza por– tafoglio. La metà dei seggi nel Consi– glio di Stato viene cedute ai partiti della mdnoranza e a membri indipen– denti, cosi che tutte le correnti siano rappresentate nello Yuan esecutivo. Quanto aU'Asscmblea Nazionale di Kuomlntang ha fatto al comunisti una notevole concessione: dn base alla fu– tura ripartizione del mandati non gli sarà più possibile di mowflcare da solo la costituzione, aoo disponendo da ora In poi più della necessaria maggioranza di tre quarti. Particolarmente importan– ti le wsposlzioni sulla riorganizzazione delle armate. Quella nazionale verrà c,1- dotta a novanta divisionl, quella comu– nista a venti. Ambedue verranno poi riunite a costituire un un i c o esercito sotto il ministero dellla difesa. La r<ior– ganizzamone di esso in senso occiden– taiJe avverrà sotto da direzione di una Commissione assistita da 1 generale Marshall, già Capo di Stato Maggiore americano e a t t,u al e am.]:>asciatorc In Cina. Il ruolo sostenuto in tutti questi mu– tamenti da Ciang Kai Scek è stato an– cora una volta di primo piano. Sia pu– re con notevoli limitazioni egli diven– ta ora il Capo dello Stato ed ~I suo a– scendente è oggi più forte che mai. Ciò che conta al momento però è di riu– scire a e~'egulre praticamente •le dispo– zionl previste dell'accordo, un compito per niente facile e che rdch:ederà tutte le sue qua.lità di uomo di stato. E' chia– ro che dovrà trascorrere un certo tem– po prima che fazioni cosi a lungo in lotta tra di loro vengano effettivamente fuse e gli in!lussi ideologici e propagan– distici di questi ultimi anni e- decenni possano venire superati. Tutti e due i partiti paiono peTò voler perse~re realmente un obbiettivo di pacificazio– ne, anche se probabilmente questo o quel gruppo tenterà all'occasione di far valere la propria ~n!Juenza.,ngpe arma– te: e ciò vale non meno eh~ i co– munisti per l'ala destra del partito na– zionale, che si pone con profondo so– spetto di fronte alla soluzione accolta • da Ciang. NUOVE COLONIE Si sa che una gran parte della gigan– tesca isola di Borneo appartiene agli olandesi: la costa del nord-ovest è in– vece del britannici, ma con diversi rap– porti di diritto. Parte è di proprietà de 11 a North Borneo British Company; ·Brunei è un potentato maomettano lo– cale, ma molto più notevole è .U sulta– nato di Sarawak, più volte elevato agli onori della cronaca giorna1istlca euro– pea. Lo stato sorse circa un secolo fa allorchè l'inglese Sir Jamcs Brooke acquistò il territorio da I sultano di Brunei come principato ereditario, alla cui testa egli si mise quale ra;à. Nel 1888 ne fu ceduta alla Gran &retagna, con un trattato, la r.appresentanza nel– le questioni estere e riconosciuta con– temporaneamente Ja ·necessità dell'as– senso di Londra per ogni cessione di territorio o mutamento nell'ordine di successione. Il potere governativo ri– mase però nelle mani del ra;a bianco, che.seppe d'altronde in modo esempla-– rc migliorare la situazione delle popo– lazioni inwgene e sfruttare le ricche ri– sorse naturali del luogo. L'attuale do– minatore, Sir Cbarles Vyner Broo\ce de .W~dt, un pronipote del primo rajd, ha ora offerto, come è stato comunica– to pochi giorni or sono alla Camera del Comuni, Il proprio re-gno aHa corona britannica. Già durante gli anni della occupazione giapponese sir Charl~ ave– va trattato a Londra per un aumento deLl'inMuss-o Inglese nella regione, non trovàndo poi la cosa abbastanza radi– cale. Whithall ha ora aderito alla pro– posta ed è previsto LI trapasso del prin– cipato, con attivi e passivi, quale colo– nia della corona. Il principe ha posto solo come condizione la creazione di un fondo di un milione di ster,llne cogli In– teressi del q u a I e ,indennizzare sè, ~a propria famiglia e alcuni imp:egatl. In marzo si recherà egll stesso al Borneo per ottenere dai propri sudwtl li · con– senso al trapasso. REPUBBLICA UNGHERESE Una nuova costituzione è entrata in vigore al primi di febbraio, votata dal– l'Assemblea Naziona•le, in Ungheria: e la proclamazione del'a repubblica è se– guita immediatamente a.Jla -nomina di Tlldy, capo del partito del piccoli con– tad:ni, a presidente, mentre l'assemblea da costituente si tramutava ·a~tomati– camente In legislativa. La rinuncia al– la tradizione politica legata a'J'idea del– la corona di S. Stefano, Indissolubil– mente collegata con la forma monar– chica, dovrebbe facilitare I r appor U di fiducia che il nuovo presidente è riu– scito pel"SOnalmente a stabilire nei suoi contatti, nei mesi scorsi, con la com– missione di controllo alleata. Già nel– J'ultdmo consli,llo del ministri era sta– ta stabilita la ,ripresa di trattative con la vJcina repubblica cecoslovacca, ed è di questi giorni l'annuncio che un ac– cordo di masslmà' è stato raggiunto sul problema del ritiro deJ.J.aminoranza un– gherese dn quel paese. Anche i proble– mi pendenti col Vaticano appaiono vi– cini ad un regolamento. La vita del nuovo governo, con ,!'occasione ricosti– tuito e allargato, non sarà però facile se non riuscirà a riprendere In mano LI contTollo deJ.la situazione di crisi eco– nomJca finanziarla alimentare e dei tra– sporti che In questi giorni si è fatta particolarmente acuta tanto da costrin– gere la commissione di controllo ad as– sumere la direzione della banca nazio– nale, onde tentare di frenare l'in!lazlo– ne contro la quale le misure di stam– pigliatura dei •biglietti, cui altTa volta accennavamo non pare abbiano sortito grande effetto. L. M, Reaponaabile: GAETANO BALDACCI Stabilimento Tlpoeraflco: Via Senato, SI AutorlUUlon• ~- • • P.W.B.

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