Lo Stato Moderno - anno III - n.4 - 20 febbraio 1946

,,, .J Ab1>0114mento per un· anno: L. 4.!0 MIiano o Toro Bonaparte N. H Telefono ,~.n, conto corrente postale N. l/1'f1 Esce il 5 e il 20 di ogni mese 10· STATO MODER CRITICA POL1T1OA ECONOMICA E SOl'l.A..LE Anno III • N. 4 20 FEBBRAIO 1946 Una copia L. 2U I SOMMARIO MARIO PAGGI: Commento politico ad un con• greuo ideologico . . . . . , , ADOLFO OMODEO: Gli ottant'anni di Croce LIVIO PIVANO: Politica contadina ANTONIO DONATI: Giudici eleggibili? AMBROGIO GADOLA: La ricostruzione edilizia ENRICO SERRA: L'esempio della Grecia . RAIMONDO COLLINO PANSA: Ì..'emigllfl:ttme italiana ir_iFrancia dopo il primo confliuo mondiale SALVATORE CHERUBINO: É l'U.R.S.S. uno Stato 3ocialista? (continuazione fine) VITTOR: Manca una domanda . YOSEPH COLOMBO: Considerazione sui pro– blemi della scuola . pag. 73 • 74, • 7J?. • 77 • 78 » 79 • • 80 • 81 • 82 • 83 GIANFRANCO DRAGHI: Il « Diario di un bor– ghese • di ·G. Douro 1 EMILIO TACCANI: Grandezza e decadenza della disciplina dei prezzi L. L.: Costi alti e prezzi bassi GENEVIÈVE TABOUIS: L'Europa di ieri: ri– catto o guerra . OPINIONI: L'uovo delle autonomie e la gallina del cen- LET::~f ~LLO ST A.TO MODE~NO VITTOR: Paura di che? RASSEGNA DELLA STAMPA ESTERA. RASSEGNA DELLA. STAMPA ITALIANA. NOTE QUINDICINA.LI COMMENTO POLITICO AD UN CONGRESSO IDEOLOGICO ,. pag. 85 • 86 • 87 » 88 • 90 • 91 • 91 » 92 • 94 • 95 Nelle cose pontiche - come in genere in tutti q_uasiobbligate, perchè, condizionate di situazioni in– i rapporti di questo mondo - non c'è cosa più inu- time e soprattutto internazionali che pre?l}ono con tile della dilettazione delle cose~che non sono acca- violenza non facilmente riducibile; di coloro che ve– dute, e dell'oblio di quanto è accaduto. Se cedessimo dono nel marasma e nella incertezza dell'azione go– alla morbida malìa di dar corpo ai fantasmi, direm- vernativa il peggiore nemico delle sorti future della· mo che il Congresso del Partito d'Azione ha avuto democrazia italiana; di coloro che denunciano l'at– uno svolgimento felice e un epilogo infelice, una di- tuale)schieramento dei partiti politici italiani come scussione chiara e una votazione oscura, una ten- assolutamente equivoco e quindi totalmente insuffi– denza all'unità e un precipitarsi alla scissione, una ciente a risolvere i nostri problemi, e si sorio battuti chiarezza intellettuale e una deficienza manovriera. e si battono e si batteranno per dare alla democrazia E poi? E poi resta il fatto che si è giunti al distacco italiana il conforto e l'appoggio cli un partito~demo– e che è solo su questo fatto che p_uòorma, svolgersi cratico. una utile riflessione. · Queste çlue diverse mentalità potevano fra di loro Sorvolando la cronaca - del resto ~ai interes- francamente intendersi anche perché su gran parte sante e che sarà forse tra breve narrata con la neces- dei mitizzanti (si chiamino essi socialisti o liberal– saria completezza e con il necessario coraggio - che socialisti) aveva fortemente agito l'aggravarsi della cosa è successo politicamente al Congresso del Partito situazione generale e li aveva indotti - o li poteva d'Azione? Né più né meno di quanto avevamo facil- facilmente indurre - ad una maggiore flessibilità mente previsto, e cioè l'urto tra la mentalità mitiz- sul t~rreno della costruzione di un piano politico zante ancora purtroppo dominante nel partito, e for- ,,.concreto e attuale. L'accordo non è potuto avvenire se nel paese, quella che traduce i problemi polit~i perché - a parte i motivi di cronaca, pur degni di solo-in formule spicciole e sbrigative di propaganda riflessione e che, come detto, saranno narrati in un o, d'altro lato, in atteggiamenti sentimentali e irra- successivo momento - si è tentato di dare fittizia– zionali, e la mentalità di coloro che vedono nella po- mente corpo a una posizione centrale, la quale, priva litica - specie in momenti oscuri e difficili come di ogni nerbo politico, anziché addolcirei contrasti questi - niente altro che una lunga, ahimè troppo ha· finito col renderli più acuti e col favorire la lunga, fila di problemi, uno più assillante dell'altro, tensione, e quindi rendere inevitabile la frattura. uno,più angoscioso dell'altro, che chiedono di essere · • La verità è che le così dett~ mediazioni politiche, urgentemente' risolti; di coloro che si r~ndono conto di cui noi siamo largamente fautori e a cui solo affi– che le soluzioni da dare a questi problemi sono .oggi diamo il compito grave di salvare la democrazia ita-

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