Lo Stato Moderno - anno III - n.4 - 20 febbraio 1946

LO STATO MODERNO · 95 NO-TE QUINDICINALI FINANZE FRANOESI All'assemblea costituente francese la nuova legge sulle finanze, il cui rapido accoglimento era stato proposto dal mi– nistro Ph!lip, è stato rimandato ·aUa commissione parlamentare per una re– visione, con la schiacciante maggioran– za di 497 voti contro "73.Il dibattito sul risanamento dehle finanze statali non si può diTe che s.l sia inlzJ!ato per li nuovo governo molto !e4'!cemente. PhiJ.lp stes– so, che a Capodanno era st..to il por– tavoce dell'opposizione alla politica del generale De Gaulle, ha dovuto fare que– sta v8ita a suo sfavore l'esperienza che la Camera non ha inten2Jione di pie– garsi incondizionatamente ai voleri del governo, e riesce anche ad affermare tale suo punto di vdsta. L'intero progetto sull'aumento delle imposte inoltre è stato vivamente criticato daUo · stesso relatore e dagli oratori del M.R.P., uno del partiti delila maggioranza, si noti, e gùudioato dal rappresentanti dell'op– posizione di destra troppo ·ottimista e privo di origlnaldtà. Sono ,stati _espressi dubbi se l'economia s<1rebbe in condi– zione dd sostenere le misure {?roposte, e l'aumento dell'imposta sulle cedole come la riduzione del termini di paga– mento dell' dmposta sul patrimon:o si sono urtati ad una resistenza decisa. Questa prima disfatta del nuovo go– verno mostra come esso, dove non pos– sa cavarsela a colpd dd decreto, avrà il suo da tare net confronti di una Came– ra che tra due mesi e mezzo dovrà es– sere rinnovata. Esso ha trovato solo tra I socialisti e i comunisti una limitata approvazfone, men1lre il M.R.P. si è schierato con l'opposizione radicale e conservatrke. Ha iru-its,to l'opdnione pubblica il fatto che il rela.tore della Commissione per le finanze abbia vo– luto ricondurre ad una diffcrénte im– putazione nei capitoli del bilancio degli stessi elementi, la divergenza nel ca-1- colo del deficit stataile, che era stato calcolato a, 200 mHiardi nel dicembre scorso e pare oggi ammÒntare a 320 mi– liardi. Si ha l'impressione di perdere il terireno sotto i piedi se la stessa situa– ùone f<inanzJ!ariapùò presentarsi in un modo o neH•a~1lrÒ a seconda della diver– sa •,presentazione». Vi è l'accordo ge– nerade pertanto sulla tesi del ministro per la quale ognJ riforma finanziaria ;esterà puramente illusoria senza un incremento defila produzione. Solo con la ripresa ète11'economla·sarà possibile di assorbke l'aumento delle tasse e delle imposte senza che esse conducano ad un aumento dei prezzi. Le notizie su1la riduzione dei crediti militari mostrano che è stata soprat– tutto la considerazione delle neçessità per la riconqudsta della Indocina che ha P<>rtatoad accoellere un compro-' messo. Solo tra un anno circa, con la probabile fine delle operaùoni in Estre– mo Oriente, sf ridurranno gli effettivi di tutte e tre le forze armate dai 580.000 uomini attuali al minimo preveduto di 495.000: attua,lmente, oltre al 72 miliar– di previsti per le spese ordinarie si è dovuto concedere un credito supple– mentaN di 3 miliardi e mezzo per li– quidare dei contratti di fomiture mili– tari ancora scoperti. Il paese in genere si occupa meno della pura J"iduzione di etrettivi che non del discusso problema de'.J.a riforma dell'esercito, per cui si combattono sostenitori di una armata di mestiere e quelli di un'armata • na– zionale». Il r:1lascio anticipato della classe 1923 senza il richiamo al momen– to di altre classi più giovani fa desta– re, specie tra le sinistre, il sospetto che rndea della armata professiona-le stia guadagnando terreno. RAPPORTI CON FRANCO Con l'arrivo di Gira,! e di de Aguir– res a Parigi si inizia l'evoluzione del « Governo repubblicano spagnolo» ver– so un~ fase attiva, senza che per altro le difficoltà dell'dmpresa appaiano al momento minori. La questione della partec~pazione dei comunisti pa.re divi– dere le opinioni ed ha un'eco persino nell'atteggiamento delJe grandi potenze rispetto al problema spagnolo. Circoli conservat&i kancesi vogliono vedere, nell'opposizione anglosassone alla solu– zione proposta loro dalla Francia circa il problema dei rapporti con F\ranco il timore di quest'ultrlma circa l'instaura– zione di una dittatura comunista, che pprterebbe la Spagna ad inserirsi. ne.J– la sfera di Interessi russa. Si pensa per– ciò che l'Inghilterra darebbe la prefe– renza ad una soluzione in senso monar– chico qualora essa potesse contare sii di un appoggio dell'esercito. C' è da . calcolare però tn ta•le eventuailità che Don Juan dev'essere probabilmente più facile da rovesciare a sua volta che non il generale Franco. li governo Gouin, malgrado le pressioni che su di esso e– sercita l'assemblea,..si è limitato attua1l– mente a concedere solo il diritto di a– silo al repubblicani spagnoli; e pare pel momento ben deciso ad evitare una rot– tura unilaterale col caudillo preferen– do continuare le trattative diplomati– che con la Gran Bretagna e .gli Stati Uniti. Si pensa da molti che si farebbe un brutto affare se oi si volesse -immi– schiare nelle questlon,t interne spagno– le, e di questo la Francia ha già fatto abbondanti esper~enze. Nel complesso pare r-ipe,tersi oggi la situazione del '36- '37, In cui il governo del fronte popo– lare, malgrado le presslonJ deU:estrema sinistra, si oppose ad un intervento a– perto ne,l,lapenisola. E la decisione pre. sa a Londra gjorni or sono, d4 esclu– dere la Spagna falangista dalla nuova organizzazione mond-lale, •no n muterà praticamente nulla a quanto sopra. Es– sa non ha fatto che porre un proble– ma, non ne ha dato la soluzJ!one. Qual– che voce dissidente si può udire però; anche tra le destre. L'Ordre sostiene che LIpaese non dovrebbe lasciar per– dere la opportunità che gli s.l offre di influire sulla tstibuzione in Spagna di un .governo che le sia amichevolmente disposto, ricordando la definizione di Bismarck che la Spagna è la· zanzara sui fianchi della Francia, e respingen– do gli interventi vaticani come rovi– nosi. HARRY HOPKINS Con Harry Hopkins, la cui morte è avvenuta qualche settimana fa, è scom– parsa una delle figure più notevoli del– la vita pubblica americana dell'ultimo decennio. Comunque possa, ~a tanto urto di passion-1, venire oggi giudicato U prodigio d~ll' America nell' èra del New Dea!, su una cosa partigiani ed avversari sono d'accordo: nel valutal'e la grandezza dell'uomo che, accanto al, Presidente, maggiormente !ntlui nena trasformazione degli Sta-ti UnitHn quel– lo stato ad alto Jive\lo quale è attual– mente. Gl! torna in ciò a vantaggio la cir<:ostanza che egli non fu mai, come Roosevelt, tn. una posizione politica e– sposta, responsabile, ma visse ripara– to, quasi in secondo piano, vero capo morale nel famoso gabinetto persona– le, non ufficiale, di Roosevelt. · Ne'Ja cerchia degli entusiastici rifor– matori soclaH che costituivano il • terzo partito» che rappresentava L1 New Dea!, Harry Hop, come usava chiamar– lo Roosevelt, fu uno degli uomini diret.. tlvi. Da1 suo lavoro sociale nei distrettd agricoli di New York, cui si era dedi– cato sin dal termine dei suoi studi, lo richiamò Roosevelt, allora governato– tore, incaricandolo dei soccorsi sociali neHo Stato di Nuova York. Dopo l'in– gresso di quest"ultimo alla Casa Bian– ca, Hopkins lo segui a Washington o– ve assunse il compito più arduo, la ri– organizzazione del soccorsi a.d <lisoc– cupatl, e la risolse con una abtlità non comune. Nell'occasione mostrò di saper riunire in sè, con una umana compren– sione peT le vdttime dèll.a crisi un vivo senso delle posslbhlltà economiche, e divenne soprattubto l:l propugnatore dell'aiuto produttivo, che contrappose al sistema dei sussidi sino a,llora Im– piegato. Membro effettivo del gabinetto fu solo per un breve periodo quale mi– nistro del commercio. Nel 1940 il pre– sidente lo richiamò di nuovo quale con– sigiiere personale alla Casa Bianca o– ve visse per tutta la durata della euer•

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