Lo Stato Moderno - anno II - n.10-11 - 5 luglio 1945

LO STATO MODERNO - 5 LUGLIO 1945 n La nostra illusione è se mai molto molto più semplice. Se è vero, come a not pare vero, che una delle forze poli– tiche maggiori della _nostravita, sono i partiti, se è vero, come a noi pare vero, che solo una regolamentazione giuspubblici– stica dei loro rapporti può garantirne la stabilità, e garantire quindi la stabilità della politica del paese, la Suprema Magi– stratura - insieme ad altre finalità - avrà anche quella di · riequilibrare, attrave·rso un raggruppamento di forze diverse e con un criterio assai meno maggioritario (anzi paritetico; ed è così il solo modo di salvare il salvabile della esperienza ilei C. L. N.) un eventuale prepotere conquistato in. Parla– /11ento;magari per motivi occasionali, da uii sqlo partito · o (la un gruppo di partiti.' Che poi quando l'equilibrio si spèzza 11011 basti un tribunale per far argine, questo è esatto, ma è anche esatto che le dighe dell'Olanda, sottoposte a una certa pressione, possono spezzarsi. E tuttavia gli olandesi le fecero e le riparano. E così abbiamo finito con il rispondere anche alla secon– da critica. Noi oggi sappiamo per amare esperienze che, al– meno in sede politica (dove "l'almeno,, rappresenta il tenta– ,ivo di salvare ancora la discussione sul diritto naturale), è per noi morta la possibilità di credere al candido e geome– trico ottimismo · di Montesquieu, quando scriveva: « Avant qu' il eut des lois faites; il y avait des rapports de justice pos– sible. Dire qu'il n'y a rien de ;uste nt d'injuste que ce que ordonnent ou defendent les lois positives, c'.est dire qu'avant qu' on eut tracé le cercle, tous les rayons n'étaient pas égaux ». E' proprio quello che abbiamo imparato: che i raggi non· $0110 uguali fincliè 'hon è tra"ciato il cerchio, e che la giu– stizia possibile non ha nulla a che fare con la giustizia effettuale. · E' una lezione che non _vogliamoperdere. M. P. PROBLEMI DELLA COSTITUENTE Gli uomini che oggi hanno assunto l'onere del Governo - e sono i nostri uomini migliori, quelli che hanno per lunghis– simi mesi diretta la lotta clandestina - si trovano di fronte ad un compito immenso: creare lo Stato Italiano. Questo è il problema principale: perchè qualsiasi risultato si possa ottenere nel campo finanziario, agricolo, economico sarà effimero se l'Italia non potrà darsi una struttura sua, che organizzi .le forze e gli interessi che ancora confusamente si agitano ne} suo seno, che dia al Paese una struttura tale da permettere il lavoro, che si preannunzia pieno di immense difficoltà, della ricostruzione. La Costituente è quindi compito principale del nuovo Mi-– nistero. Essa dovrà darci una costituzione veramente demo– cratica, che sia cioè 'una conquista del popolo, un prodotto del popolo. Con il vecchio Stato burocratico accentratore an– cora in vista, vi è il gravissimo pericolo che la futura costi-. tuzione d'Italia possa apparire come qualcosa di elargito, di concesso. Appunto questo vizio d'origine gravò sul vecchio sta– tuto albertino, che sempre apparve come una benevola con– cessione del Sovrano. Giuristi anche autorevoli proclamarono che lo Statuto, coi:itenendo una serie di concessioni, ossia una serie di rinunzie fatte dalla monarchia in favore del Paese, andasse sempre inteso restrittivamente, in modo da serbare alla monarchia la maggior somma di poteri possibile. Bisogna reagire energicamente contro questo pericolo, bi– sogna, anche neHa dizione giuridica, esprimere chiaramente il concetto che tutti gli organi del vecchio stato continuano a vivere appunto in forza del potere nuovo, della futura orga– nizzazione statuale del popolo italiano che essi hanno appunto il compito di preparare nella migliore maniera possibile. La futura costituzione d'Italia deve apparire insomma come qua~– cosa che• il popolo italiano ha- conquistato, e faticosamente conquistato; come la sanzione giuridica di una rivoluzion~ concreta il cui spirito ha già imperniato istituti ed uomini. Bisogna insomma che tutti noi sentiamo che la oostituzione - anche se nj;lcessariamente essa sarà opera di politici e di tecnici - è qualcosa di nostro; perchè solo così domani sa– premo amarla, rispettarla, e se sarà necessario difenderla. Il nuovo Governo italiano si trova in una posizione del tutto diversa da quella dei governi provvisori tedesco ed austriaco sorti dopo la guerra 1914-18; in una situazione che offre in– sieme vantaggi e svantaggi. Lì si era già solennemente pro– clamata l'estinzione del regime politico preesistente, si era già risolto il problema istituzionale, nel caso dell'Austria il vecchio impero èra anche territorialmente di fatto estinto: qui il vecchio stato accentratore perm~e. la monarchia è viva ed attiva; il Senato, ormai epurato, dall'epurazione pre– tende trarre un argomento di vita; ancor di più che nella Germania di Weimar, permangono in vita ministeri, organi centrali o periferici la cui esistenza non è stata mai interrotta ed altri che, distrutti dal fascismo, sono stati ricostituiti con una facilità che molto spesso alla mente del critico fa nascere più di un dubbio. Tutto ciò ha dei vantaggi: il fatto che non solo la vecchia legislazione, solo qua e là ritoccata, rimanga• in vita, ma an– che gli organi e gli istituti che devono applicarla continuino. ad esistere, consente un abbastanza normale andamento della vita, dà quindi al governo la possibilità di preparare, con la calma necessaria, i lavori della Costituente. Ma ciò offre anche· due enormi svantaggi: il primo è quello già accennato che la nuova costituzione possa apparire non come una crea– zione nuova, cui il permanere· del vecchio .Stàto ha dato solo }a possibilità di formarsi e di svilupparsi, ma ccime una modi– ficazione del vecchio ordine di cose. li secondo è dato dalla serie di attriti, di interferenze, quasi -sempre dannose, che i vecchi istituti eserciteranno direttamente od indirettamente sui lavori della Costituent!l, Contro questo pericolo reagirà l'uomo politico, combattendo dio volta in volta tutte le in– fluenze dannose che possono nascere, reagirà il tecnico giuri– sta, elaborando una legge sulla Costituente che garantisca la formazione di un'Assemblea il più indipendente possioile, .~ot• tratta qµanto _più si può a turbamenti dall'esterno.

RkJQdWJsaXNoZXIy