Lo Stato Moderno - anno II - n.5-6 - marzo-aprile 1945

LA STAMPAE LA RESPONSABILITÀ DELPARTITI Non aspettavo che l'occasione offertami dall'articolo: « Il problema della stampa - Una difesa dei giornali d'informazione », pubblicato nel fascicolo di febbraio di questa rivista da un gruppo di giornalisti di varie tendenze, per meglio chiarire il mio pensiero e per togliermi di dosso l'accusa (alla quale sono particolarmente sensibile), scagliatami dai cri– tici, di ... attentatore alla libertà. Un chiarimento preEminare è necessario. La formula « ogni giornale il suo partito, nessun giornale che non sia di partito » non è mia, ma dei miei contradditori, che la traggono « liberalmente » dal contesto delle osservazioni su Stampa e democrazia pubblicate nel n. 2 dello Stato Moderno del 1944. La formula, necessariamente imprec:sa come ogni altra formula, accentua, però, un esclusivismo che non era e 1:011 è nelle mie intenzioni: perciò sono costretto a respingerla. Anzitutto: voglio ammettere per un momento ch'io mi sia lasciato andare alla formulazione di estremi rimedi, com'è fatale, peraltro, quando si sia posti di fronte a· mali estremi. Lo ammetto. Ma - e i colleghi lo sanno - al fondo di questa intransigenza, di questa ricerca spietata che può sfociare,' che sfocia talvolta, in conclusioni ... autolesionistiche, c'è una forte passione moralè. L'amante tradito, il padre deluso, il mae– stro deriso ecc. ecc., offrono alla casistica umana esempi infiniti d'un siffatto modo di comportarsi. Se ho osato, dunque, ho osato per amort, e non senza soddisfacenti risultati iniziali, poiché per tali intendo quelli che sono per maturare da questa stessa polemica, più che oppor– tuna, necessaria. r.'é>ual è il fine che si vuol concordemente raggiungere?_ Una 'Vera lil:krtà di stampa. Ma libertà da tutte le parti - a cominciare dalle influenze capitalistiche. - Ora, poiché pensiamo che una sempre più spiccata politicità dei giornali è tale da neutralizzare, almeno in parte, le inframmettenze d'interessi particolari (se, beninteso, i partiti saranno quel che han da essere, e cioè formazioni poste a difesa di determinate idealità o finalità o programmi, e non 1c partiti personaH » fatti su mi– sura di questo o di quello per servirne le velleità arrivistiche), si r~teneva opportuno, nel quadro d'una eventuale riforma istituzionale contem– plante il riconoscimento giuridico dei partiti, che, almeno nella prima fase del riassetto, ai partiti fosse affidata in modo esclusivo la respon– sabilità di pubblicare giornali quotidiani. La proposta presta il fianco alle critiche, come del resto tutte le proposte che in un modo o nell'altro la rompono con le consuetudini inveterate. E di codeste critiche abbiamo ~fferto al lettore un testo ampio e circostanziato: quello dei nostri amici giornalisti, un gruppo - essi dicono - che rappresenta tutte le tendenze politiche: un gruppo, naturalmente, di giornalisti di provata fede anti– fascista. Aggiungo: si sperava, con quella proposta, di dare incrementò effet– tivo e deliberato alla educazione delle nuove generazioni che si affacciano

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