Lo Stato Moderno - anno II - n.5-6 - marzo-aprile 1945

'paese capitalisticamente meno evoluto, irifine dopo la negazione: storica della profezia della eliininizione delle classi medie, ogni. giorno inv:ece più forti e più numer'ose, non ci troviamo di fronte al u superamento » di un altro dei postulati tlel mar-xismb, e per avventura di quello che un-marxista della, ~orza di Antoniorl;abriolai giudicava· fondamentale, · , . ,, Ma, soprattutt@ noi dobbiamo vedere quali- siano, per esswe le conseguenze di questa trasformazione dell'economia nel campo della politica: pratica e della -~to~a, e come· ~si,a ,in.fluisça. sulla costituzione p sull'indirizzo dei nuovi par– .titi,;e possa.,ipd::.,W=• di una maggiore o minme giustifica.ione storica dei vecchi -p~~iti. , . ,, , ,, ' ' '. I • ' • • '. P'. CECCHI SUL PROBLEMA DEI TRASPORTI MARITTIMI • (1· A guerra finita uno dei più gravi td ardui problemi ~he si 1 presente– ranno a coloro che dovranno assolvere il compito immane di 'restaurare le esauste economie dei diversi paesi, e specialmente di quel}i 9ggi belli- 'geranti, sarà sen#za dubbio il problema dei trasporti marittimi. ', ' Per quanto gli Stati possano essersi impoveriti nil conflitto e per quanto possano di conseguenza essere costretti ad.' autolimitarsi negli acquisti all'estero per mancanza di mezzi qi pagaih~n~o; _iÌon mancherà certo d,i manifestarsi in Un!),maggio'ri 'o {niiior mist'i'ra la neces'si'tà di im– e1:ediati approvvigionamenti; e ciò, sia per riportar~, 11,du~. pjù normale tenore il regime alimentare delle popolazioni. pe.r mp,~ti I ,aimi duramente provate, sia per ricostituire la massa di scorte neces\jaria a,ffinché abbia vita un commercio senza eccessivé. punte e ,sepza pericolosi sbalzi, sia in– fine perché possa aver -luogo effi.cncemente. \',opera di ricostruzione e di riparazione degli immensi danni a.rr~ ca~t, d ~J.la guerra al patrimonio im– mobiliare, agli impianti ferroviari e stradii,1i, alle industri~ e ad ogni sorta di sistemazioni della vita e del lavoro. umano . . Pur tenendo conto, ripetiamo, dell~: :1:W:ncòltàche tal~ processo potrà incontrare per la deficienza, soprattutto in un prim_o tempo, di beni di· scamoio; sembra inevitabile che un movimento economico in tal senso debba manifestarsi, anche perché i governi non potranno tenere inattive le grandi masse di uomini che lasceranno le armi per tornar~ ,alla vita civil~. ~. do'vranno trovare o creare loro lavoro;;e ,perci'ò <;lovranno procac– ciare le necessarie materie prime ed i necessari strumenti. Ora, si t.enga presente che in tempi normali circa il 75.per cento delle merci che si trafficavano nel mondo era trasportato per mare e che, pur facendosi il dovuto posto all'impiego, intensificato durante la guerra, di beni, di produzione· locale, o autarchica, è presumibile che l'acc~nnata proporzione· non abbia a variare gran che,. le materie prime « chiave > essendo, ·nelle. grandi line~, rimaste lè stesse :e :non molto essendo va– riata;,1- fatta eccezione peT i Domini britannici - la situazione dei pro- dutt<1ri di manufatti. '. : · , : , Saranno sufficienti le navi mercantili che il mondo possiederà alla fine della gu.erra a Jioddis'fare il. rifiorente bisogno cli traffici 1 • I pareri sono discordi. Vi f chi ritie•ne che, per pocò che la guerra si prolunghi, la massa di naviglio che produrranno ·e sa'ranno in grado di produrre ulteriormentè gli Stati Uniti e i Tiòmini britannici (specialmente il Canadà) sarà, nonostante gli affondamenti, tanto grande che la guerra. o

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