Lo Stato Moderno - anno II - n.5-6 - marzo-aprile 1945

Ma, come tutto muta e tutto procede nel mondo, noi dobbiamo ricono– scere oggi, a cinquant'anni di distanza, che anche il capitalismo, che è con– dizione, come abbiamo visto, del socialismo, è mutato. Da uri lato la lotta ·spietata determinata dalla libera concorrenza ha eliminato i concorrenti più deboli, dall'altro la elefantiasi degli impianti ha reso necessaria una specie di assicurazione dell'imprenqitore contro i rischi del mercato e della· concorrenza; d'altro canto infine l'organizzazione sindacale dei lavoratori gli ha reso la vita assai. dura anche nell'acquisto del lavoro. Ne è nato un rovesciamènto delle tendenze: dalla lotta spietata di tutti contro tutti alla associazione. Ne è nata l'economia organizzata dei cartelli, dei gruppi, dei trusts. La fase capitalistica attuale non è _più caratterizzata dalla çoncorrenza accanita degli imprenditori fra loro, li vede anzi facilmente associati nella forma dell'accordo economico, o fusi in un più ampio organismo di produzione nel gruppo e nel trust. In questo stadio dell'economia il baricentro fatalmente si sposta: esso non coincide più con il costo di produzione, ma viene a trovarsi piuttosto a coin– cidere col prezzo. L'imprenditore cioè non è più tenuto a battersi con tutte le sue forze per la riduzione del costo, ma tende piuttosto a « lavorare il 1 prezzo»; e ci riesce sia raggiungendo la posizione di monopolio o quasi mono– polio, sia accordandosi con gli imprenditori concorrenti. In siffatta economia non vi è più posto per la lotta ad oltranza del capitale e del lavoro, perché l'imprenditore, sciolto dalla presa ferrea della necessità di agire sul costo, può fare posto alle domande del lavoro con molta maggiore larghezza. Allo spirito stesso della lotta subentra, come fra imprenditori, la collaborazione, perché il lavoratore trova più conveniente favorire l'imprenditore nella sua azione per elevare il prezzo, sapendo che questo gli consentirà di 'ottenere da lui, liberato dalle necessità della concorrenza, condizioni di gran lunga mi– gliori. E il segno di questa nuova realtà è negli accordi di questo tipo, le cosiddette « alleanze», che sono ormai tipiche delle economie più evolute, quella americana ad esempio. Ma a questa radicale trasformazione dell'economia corrisponde, se è pro– prio vero il dogma medesimo del socialismo scientifico, essere l'elemento eco– nomico determinante della storia, una non meno profonda evoluzione politica. L'antitesi tipica, la vera lotta di classe, non è più polarizzata nei termini · capitale-lavoro, ma tende a spostarsi verso i termini produttore-consumatore (inteso il primo termine in senso lato, tanto da ricomprendervi anche il lavo– ratore, più altamente che per l'innanzi retribuito), perché chi ri(lsce colpito dalla nuova forma di organizzazione della produzione è proprio il consumatore, che è cost~etto a subire il prezzo imposto dal monopolista e dal produttore in genere e deve cosi rassegnarsi a spendere di più o a consumare di meno, mentre il lavoratore trova quanto meno nella più alta retribuzione il modo di fronteggiare le nuove difficoltà. Noi possiamo così esprimere in'sintesi la nuova realtà: « In una economia capitalistica retta dal regime del trust, del gruppo e del cartello, la facoltà dell'imprenditore di agire sul prezzo lo spinge ad un accordo con i portatori dei vari fattori della produzione, in particolare i fornitori della mano d'opera, i lavoratori, e genera una lotta con l'acquirente della merce, il consumatore ». A questo punto dell'evoluzione della società capitalistica noi vediamo cosi annebbiarsi e dissolversi i rigidi contorni della classica lotta di classe fra lavo– ratori e capitalisti - tratti invece piuttosto ad intendersi nella nuova situa– zione di fatto - e stagliarsi sull'orizzonte il profilo di una nuova lotta di classe : fra consumatori e produttori. Sorge legittimo il dubbio se, dopo la dimostrazione della infondatezza scientifica della teoria del plusvalore, dopo la dimostrata fallibilità della legge della caduta del saggio del profitto, dopo il rovesciamento del dogma della rivoluzione per evoluzione, e cioè della caduta del capitalismo per effetto medesimo del suo sviluppo, con la realizzazione del comunismo proprio nel -::z6.:._

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