Lo Stato Moderno - anno II - n.2 - 16 gennaio 1945

tlci ad esse imponeva di fronte al Paese. Il fenomeno si è esteso a tal punto da ren– dere legittimo il dubbio intorno alla reale funzione politica di tali partiti e quindi intorno alla effettiva destinazione sociale dei loro programmi. Un programma vale infatti non per sé stesso, ma in rapporto agli uomini che sappiano realizzarlo. In Italia non si è mai compreso abbastanza che per raggiungere un fine sociale bisogna rompersi alla politica e convertire le istanze sociali ed economiche in al– trettante rode politiche agguerrite e consapevoli. Dall'Aventino in poi, l'azione coraggiosa dei gruppi e movimenti antifascisti si è svolta all'infuori dei grandi partiti secessionari. Gli uomini che l'intrapresero, ingoiati dalle galere, non la– sciarono dietro di sé alcuna traccia di organizzazione politica: i partiti era;-io as– senti. Restituiti alla libertà dopo il 25 luglio, quegli uomini si trovarono a dover ribadire il loro pensiero e a proclamare altamente gli imperativi dell'ora: oppo– sizione al Governo Badoglio, immediata denuncia dell'alleanza con la Germania e guerra alla medesima. Ma la parola autorevole di chi usciva dalle prigioni non si tradusse in una forza politica, perché ad essa mancava il sostegno di un partilo che, interpretandola, la convertisse in vessillo. 11Partito Progressista Italiano, assumendosi questo compito, si propone di rende,e politicamente operante l'esperienza lungamente sofferta e troppo facil– mente frustrata di quegli uomini che, restando fuori dallo sterile irrigidimento dei vecchi partiti e dalla indistinta clasUcità dei nuovi, hanno sentito l'esigenza di fondare un partito che ponesse tut! i i problemi della vita politica e sociale in rapporto alle reali e progressive possibilità di realizzazione politica dei medesimi. Nel quadro della vita politica italiana è mancata una forza disinteressata e indi– pendente che, nei momenti decisivi, raccogliesse in una consape\.ole affermazione di volontà le correnti più sane della pubblica opinione, sempre sensibili alle dimo– strazioni di coraggio, quando queste si manifestino a cospetto di un'estrema neces– sità. Tra i diversi interessi legati alla conservazione di ptivilegi e di posizioni acqu_i– site o formalizzate in un programma ideologico, non v'è stato una forza che si interponesse nel giuoco vicendevole del fascismo e della mon3rchia e puntasse risolutamente sull'intere<;se dell'Italia, rivelando con un atto coraggioso di sfida alla Germania la determinazione di combattere il nazismo in nome proprio, con Qùell'aiuto alleato che si sarebbe ottenuto con l'autorità dell'azione compiuta. L'interesse dell'Italia impone, oggi come ieri, di essere chiari ed espliciti e di uscire dall'equivoco furbesco degli atteggiamenti e della terminologia. Troppo spesso si confondono i termini della lotta politica e si scambiano i problemi lon– tani e mediati con quelli atttlali ed immediati, perché il giuoco degli interessi di partito o di cast-a consiglia di agitare questo o quel fantasma dinanzi agli occhi delle masse. Cosi è avvenuto che si ponesse la questione sociale in termini interna– zionali e si affidasse intanto la soluzione del problema poli! ico italiano alle forze reazionarie e massoniche rapprésentate dalla monarchia. Cosi av\. iene che si agiti oggi intempestivamente una questione istituzionale, mentre si è permesso che. la monarchia si creasse il merito d'un colpo di stato inferto al fascismo nell'esclusivo interesse della corona e degli alleati anglo-americani. Nell'infausta temperie politica italiana, in cui le forze costituite che l'hanno determinata si adoperano per salvare i propri interessi, il Partito Progressista Italiano riconosce e riafferma la sua precisa funzione, intesa a dar forma e forza di volontà politica a tutte le aspirazioni sociali dei lavoratori per guidarle in quel senso che giovi realmente agli interessi internazionali della politica italiana e non le riduca all'esercizio ingannevole di una tattica falsamente rivoluzionaria o dema– gogica. Accettando i motivi ideali da cui sono sorti i grandi movimenti rivolu– zionari che hanno agitato in Europa la questione sociale ed avviato ad una mi– gliore coscienza di sé le forze del proletariato di tutti i paesi, il Partito Progressista Italiano intende convertire in termini di lotta consapevole e progressiva le fon– damentali istanze di giustizia sociale e di libertà politica, commisµrandole alla realtà effettuale del nostro Paese. Riconosciuti a questo scopo gli ·elementi tuttora 12

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