Lo Stato Moderno - anno I - n.5 - novembre 1944

Di ~ronte a questa ansiosa attesa del popolo italiano, mentre ancora quassù non son.ogiunti al loro scioglimento i processi nazionali e internazionali che hanno nome•fascismo e occupazione straniera, :tlcune correnti confluite nel P. d' A., mal tollerando la paui:a imposta dalle cose alla loro volontà costruttiva, minacciano di cederealla suggestionedi formule radicaleggianti le quali, prive come sono di sicuro addentellato alla realtà storica italiana e alla realtà internazionale, avreb~· bero, contro ogni proposito, -il compito di rendere più aspra e difficile la via della ricostruzione. Se non prevarrà un severo ed infles~ibile imperativo di seriatà pro-. grammatica costruita non sulle facili blfindizie di un platonismo sorridente (anche se in appa1enza accigliato ~d iracondo, ed atteggiata non a classica compostezza· ma a scompigliato sanculottismo), è fat.·le - ed è già avvertibile - un deflusso delle simpatie che avevano accolto al suo nascere il Partito d'Azione, salutato come il gra,Ìde unificatore delle forze democratiche italiane. Al di là di questo atteg– giamento non c'è che un sedicente socialismo; e diòtmo sedicente, perchè H solo_ socialismo legittimo è quello nato del materialismo storico e dal marxismo, e che. tuttora vive e si batie spaLciando ancora per buona una moneta erosa da ogni. pa,te; non c'è dunque che una eresia socialista (la 1~8a almeno, visto che-già il• Sombart nel/ 9341 ne aveva noverate 187). Ma con le eresie non si sono mai di– retti gli sta i. ~ . · .. · ·. C'è prima di tutto, a questo proposito, la grosrn (fifficottà di collocare social– mente il partito. Una formulazione. chiararr:enle demòcraticà (parfe1emo altra' volta della diffide~za e quasi ostilità che questa parola suscita ·in ·motti, i quali, a conti fatti, son poi degli autentici democratici, e chiariremo come in sostanza. democrazia altro non sia che quel liberal-socialismo con,tanto amore e tanta cul– tura disegnato dal nostro Calogero) darebbe modo al partito di veder raggruppata intorno al suo programma quella vasta e multiforme adesione popolare. clre sola· può rendere visibile e storicamente intelligibile il silo dichiaràfo anticlassismo. · Una formulazron~ invece la quale, nonostante"•ta· postulata posizione anticlassi-' sta, sottolinei enerpicamente una pretern derivazione· operaJstica'del: moy,imento. (in omaggio alla scoperta gobcttiana della funzione liberale del proletariato lndu-~ striale, interpretata però con eccessiva angustìéi, con;e ~empre.accade quando si vuol tradurre in sede politica un criterio d'interpretazione ·storica), ,non solo impe-, d irebb1. al Partito d'Azione di accamparsi nel centro della- vita politica italiana come e'ementa determinantè, non solo farebbe tramontare malinconicamente le· . , . speranze nate intorno al tentativo· più modèrno e più audace operato per dlsin- • , • • I cagliare la politica italiana dalle vecchie posizioni i(ltel_lettuali morali e p~rsonali: cosi clamorosamente crollate nel I 922, ma lo confinerebbe ai margini della stessa, poli,ica operai~ - e nemmeno dunque totalmente proletaria., gli renderebbeimpos, sibile qualsiasi penetrazione nelle campagne, che rappresentano pure una:,delle risorse fondamentali della futura democrazia· italiana, e alleerebbe alla sua sorte solo quei gruppi oscillanti e disancorati della borghesia intellettuale che, ad ognì · generazione/· romanticamente sognano di ricominciare la storia. ' · · Vittor 5 -

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