Lo Stato Moderno - anno I - n.5 - novembre 1944

creta esperienza politica - e quafo esperienza - i fondamenti di un ,:omune linguag– gio, di un comune pensiero, di una comune volontà, quasi diremmo di _una comune civiléà. Dovevano poi far partecipe la nazione intera di questa da loro ritrovata iden– tità di vita e di intendimento per,:h.è, sarà opportuno ricordarlo, il Partito d' A-' zione nacque con la non ignobile aspirazione òi contare e valere in ,:oncreto nella resurrezione del Paese, proprio pere hè nato - com'è di tutte le nasdte vitali - in mrzzo ai tormenti e ai dolori della storia italiana. Usciti dagli affasdnanti teore– mi delle distinzioni sottili e dai dubbi elevati a patenti di nobiltà, questi uomini, in carcere o l)ell'esilio, nel bando della vita ciyile o nella constatazione quoti– diana del decadimento di ogni virtù civile e politka, si ritrovarono spinti sopra tutto ~a una esigenza di concretezza e di operosità fattiva. Con ciò si poteva ope– rare in un clima di empirismo politico tutto nuovo e trascinante perché aveva dietro· le spalle forse il più cospicuo bagaglio di critka e di i~teressi intellett~ali di tutta Europa. Poteva essere, potrebbe essere l'inizio di un vero, autentico reggimento de– mocratko italiano. Ma la strada non era fa,:ile, né le condizioni esterne permet– tevano un proficuo fermentare delle forze. 11prolungarsi della occupazione stra– niera, l'inasprirsi delle perse,:uzioni di polizia, il diaframma fra le càue ltalie cosi lentamente spostantesi verso il settentrione, l:t morte di molti tra i più maturi e più vigili tra noi (disgraziata storia d'Italia che esige ogni tanto l'ecatombe della sua classe dirigente, e tragica respoilsabiliti' del neofascismo che per la trista biso– gna ha prestato il bra,:cio secolare), dovevano inevitabilmente ritardare il processo di fusione, far rinascere antilhe aspirazioni particolaristiche ,:he parevano sepol– te, ridare un senso concreto a particolari forme estremistiche di agitazione po)i-. tica, rendere più· diffidle la fusione tra il nuovo partito e le vaste masse popolari che esso ·i~tencleva ed intende chiamare al lavoro di ricostruzione. In quesi.o clima aggrovigliato ed (?Stilein cui i problemi di domani si intri– cano con quelli di oggi, in cui la ne,:essaria durezza di oggi fa velo alla ~olontà di pacifi,:azione di domani, dove tutte le più assurde prospettive si concentrano congiurando a possibili gravi errori -di decisioni ,:oncrete, il Partito d'Azione si sta avviando a rivelare il suo volto. TTutti sanno che <-'Osa vuole il Paese. li Paese vuole un grande partito democratiJ il quale ribadis,:a in una con,:reta opera di governo quella che è la intuizione fondamentale delle masse popol~ri: cioè che li– bertà e giustizia sociale sono espressioni diverse ai un medesimo pensiero, e come I.a libertà politica trova il suo limite nella "salus publka », cosi la libertà eco– nomica deve trovare il suo limite· nell'interesse generale; vuole un partito -che, per il. fascino sottile emanante dal problema dei rapporti. sociali, non dimentichi le mille altre questioni urgenti ad portas, le quali avranno poi ripercussioni fondamentali sulle possibilità concrete di operare vere e profÒnde riforme strutturali nella socie– tà, e soprattutto sulla possibilità di dare un effettivo contenuto economko alla nuova posizione che vogliamo far assumere nel Paese ai lavoratori: vedi sopra tutto la politica e la_economia internazionali, <-'on i loro infiniti riflessi in ogni più capillare settore della vita nazionale. -. 4 -

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