Lo Stato Moderno - anno I - n.3 - settembre 1944

tuto dell'assessorato. I giurati venivano estratti da tutte le classi sociali e una classe contemperava i difetti dell'altra. Gli assessori, scelti nelle classi della borghesia agiata, hanno dimostrato come il dominio di una sola dasse ·sia sempre pernicioso. li fascismo, che in un certo momento si è anche adornato del vacuo aggettivo di antiborghese, in realtà si è semprt! appoggiato nelle sue istituzioni sugli· uomini più retrivi che potesse trovare. Gli assessori erano gli uomini meno aperti a compren: dere le tempeste della vita, i più atta,,ati alle cose pic,ole, i più gretti difensori del senso della proprietà, erano, per usare una espressione ibseniana, i troll della società, le persone più ossequienti al potere costituito, i meno capaci di sensi di indipendenza e di fierezza, re persone (per esprimerci_ con una parola sola) antirisorgimento per ec– ceUenza. Gli assessori sono stati in Ycritù ottimi ,ollabo~atori del regi111e fascista; hanno fatto nel campo della giustizia quello che altri fascisti hanno fatto in altri cainpi: presto e male, ma formalmente tutto era in ordine, la vernke era data bene. Le toghe rosse e le sdarpe lucdcavano meglio che le smunte giacche dei giutati. Che importa il resto? che importava la giustizia sostanziale? Oc,orre rilevare che prima di uccidere la giuria, se ne è fatto il miglior elogio che si potesse fare. [n un ordine del giorno 4 giugno ,I926' votato alla unanimità dai pi ìt illustri gi_uristi del Gruppo Italiano della Associazione Internazionale di diritto penale (riferifo dal Rende in - Riv. Pen. 1942 pag. 117 e segg.) si leggono queste precise parole: • li Gruppo ecc.- considerato che ['istituto della giuria è in aperto contrasto « éon la necessità di rendere il giudizio penale sempre più tecnico e rispond~nte alla "conoscenza critil:a dell~ personalità del delinquente; "èonsiderato che l'unica giusti/ica:ione del sistema della giuria i.rnò trovarsi • nella sua eventuale capacità di superare la rigidità delfa legge negandola ogni volta « ch'essa rion possa adeguarsi alla punizione del delitto storicamente determinatosi; "propone: 1°. che l'istituto della giuria ·sia abolito; 2°. che la riforma del diritto e • deUa procedura penale sia condotta in modo_Jale da consentire per l'avvenire al « giudice togato un criterio di giudi-zio più )de!uato alla concretezza storica del « delitto e della personalità del delinquente ». · · Dunque in quell'ordine del giornò si ric01tttsc va una giustificazione del sistema della giuria nella capacitù di superre la rigidità della legge e si parlava di delitto storicamente determinatosi e si invocava persino dal magistrato togato un giudizio storico. Orbene, proprio qui la riforma fascista è mancata: mai il giudizio penale fu meno storico che nei venti anni. Giudici togati e non togati furono quasi sempre dei meccanismi dell'equazione: fatto, delitto, pena. Punto e basta. Si dirà che in quest'equazione consiste appunto il giudizio penale. Morte voltè sl, ma non sempre. A volte il giudizio involge questioni psicologiche cosi sottili, . che il magistrato che si riduce allo schema del fatto, delitto, pena commette vera e propria ingiustizia. Persino un difensore dell'attuale Corte di Assise, il Rende, nel citato articolo sente il bisogno di scrivere " .. poichè gli schemi giuridici sono una cosa, ·e la realtà, tante volte, è un'altra». Sotto questo punto di vista il problema si dilata, e da problema della Corte di Assise diventa problema della giustizia penale. Il magistrato togato, per abitudin.! professionale, è portato verso lo schema giuridico. Il codice Rocco, poi, avendo abolito. le attenuanti generiche di cui all'art. 59 del codice Zanardelli, ha tolto al magistrato l'unica via ver;o un giudizio libero, verso quel superamento della rigidità della legge che era, secondo i più. illustri giu- risti italiani, l'unica (e scusate se è poco) giustificazione della giuria. - Ritocchi ad un istituto deprecato come l'assessorato non è il caso di apportarne. L'esperienza insegna che gli istituti nati male non sono suscettibili_ di evoluzioni favorevoli. - 20-

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