Lo Stato Moderno - anno I - n.1 - luglio 1944

pi monto degli Hohenzollern e della Germania federale furono tra le più vistose con– seguenze su cui' si operò il tentativo di ricostruzione. Le tre nazioni, per sviluppare il piano della loro ripresa, si affidarono a metodi radicalmente diversi, avendo_ però certi elementi comuni che sarà bene mettere in luce. La Francia, sconfitta in Europa, ricacciata in una posizione di secondo piano, cercò la sua rivincita nella politica coloniale e specialmente in Africa. Essa era ben conscia che tutte le strade del mondo l'avrebbero ricondotta in Europa: essa intuì che solo passando attraverso il Congo ed il Sudan, le sarebbe stato possibile ritornare a Strasburgo.Naturalmente questa politica era intelli– gente sol perchè consentita dai fatti, consentita sopratutto dalle circostanze che la dominazione europea sull'Africa era ancora allo stato fluido e che proprio la sconfitta riportata sui campi tradizionali le consentiva di potersi muovere senza il controllo di una soffocante politica internazionale. Questo orientamento colo– nialista della politica francese, che doveva fare da preludio alla ,, revanche ,, fu condotto da uno sceltissimo manipolo di uomini dediti alla causa della resurre– zione francese' I fratelli Cambon, Ranère, l-lonotaux, Declassé, Clemenceau, per citare solo i più noti, costituirono la punta d'avanguardia di quei francesi che, nella virile accettazione della disfatta, trovarono l'energia per imporre al paese le nuove vie della sua rinascita. La Russia, dopo la pace umiliante di Brest Litowsk, segui una strada del tutto antitetica. Essa si rinchiuse ferocemente in se stessa: l'idea del « cordone sanitario" lanciatole contro dalla diplomazia straniera, fu fatta propria ed attuata dalla nuova classe dirigente russa. Essa si rese conto della enorme arretratezza sociale, politica industriale della Russia rispetto alle nazioni del mondo occiden– tale ed anche di fronte al vicino dell'Oriente e capi che senza una nuova attrezza– tura interna della sua vita pubblica in ogni aspetto, non sarebbe stato possibile far riprendere alla Russia un posto eminente nella collettività internazionale. E anche qui concorsero al successo una intelligenza realistica della situazione e una classe dirigente all'altezza del compito. La Russia potè richiudersi nei limiti delle sue frontiere perchè tutto un mondo economico era là da scoprire e da valorizzare, e perchè l'esperimento era totalmente nuovo e nulla, in linea politica e morale, essa poteva chiedere all'Europa occidentale. La classe dirigente è passata attra– verso vicende che ancora non ci appaiono del tutto chiare: tuttavia, nella loro stessa sintesi, nessuno potrà negare le formidabili capacità realizzatrici di Stalin e di Troz– ki, di Molotoff e di Zinovieff e dei mille e mille che, alla resurrezione~politica e alla nascita industriale della Russia hanno dato fatiche e sacrifici. La Germania non poteva puntare nè sull'una nè sull'altra carta; non poteva cioè rifarsi attraverso un esperimento colonialistico perchè ormai tutto il?mondo aveva assunto un assetto politicamente definito e qualunque tentativo:di con– quista-territo~iale in qualsiasi parte del globo avrebbe dato vita immediata"a un nétto ,, casus belli 11; nè poteva ripiegarsi in se stessa perchè la sua enorme""attrez– zatura industriale aveva bisogno di un mercato estero di consumo e perchè le sue risorse economiche interne non le consentivano di non fare ricorso alla importazione. A ciò si aggiunga che la sua posizione centrale rispetto a tutta l'Europa conti– nentale 11011 le consentiva nemmeno di tentare un simile esperimento (almeno fin– chè ci fu una classe dirigente capace di intendere la realtà). Essa giocò allora la carta classica di tutti i vinti, quella insuperabilmente insegnata da Talleyrand. al Congresso di Vienna: insinuarsi nelle pieghe delle discordie dei vincitori e trarre da ciò ogni possibile vantaggio. Anch'essa in questa politica trovò esecutori abili intelligenti e pronti alla dedizione sino al sacrificio della loro popolarità. ll!so– cialista Ebert, il cattolico Muller, il vecchio liberale Stressemann e il'nuovo~libe– rale Rathenau (uno dei più formidabili ricostruttori della Germania"'postbellica -4-

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