Lo Stato Moderno - anno I - n.1 - luglio 1944

ficatl di quasi tutti gli Stati del mondo l'ebbero approvato, pofè sembrare che la pace del mondo avesse fatto un gran passo. Eppure noi, che in quello strumento avremmo dovuto vedere realizzato il nostro_ sogno più vivo, noi fummo subito scettici. Ed avemmo ragione, li protocollo non fu ratificato, e fu ufficialmente ripudiato dopo qualche mese. Quando ci si accontentò di por mano a un patto di pacificazione regionale, in una delle zone più delicate d'Europa, ne venne fuori quel patto di Locarno che fu veramente un modello del genere, contribui all'avvi– cinamento franco-tedesco, preparò l'ingresso della Germania nella S. d. N., _e potè vivere almeno dieci anni, un periodo di tempo nel quale la politica di cui esso erz l'espressione avrebbe potuto essere sviluppata. Se non lo fu, e non è qui il caso di indagarne le ragioni, non fu colpa sua. Un altro è la Federamone Europea di Briand. Nel 1_929lo statista francese sollevò alla S. d. N. l'idea di un piano comportante un'unione più stretta fra gli Stati d'Europa. Un anno dopo si costituiva in seno alla Società la « Commissione di Studio per l'Unione Europea•, ai cui lavori parteciparono oltre ai 27 Stati euro– pei membri della Società, anche i tre che non erano allora membri, U.R.S.S.,Tur– chia e Islanda. Ristitato; la Commissione intraprese lo studio di alcuni problemi tecnici, e nel 1932 cessò di funzionare. L'unica manifestazione delta sua esistenza fu da allora quel punto dell'o. d g. dell'Assemblea annuale della S. d. N. In cui essa decideva di rinnovare per un anno il mandato della Commissione e di iscri– vere la questione all'o. d. g. della sessione successiva. · Terz·o, la Conferenza per la ridu2:ione e la limitazione degli armamenti, volgar– mente Conferenza del Disarmo. È chiaro che a un disarmo volontario non si può pervenire fino a che non si siano create condizioni di sicurezza, tanto più quando uno dei principali fra gli Stati che dovrebbero disarmare, la Francia, si sente -- e non a torto -- in pericolò. La prima Assemblea della S. d. N., rendendosi conto che il problema del disarmo non era soltanto tecnico, nomina ( 1920) una "Com– missione Temporanea Mista" con l'incarico di studiare le diverse questioni ·solle– vate dal problema della riduzione degli armamenti. La Commissione funziona fino al settembre I924 senz'ottenere alcun risultato. Ciò non di meno li i 2 dicembre I925 viene istituita la Commissione preparatoria della Conferenza del Disarmo; e il 2 febbraio I932, mentre il cannone tuona a Sciang-hai, sessantuno Stati, di cui cinque non membri della S. d. N., si lanciano nell'avventura della Conferenza del Disarmo. La quale - complicata a dir vero dall'avvento al potere, nel gennaio successivo, del nazionalsocialismo in Germania - metteva capo 1'8 giugno 1934 a una risoluzione sospensiva della Commissione generale che si scaricavasull'Ufficio della Conferenza. E ·t'Ufficio concludeva di fatto i suoi lavori il 31 maggio I937 proponendo ai governi la stipulazione di un accordo internazionale per la pubbli– cità delle spese di difesa nazionale, e incaricando il Segretario di un'inchiesta sulla situazione esistente circa il controllo nazionale della fabbricazione e del commer– cio delle armi! Chiudiamo la troppo lunga parentesi. E' bene che ci sia un movimento fede– ralista che agiti il problema nella sua integrità, che lo studi sotto tufti gli aspetti che prepari gli anfmi da noi e in tutti gli altri paesi d'Europa. Ma, pur riconoscendo anche noi che il problema europeo sarà risolto ih toto solo quando potrà essere at– tuata l'auspicata Federazione (che non dovrebbe comunque abbracciare, salvo il caso di r~volgimenti per ora non prevedibili, tutta l'Europa in senso geografico) cerchiamcr di vedere anche gli ostacoli gravissimi che vi si frappongono al giorno d'oggi e nel dopoguerra immediato, e non perdiamo di vista i molti problemi par– ziali, per non rischiare di lasciar sfuggire anche quelle realizzazioni che permette– rebbero da un canto di risolvere nel modo meno peggiore possibile determinate questioni, dall'altro di -preparare concretamente la Federazione, spianandole il terreno. - 11 -

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