Il Socialismo - Anno III - n. 23 - 25 gennaio 1905

354 IL SOCIALISMO tue migliori energie, lascerà povero quale ora sci. T11 non dubiti. Tu sai che la via è lunga e la meta tua è lon– tana; sai che lotti per l'umanità e la giustizia, e perciò non temi. Ogni progresso sociale è frutto di lacrime e di sangue, e sangue e lacrime tu hai versato e versi a fiotti ancora, e non temi. I liberali, essi, per sè vorrebbero lottare, ma te– mono; temono la vittoria di domani, temono di te e per quanti hanno interessi comuni con coloro che oggi governano. Tu, no. Tu prosegui e cammina, combatti e vinci ! proletari del mondo inticro a te guardano, pro– letariato russo. Fatto pit1 libero e più padrone di te, potrai domani unire la tua alla forza del prole– tariato universale, e combattere per nuove e pilt alte conquiste. E così avanti: Avanti sempre! G. LERDA. PROBLEMI SOCIALI I "trusts,, americani ed il materialismo storico Se la teoria materialistica della storia di Carlo Marx, secondo la quale il modo di produzione della vita ma– teriale domina in genere l'evoluzione del1a vita sodale, politica ed intellettuale, avesse bisogno di una nuova ed eflicace conferma, i trusts la fornirebbero. Essi dominano non solamente la vita economica, ma ancora la vita religiosa, intellettuale e politica della nazione americana. Essi fanno la sua storia. Nessuno ignora eh.e e.usa sieno i trusts e quale l'im– portanta loro. John Moody, che pubblica a Nuova-York l'annuario delle società per azioni ed obbligazioni, ha dato in un piccolo opuscolo la lista dei trusts che si erano formati nel breve periodo dal 1. gennaio 1899 al 1. set– tembre 1902, menzionando fra gli altri: Due trusts del rame, uno di 80 milioni e l'altro di 257 milioni; uno dei vetri di finestre, di 87 milioni; uno della lana, di 250 milioni; della carta da scrivere, di 200 milioni; del latte condensato, di 125 milioni; dei tabacchi, cli un miliardo e 350 milioni, ecc. ecc. In tutti i rami della produzione agricola ed indu– striale si sono formati potentissimi trusts, e gli 82 trusls citati nell'opuscolo di Moody, hanno da soli nn capi– tale di 22 miliardi e 250 milioni; e tale lista è, al giorno d'oggi, ben lungi dall'essere completa. J. Moody dice: che un elenco completo potrebbe registrare circa 800 lrusts, il cui capitale si avvicine– rebbe a 46 miliardi, e se vi si aggiungessero le Com• pagnie delle strade ferrate. si arriverebbe ad una capi– talizzazione sorpassante i 76 mili«.rcli. Ma le cifre date da J. Moody devono essere ancora e ben al disotto della realtà, poichè il rappresentante dello Stato del Maine, Littlefield, riproducendo le sta– tistiche ufliciali contenute in una relazione al Congresso, dà una lista dei trusts esistenti al 1. gennaio 1903, che è da considerarsi come il documento più completo sulla materia. li r. gennaio 1903 esistevano 793 trusts, classificati in 453 « trusts industriali » e 340 « monopoli locali e naturali», che comprendono le Compagnie di acque. di gas, di luce elettrica, di railways urbani, di telegrafo e di telefono. I trusts industriali avevano un capi- tale di . Milioni 47,539 I monopoli locali e naturali un capit. di 22,242 iVlilioni 69,781 Se a questo totale, di circa 70 miliardi, si aggiunge la cifra di capitalizzazione di tutte le Compagnie di strade ferrate con trazione a vapore, che è di 30 mi– liardi, si ottiene una somma che sorpassa 100 miliardi, rappresentati dalle azioni ed obbligazioni di tutte le so– cietà, e costituenti la potenza del sistema dei trusts. Per apprezzare la grandezza di questa somma, bi– sogna paragonarla a quella della fortuna totale degli Stati Uniti, valutata a 485 miliardi. Ciò che è altrettanto straordinario, se non lo è pili ancora, della grandezza della massa dei capitali accu– mulati, è il piccolo numero di personalità finanzia..ie, senza mandato, senza controllo e senza responsabilità, che hanno la gestione di questo centinaio di miliardi. Cinque gruppi di finanzieri, ben conosciuti agli Stati Uniti: il gruppo Morgan, il gruppo Gould-Rockefeller, il gruppo Harriman-Kuhn-Loeb, il gruppo Vand~rbilt e il gruppo di Pensilvania, amministrano le grandi Com– pagnie delle strade ferrate americane. I finanzieri che formano questi cinque gruppi, sotto i nomi di diverse società, amministrano le intraprese industriali, commerciali e finanziarie le pii.1 diverse; essi prelevano benefici sulle strade ferrate, suUe banche, sul carbone, sul ferro, sul rame, sull'argento, sull'ac– ciaio, sul grano, sulla carne, ecc., e ricevono un tributo da tutta la produzione agricola ed industriale degli Stati Uniti. J. Pierpont Morgan. eia solo, secondo J. Moody, esercita una influenza preponderante nelle Compagnie' delle strade ferrate, per una lunghezza di 88,880 chilo– metri, con una capitalizzazione di 15 miliardi e mezzo, e « domina direttamente » trusts industriali d'una capi– talizzazione di circa 9 miliardi. Ma l'azione opprimente di questo pugno di capita– listi non si arresta ai 1imiti dell'Unione americana, essa si estende su tutta la terra. II trust del petrolio degli Stati Uniti s'è diviso lo sfruttamento dei due mondi col trust del petrolio della Russia, dove dominano i

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