Il Socialismo - Anno III - n. 18-19 - 10 novembre 1904

IL SOCIALISMO come è quella della lotta contro i socialisti, piatta– forma che solo una spaurita ed inconscia borghesia poteva avvalorare. Del resto: i socialisti fra di loro divisi, avversi cd avv~rsati dagli affini, abbandonati dai simpatiz– zanti e dagli adoratori dell' idea, odiati più che mai dalla borghesia; e a ciò si aggiunga: le te– nerezze di donna cristiana verso la Chiesa ed il papato che hanno alfine influito sull'animo èfel Principe altra volta contrario a 1 taciti o palesi av– vicinamenti; e infine la pressione che, in forza dei supremi interessi della triplice, la Germania feudale ha fatto senza dubbio perchè fosse allontanato co– munque il pericolo e l'onta di una soverchiante democrazia; quale maggiore concorso di forze e di ragioni, insomma, avrebbe potuto avere l'onore– vole Giolitti, pur ripetendo il co11fiteor per le pic– cole debolezze democratiche avute, di riaffermarsi uomo eminentemente politico il solo capace di do– minare le grandi e le gravi situazioni? Giolitti, volontariamente o no, ma da par suo, accettò il còmpito che le circostanze gl' imponevano, e rinnegando i postulati pili elementari di ogni sana politica liberale scese in campo armato di tutto· punto e sicuro della vittoria. Ma la vittoria tuttavia fu lontana da lui. Tutti i suoi sforzi combinati non riuscirono che ad im– pedire il raddoppiamento dei rappresentanti socia– listi al Parlamento. Il suo proposito era di decimarli. Dal punto di vista elettorale dunque il Ministero, ad essere giusti, non ha trionfato e tantomeno può vantarsi di averci sconfitti; ma doveva illudersi ed illudere altrui di aver vinto, e perciò canta vittoria. Tuttavia riconosco, ed è certo, che se l'unica misura colla quale si potesse giudicare della forza e della vitalità di un partito fosse quella - anche prescindendo dai mezzi posti in opera· per com– batterlo - del numero di deputati ch'è riuscito a mandare in Parlamento, sarei disposto ad acco– starmi alla persuasione dei ministeriali e direi anch'io che il partito è stato battuto poichè non è riuscito ct1e a mala pena a conservare le sue posizioni ; ma per fortuna vi sono ed abbiamo altri criteri per portare un giudizio pili positivo. Nè io voglio in questo momento fare sfoggio dei soliti elementi vari di fatto che numerosi si potrebbero addurre per dimostrare l'evidente in– cremento e sviluppo delle nostre idee nel proleta– riato italiano; mi limito semplicemente, dopo la battaglia elettorale, ad invocarne uno solo, ma irre– futabile, poichè fondato sulle cifre, le quali - secondo il detto comune - non sono un'opinione, e che nella loro evidente espressione dovrebbero da sole valere a smentire le capziose affermazioni dei fogli ministeriali ed a smorzare la gioia del loro trionfo. Non farò sfoggio di numeri1 chè me ne rnanca modo e tempo; scelgo gli essenziali, sufficienti però a dare una chiara idea del progre~sivo e reale svi– luppo del partito socialista anche nella sua affer– mazione ultima avvenuta il domani di quello scio– pero generale contro di cui si sono converse tutte le ire, tutte le calunnie e tutti gli sforzi dei diversi partiti borghesi. Ed anzitutto gioverà conoscere il numero dei voti complessivamente espressi a primo scrutinio nelle tre ultime elezioni generali ( 1): Numero dei voti complessivi riportati da tutti i candidati di qualunque partito. REGIO~I 1897 1900 1904 Piemonte 192,985 202,381 245,191 Liguria 54,459 52,152 69.555 Lombardia 171,uo 192,036 259,143 Veneto 101,714 lI I ,743 152,382 Emilia e Romagna 90,414 99,264 135,410 Marche 35,315 39,413 42,715 Umbria 27,215 26,016 34,720 Toscana II0,863 IIS,485 142,455 Lazio 38,481 87,973 44,329 Abruzzi e Molise 47,632 50,479 54,582 Campania 111,102 107,934 IIS,764 Puglia 65,788 71,295 81,26g Basilicata 13,724 q,308 16,198 Calabria 42,859 42,284 49,qx Sicilia 86,n2 86,510 IIo,916 Sardegna 18,386 19,788 24,940 Totak 1,208,140 1,26g,061 1,581,702 Da questa tabella risulta che il numero totale dei votanti è cresciuto del 5.03 per OJO dal 1897 al 1900, e del 24 OJO nel 1904. Vediamo ora nella tavola seguente quale è stata la progressione dei voti socialisti : Numero dei voti riportati dai candidati del Partito socialista italiano. REGIONI 1897 1900 (2) 1904 (3) Piemonte 25,250 43,Sn 73,565 Liguria 5,281 10,619 16,173 Lombardia 21,426 34,954 52,.i84 Veneto 10,704 12,079 27,470 Da riportare 62,661 101,463 169,692 (1) S'intende che le cifre esposte in questo articolo, special– mente quelle riguardanti le ultime elezioni, non sono che approssi– mafo,e. Dai giornali è difficile trarre computi esattissimi e molti \'Oli socialisti forse non figurano. (2) Nel 1900, in cui si ebbe l'unione dei partiti popolari, sono considerati voti socialisti quelli ehc a primo scrutinio furono attri– buiti ai candidati del partito. (3) Nel computo dei voti socialisti per la elezione del 1904 non ho di proposito computato i ,•oti dati a Tura.ti, ì\fajno, Bonardi e Bertini dai Circoli autonomi di Milano e quelli dati a Majroni a IJergamo, al Bonardi a Como, a De Felice e ad Auteri-Beretta a Catania. Come si vede perciò non tendo ad esagerare i risultati ot– tenuti dai socialisti, perchè mi limito a registr;1re i voti dati in nome della organizzazione del Partito socialista italiano.

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