Il Socialismo - Anno III - n. 18-19 - 10 novembre 1904

IL SOCIALISMO nornia. Engcls, per il primo, dice appunto il Mchring, ha tracciato il piano per le basi economiche del socialismo scientifico; nè tal merito può venirè scemato dall'osservazione falla da lui stesso, che tutto quanto egli trovò l'avrebbe benissimo ritrovato anche i\farx, e che <1ucsti due uomini i quali appartengono alla immortalità nella storia, si completavano. Quella medesima frcddcz:za e quasi ostilìt;\ con la qualt.: si incontrarono I:\ prima volta sulla via dei loro csiii cc lo dimostra. Era il contrasto del primo momento. Le due nature orientate parallcl:uncnte verso una mèta non potevano conoscersi e spiegarsi. Ciò accadde mirabilmente quando, come due forze agenti su di un punto, esse unificarono e ridussero il programma di azione, determinando quella risultante sociale e scientifica, sulla cui traiet– toria storic~t noi stessi che scriviamo ci troviamo ad oltre mezzo se– colo di distanza. Nel 18+4, allorchè si incontrarono per la seconda volta, essi, dice il ).lehring, si trovarono pienamente d'accordo su tutti i campi teoretici. Su tl'llc base si fondò dapprima la loro fratellanza d'amici, la quale fu poi resa più salda dal fatto che ambedue eccelle\•ano come uomini non meno che come pensatori e lottatori. Ed ambedue sentirono altrettanto profond:unenlc la posizione de' sofferenti e degli oppressi, perche essi condussero 1:l camp:lgn:l contro gli oppressori solo con le anni più acute, perchè sapevano che in dure lotte di classe nulla può venir conseguito con quel lcnue e sterile senti– mento che il filisteo chiama b sua compassione umana e la su:\ morale indignazione. In loro non era traccia di sentimentalità; nulla era in loro di quel fare sbalordito e sornione, tenero e lamen– tevole, che improntò per tre secoli la lacrimos.'l storia del borghe– succio kdesco. Ma Engels e ì\larx, continua in questa magn_ifica pagina psi– cologica il Mehring, non erano neppure ciechi fanatici, nè gravi omenoni. La loro coscienza di sè stessi, virile l' perciò modesta. sdegnava tutte <1uelle pose in cui si sdraiano tanto volentieri i • più nobili cd i migliori)), i capi pubblici delle classi borghesi. Al ser– vizio della loro classe essi potevano stare senza misericordia, pcrchè vi dO\•cvano stare; m;l altrimenti nessun sentimento che fosse nuovo manca\·a in !oro. Erano buoni. pronti a soccorrere, indulgenti; due nature robuste cd allegre, piene d'un:\ sana giovialità; potevano ri– dere di cuore l!d amavano le fresche risate del\' infanzia; nel Cristo della Bibbia, nulla piaceva loro tanto quanto il trasporto per i bambini. La collaborazione di Engcls alle ri\•iste che possiamo chiamare piu pro1>riamcntc m.:irxiste, non gl' impedì di lavorare indipendente– mente e in maniera da limare ogni piì.i personale e minuto criterio della dottrina in opere che segnano nello s\·iluppo della scienza con– temporanea veri grandi momenti. :-.lè questa attività particolare impedl mai ad Engels l'opera serrata e pratica della propaganda e della organiz:i:azione. Pre\·alcnte fu la influenza sua nel 18-47, quando la famosa • Lega dei Giusti • si trasformò. uscendo dal simbolismo e dal confusionismo settario, alla. luce della lotta palese, nella • Lega dei comunisti ~. Suggellò tngels insieme al commilitone grandissimo, Karl Marx, il pen– siero cd il programma d'azione della Lega, con la pubblicazione del .lla11if.:.slo, di cui abbiamo sufficientemente parlato e che abbiamo riassunto. Sappiamo anche come insieme a ~larx, dopo il t1/a11ifasto e dopo il • 48 sovversivo, J..:ngels tornasse in Germania a fondar"i La N11(}V(t Ga:.::,dla del Rwo. Questa pubblicazione alimentò la fiammata delle sommosse di Elbcrfeld, di Solingen, di Dusseldorf del maggio 1849. &sa fu proibita dalla reazione insieme alla espulsione di Mane ed alla condanna di Engcls. Il quale, è bene notarlo, non perdette mai in patria come al– l'estero - da vero cittadino del mondo - la sua gaiezza, il suo spi rito acuto, penetrante, la sua serenità. Nello scritto La campar11a per I,: costitt1:io11edcli' Impero v'è un saggio magnifico di questa incom– parabile virtù umana, che rese Engels e i\farx cosl superiori agli uomini del tempo loro, soprattutto i borghesi e in genere, s'intende, i filistei. • Chi ha visto anche solo una volta il Palatinato, comprende che un 'agitazione in questo paese ricco e beato di vino doveva as– sumere un carattere estremamente allegro. Finalmente si erano levati di dosso una buona volta i melanconici e pedanti bevitori di Bar– riera ed avcvan nominati, in lor vece, <1uali impiegati, dei giocondi vuotafiaschi del Palatinato. Si riusci a liberarsi finalmente di quella 1>0liziabavarese cavillosa ed opprimente ch'era messa in caricatura abbastania seriamente nei Flù:gmde Bliittcr e che dava fastidio ai gioviali abitanti del Palatinato pfo che <1ualunquc altra cosa. L'istituzione della libertà dì gozzovigliare fu il primo atto rivolu– zionario del popolo del Pnlatinato; tutto il Palatinato si trasformò in una grande osteria c la quantità di bevande spiritose che fu in– goiata durante ques1c sci settimane in • nome del J>C!polodel Pala– tinato» sorpassò ogni computo. Benchè nel Palatinato la parteci– pazione attiva al movimento fosse di gran lung:c1 minore che nel Badcn e benchè qui vi fossero molti distretti reazionari, tuttavia la popolazione era concorde in questa generale festa di Bacco e per– fino il più reazionario borghesuccio fu travolto nell'allegria gene– rale•· Dopo alcuni mesi, tra il '49 e il '50, di residenza in Svizzern, Engc\s volle seguire la sorte di Marx e si imbarcò a, Genova sopra di una nave a \•eia per Londra, Quivi ambedue lavorarono e sof– frirono molto. ).larx non si doveva più muovere dal suo ., ritiro• d'esilio e di direzionè del movimento socialista. Engcls, invece, quando i tristi giorni dell'odio da parte di altri esuli e della miseria per l!IU• tate condizioni di lavoro intellettuale furono "enuti. tornò, con la disinvoltura delle nalure erculee, a fare il commesso di negozio a Manchester, ove riusci nel 1864 ad acquistarsi il posto e l'impor– tanza di socio nell'azienda di cui era partecipe la sua famiglia. Un ventennio circa trascorse di lontananza tra i due grandis– simi socialisti. Engels fu di una produttività mirabile in questo tempo, Svolse la sua dottrina per intero, ma sempre in riguardo e come critica e come dilucidazionc degli avvenimenti entro i quali \1ivev:i. La su:1 logica esatta, finissima, trovava in lungo cd in largo tra quegli uomini e <1uei fatti dell'Europa tra il '30 cd il '70, una ric– chezza di applicazione incalcolabile. ~cl 1870, quando scoppiò la selvaggia tragedia franco-prussiana, l'organizzazione del proletariato era salita ad un grado altissimo. • L'imponente colosso dell'impero tedesco • si scriveva nel maggio del 1883 - è minato alla sua base; questo colosso ha i piedi d'ar– gilla ... Il socialismo tedesco non rinunzierà certo a fare il bene della sua patria, <1uantunq11csinora - ciò non è pcrfett:imentc vero • non abbia lavorato che per l'esportazione•· Luigi Bambcrger nella Dc11tsdtt Rundsdmu scrivC\'a proprio allora che la Germania era la terra classica del socialismo e la frase di Enrico Hcine che e la Germania è minaceiata da una rivoluzione sociale, in seguito alla quale la tragedia sanguinosa del 1793 non sarà che un idillio innocente• aveva ratto fortuna. Erano gli mmi in cui ii e valoroso avversario dei socialisti •, il professor Schultz-Dc\itsch, consacrato all'immortalità dall:t cucina– tura in una salsa che picca sempre, fondava le Banche del popolo, cercando, con un luzzattismo meno biblico cd amurabiano, di pro– \'are che la l>0rghesia e cioè lo Stato e cioè il Governo e cioè il Ca– pitale, faranno la felicità del proletariato. E cosi sia. Tutta la stamp.1. • per bene ., - quella pagata sui /011di - chiamava ancora dottrina funesta il socialismo senza ancora aggiungere, come fa oggi - progredisce, per bacco, la stampa • per bene ! • • funesta per il... capita!c. E il numero crescente degli abbonati al Vor– waerts preoccup.wa in modo singobre la educazione di quel gior– nalismo d'anticamera, il quale cercava di giustificare questo ra– pido dilagarsi del socialismo, dicendo che i sarti cd i calzolai lcdc– schi leggevano il Vonuacrls perchè, essendo pieno di stupidaggini, non lo..capivano. Proprio come il creda quia a,surdum della cristia– nità. Ah! che brullo servizio reso alla medesima da quei conserva– tori del capitale e dello sfruttamento ! E che tira e molla che è sem– pre stato questo 6uon senso borghese! Decis.1.menle fin dal 1870 esso si trovava già male a difensori e a difese! L' lnltr11a:io11alc faceva tremare troni, sacrestie e casse-forti. ).larx ne era, a dire il \•ero, il capo stupendo. Engels però ne fu un;1 delle forze più vive e dei diffonditori più capaci cd ammirati. I..''"· tcr11m:itmale era diffusa in quest'anno oltre che in lngh_ilterra cd in f'rancia, anche in Italia, nella Sp.'lgna, ne Belgio, ed in questi paesi l::ngels ne fu per il 1871 segretario corrispondente.

RkJQdWJsaXNoZXIy