Il Socialismo - Anno III - n. 18-19 - 10 novembre 1904

IL SOCIALISMO le a.r111il 1 tradotto in tulle le lingue, e per la quale Nobel nutriva una stima particolare ..• Da due anni, i pacifisti hanno il loro museo, fondato <la Giovanni di Bloch. e inaugurato a Lucerna, nel giugno del , 90•. « Esso è un focolare - dice una notizia esplicativa - e un punto d'appoggio per gli sforzi che tendono alla consolidazione della pace universale e alla riduzione <legli armamenti. Nella sezione specialmente consacrata alla pace il museo fa intravedere i tempi futuri in cui i popoli, coscienti della comunità dei loro interessi, non ricorreranno più al giuoco sanguinoso delle armi, ma risolveranno con l'arbitraggio i dissensi che potranno sorgere tra loro ». Armi d'ogni epoca, fucili e cannoni d'ogni modello e d'ogni paese, sono riuniti nel Museo internazionale della Guerra e della Pace. Vi si trovano pure i rilievi rii molte battaglie antiche e moderne, con le indicazioni delle forze impegnate e delle perdite subìte. - Tutto ciò è molto edificante. Il museo di Lucerna non possiede alcun quadro di Verestciaghin, ma ospita largamente delle tele del pit• tare olandese Jan Ten Kate e d'altri distinti pacifisti, come Hodler, Grottger, Jauslin, Struck, Strutte Fritel. Accanto ai ritratti di Dunant, Giovanni di Bloch, Alfredo Nobel, ]ìederico Passy e la baronessa Suttner, già nominati, vi si trovano altresì molti altri pacifisti elci quali si arrossisce di ignorare l'esistenza. Essi sono Ugo Crotius, Elia Dccommun, Luigi Ruchonnet, Hadg– son Pratt, Guglielmo Penn, Andrea Carnegie, ecc. Jn fine, a rial1.are ancora la virtì:1 di questa galleria internazionale, in cui, per altro, mi spiace di non veder figurare l'apostolo russo Tolstoi e l'apostolo olandese Domela Nieuwenhuis, che hanno anch'essi contribuito qualche poco a propagare le idee cli pace e di disarmo, vi sono delle illustri adesioni postume, come quelle di Vietar Hugo, di Emanuele Kant, di Tenn)•son, di Long• follow, ecc. Ho nominato Tolstoi e Dornela Nieuwenhuis. [o credo che tutt'e due potrebbero anche, s~nza inconve– niente, porre la loro candidatura al premio Nobel, se gli esecutori testamentari, costituiti in Accademia a Stoc– colma, non fossero punto prolissi, come tutte le acca– <lemie, a ricompensare pili Losto che gli uomini che ag• giungono il gesto alla parola, « i lavoratori accanto al c:tmino n, come diceva Verestciaghin ... Alto lii! GuGLIEL:-.10 EvANS. patriarchi del socialismo XXI. ENGELS Federico Engelc; è di 8:mnen, nella Prussi:t. e 1:t d:'lt:t dcll:'l su:t na~it:'l p:tre si:t quell:t del 28 novembre 1820. Suo padre - ci diCC' Fr:1nz Mehring - era un fabbricante. I.:'l ditt:1 Ermcn ed Engel, si fece un onorato nome nella storia dr-l– l'inch1,tria rcn:'lna, IX'r h risolu1czz:-i con cui essa lollò contro le consuetudin:-aric manipolazioni frodatrici nel peso e nella mi.!ura. L .. ,. famiglia Engcls era una delle prime nella città di 13.'l.rmcn;come fu di ~larx, cosi anche Engels non venne sospinto sulla via rivoluzio– nari:-a dai bisogni person:1li, ma dalla sua ele..,ata intelligenz:l. Con ciò egli la ruppe completmnente con lo spirito della sua famiglia. altamente conservatrice e religiosa, e di buon' om senti ripugnan1.:-i contro <1uella ca,riera d'impiegato, che dapprincipio ave..,a avuto in- 1cnzione di percorrere. i)ellr1 vita dcli' E.ngels sappiamo che, fino all'età di 22 anni, egli p:1<iSÒ 1>arte nelle scuole tecniche di Ba: men, ove il giovinetto concepl lo straordin:1rio amore per le s-.=ien~enaturali, che nutri poi sempre vivissimo e fecondo; che frequent<) il ginnasio-liceo di El– berfcld e che, a .Jn anno di distanza dalla licenza liceale, si cons:-acrò alla carriera commerciale in case di Banncn e di Brema e che final– mente fece, dal "41 al '42, l'anno di volontariato nell'artiglieria dcli:\ guardia a Berlino, acquistando unn competenza speciale nelle ,;cicnr.e mili1ari, senza perciò inteirompcre le sue letture di filosofi:\ e di cri– tica, tra le quali pare che L'esse11:,a dd Cristianesimo di Fe.uNhach :1bbi:l esercitato c;u di lui un'azione decisiva, . . . Quando Engels e :\larx fecero la mutua conoscenz:1, a Coloni:\, ,;ul finire del 1842, nessuno dei due pe• snva certamente a quanto grandi sarebbero stati il destino della loro amicizia e l'effic:icin della loro collaborazione. Tra di loro, anzi, la prima relar.io111non fu molto cordi:1le, J'>Oichècosi :\lau: come Engels erano prevenuti l'uno \'erso l'altro da preconcetti di genere politico-filosofici. I \'Cntun mesi che Federico Enge\s passò a Manchester furono per su:-aintelligenza il tirocinio sperimentalista, dandogli lo spettacolo del centro della grande industria, che dissoh•c la societ~ borght'st" per gett:-are le bac;i della societi\ socinlista. • Egli studiò - scrive lo storico insigne della dcmoernzin soeia!t· tedesca, in una p:-agina seu\torin - tanto l'un:-a quanto l'altra, il lato inumano non meno che quello umano di questo processo storico uni– versale; e la su:-acultura filosofica gli rese possibile l:1conosecmm dell'intima connessione che esiste tra quelle due società, che nè il socialismo, nè il prolctari:'lto inglese non erano ancora riusciti n co– nos,~re. l::Ogels coll:1borò tanto al 1\·ortlu.n1 Stnr, l' org:-ano dei Chartisti, quanto al Nrw /I/orni World, l'organo di Robert Owen. In B:wer, Moli e Schappcr, che dirigevano allora 1:-t Ltgn dei ,rù,– sti, egli imparò a conoscere i primi proletari rivoluzionari, nè egli dimenticò mai la profonda impressione prodotta da <1uei tre veri uomini su di lui, che volc\!a appun10 di\•entar uomo. Mentre ~farx attingeva alla storia dcli:, rivoluzione francese la nozione che non lo Stato tien riunita l:t società borghese, ma h società borghese lo Stato, Engels imparav:1 dall'industria inglese che i fatti economici, i quali fino :ld allora non avevano avuto nessuna o quasi nessuna. importanza per gli storici, sono almeno nel mondo moderno una po– tenza storica decisìva; egli imparava che i fatti economici formano la b.·ue su cui sorgono gli odierni contrasti di classe; imparn,·a che questi contrasti di classe, nei paesi come l'Inghilterra, dov ! pote– rono, gr:uie alla grande industria, completamente svilup1>arsi, for– mano poi di nuovo la base d'ogni partito politico, delle lotte di p:-arte e quindi di tutta la sloria politica. • Per vie diverse erano giunti ambedue alla stcss:-a mèta; su Marx :-ave..,anoancora. il sopravvento i riguardi filosofici; in Engels l'avevano gih quelli economici. Marx diede alla conosecnr.a., che egli s'era procacciato, la concezione piit generale; T::ngcls, al con– trario, ne foce ris:1ltarc quella pa.rtc che doveva riuscire d«:isiv:-a J)C'r il presente e per l'avvenire dcll'umanit~. Marx chi:-tmò un:1 volt:-a • schizzo gcni:'lle • quegli abbo7.zi di critica dcli:\ economi:\ politica che Engels pubblicò negli A1111nli/ra11ro-lLtlesrl1i; e qm·l giudizio coglie :-asegno •. . .. La grandezza della personalità di Engcls è oramni picn:1mentf' rivendicala, Nella storia del socialismo tedesco egli e ~far,._form:-ino qua.si un pensiero, una volont~ uniC:'l. ~1:1. In natura psicologica. di 1::ngels la si può ben distinguere da <1ucll:1dell'autore celeberrimo dt'I Cnpitnk Fr:ln1.:Mchring h:-t contribuito certo moli~ :, restituire a qm .. -s10 poderoso l:lvor:ltore d<-lh rivoluzione economica. b sua. vcr:1 fisfo•

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