Il Socialismo - Anno III - n. 14 - 10 settembre 1904

218 fL SOCIALISMO Noi domandiamo una cosa sola: che ci facciano il processo. Sen1.a di questo il sequestro sarà soltanto un capriccio, più o meno suggestionato t.la Roma, e un attentato contro la nostra ... proprietà privata. Di quella proprietà jJri11atn, che noi socialisti lavoriamo a trasfor– mare in proprietà sodale, ma che, finchè c'è, bisogna rispettarla ... e noi la rispettiamo. Non così chi ci faccia un sequestro e non ci faccia il relativo processo. llO\'lllENTO EUGISUZIO~E SOCIUE Relazione delCongresso socialista internazionale di Amsterdam. I le1tori del s«ialismo hanno già a suo tempo :1Vulo cJ:li diari diffu,;a la relatione del Congresso di Amsterdam. N'on intC"ndiamo ripeterla orn; noi.tro intento è ~mplicemente di f,,;s:,n· nelle pagine della A'iuiJI,,, la quale certo a-.s.'timeno facil• mente di un foglio quotidiano va smarrita, i punti salienti intorno :li quaH c;i svohe l'attivit!\ dei congressisti e gli ordfnl del giorno apprOV:lti. ... DoJ)"' k solite formalit!\ d'apertura e la \'erifica dei poteri, il &grNari:uo Internazionale presentò al Congresso la Rtl,,:io,u ftnan– ~ù,rù,1 dalla quale ri,;ult:i un attivo in cn.ssa al 31 luglio 190.; di L. 10,161.77. . I.:l Nt:111:110,u delle divtru no110110/itd ammeuc al Congresso che fom1er!\ un volume di JOO p.'\ginc in corso di s111mpnsarà spedito ai congressisll (1). Intorno alla Tattica politica che il p:mlto dovd seguire, •1uestione che sopra tulio domina l'animo dei congrt:sslsti, si decide am:itulto la nomina di una commissione che esamini e riferisca al Congrec;so. Si può arguire dell'importan:,::1 attribuita da tutti a tale <1uc– ,;tionc dal fatto che, alle ? sedute, che durarono in media 3 ore per ciascuna, nelle quali si svolse l'opern prcp.·uatoria della commissione, h:mno a,;si'ìtito qu:1si tutti i congressisti. Ed i migliori. infatti, se non i piu vibrati discorsi \'i furono pronunci:ui. Jauris, che t:1sta il terreno, si mostra fino ad un certo punto conciliativo e cerca :lbilmentc cd astutamente d'insinuare nell'animo dei con_grcs~ic;lie dei tedeschi in specie, l'idea che l:1 loro pnrtcci– pazione al conflitto di tallica che di"ide i soci:1listi frnneesi, arrischia fii far risorgere gl' istinti nazionalisti sopiti e di fart• che si op– ponga in Francia al socialismo della Germania vincitrice nel 1870 un socialismo francese. K'auteky ricorda che Jaurès ed i suoi amici hanno riconosciuto al Congresio di Parigi nel 1900 la competenza dei Congres,i in1er• n:uion:111 in materia di tnttica col voto :li suo ordin(' del giorno -.ulla J);).rtecipaz:ione dei socialisti :11potere. D'altron:te, secondo lui, si tratta nella specie di un richiamo ai principii misconosciuli da una frnzione del partito socialista francese. Non c'è, secondo lui, alcuna analogia fra i cambiamenti sue– ccssi,•i nell':lttitudine della democrazia socialista tedcsc:1 in quanto riguarda le elezioni al I.andtag prussiano e il metodo del sociali– smo francese nei rapporti col blocco. 111Germania non si mutano mai le idee - concluse· il Kautsky - vari:mo ~oltanto i particolari tattici. ~è io so concepire la coopera– zione dt-1 prolct:1riato socialista con la bor'ghesia anche radicale, "ie non nei ca.c;icccczion:tli ed estremi, per esempio, in caso di guerra. Il S()('i:\lismo parfamentatt frnncc,c, poi, wstiene non una borghesia (r) In un pro,,;imo numero del S«ù1/ifmo pubblichercwo la rcl:l· zion1• 1>re,cntnta :11Congrl'~'io lll'li deleg-ati itnllani -.111movimento sO<'hili..,lain llalia. radicale in un'opera rivoluzionaria, ma una borghesia reazionaria. complice dello czar e dei delitti di Ki!,cineff. Adler, tiepido, molto tiepido difensore di J:mrès, enunci:, pero i difetti e pone in gu:1rdia contro i pericoli della tattica soslenuta d:1 J:1urès. I ,'ideale sarebbe • egli dice - di lracciarc una regola fi,;,;aadt1t– tantesi a tutte le condizioni, ma come è possibile? ="cl 1900, la mozione Kaubky volata dnl Congresso intern:l zionale di Parigi, a proposilo del ca.so ~·lillernnd, sembra\'a a,•er appianato tulle le difficolt!\, Ebbene, il Congresso si era nppen:1 sciolto, e già s'accendevano le discussioni sull'interpretazione, sul dovere socialista, ecc., ccc. La mozione Kaut.,ky non aveva dunquc– ri.solto nulla. Oggi non si tratta di partecipazioni al ministero, ma dell:1 partecipazione dell'intero partito al blocco repubblicano. Ecco, secondo mi:, una questione più grave dcll"altm, percht si 1>uòsconfessare un minislro, ma non si può dimenticare, n<"I cn1110 nostro, che tutto un pMllto è Impegnato nell'azione parlamentart• dei suoi deputati. Per conto mio, io non sono partigiano di questa politica. Ma st– si discute dell'enicacia della tattica sostenuta da Jaurès non saprt'I nè coridannarla e nemmeno biasimarla. lo non voterò dunque alcunn mozione suonante biasimo e tendente a imporre una regola asc;olu1a. Vandervelde anche lui è un sostenitore di Jaurès, ma tait" che, come ora Adler, riesce efficacissimo non nella difesa ma nc-lla demolizione della teoria riformistica e di collaborazione. Egli - secondo l'espressione di un giornnle francese - hn sostt•– nu10 Jaurès, come la corda sostiene l'impiccMo. Dichiara nella chiusa del suo discorso che a nome del Belgio esso voterà lo spirito, la quintessenza della risoluzione di Dr{>5(1a n<'I scnio della mozione Kaul.sky: una mozione afrermalh·a, procl:tm:1nt<' dei princlpii, non una mozione negativa, che auizzi discordie fm J::li uomini, e che contenga un pensiero di biMimo per questo o pt"r quello. P:erri ammcue che Il partito soclnlista poss.'\ essert: in un dnto momenlo costretto ad unirsi con una frazione borghese libemle; nm qucsla alleanza deve essere contrattata con spirito rivoluzionario: nì· se ne de\·C profittare se non per dare il colpo di grazia alla tirnnni:'l capitalista. Riprova ogni collaborazione sistematica e conlinua con I:\ bor• ghesia e deplora anche l'importanza cccc.ssh•:1che prende fa ,•it:1 parlmncntare a detrimento della propaganda socialista. sempr<' plil negletta. Quando i socialisti sostengono sistcmatic:uncnte un governo hor– ghesc, il carattere dei mili1anti e dei deputali socialisti imp.'lllidiSC1.·; non si ,•ec:lono più che dei ministeriali e degli antiministcriali, l:l cui politic~. appro1>riatn alle circost.rnzc, maS<:hera l'ideale socialista. Per realizzare ques10 accordo, oltre la lattica e i princìpii, l', in primo luogo, nceec;sario che le grandi :1sslsi lntern:11.ionali del pro– letariato fissino una regola precisa che sia per noi quello che la bus• sol:t è per il navigatore. Occorre anche che in tutti i paesi il sogno dell'unità «>eialistn diventi realtà. SI, senza dubbio. come lo diC<',·a J::ngels nel 18;2, ,·i è nel nostro partito l'ala destrn e l'ala sinislm, ma. queste due ali debbono aiutnre, In un comune slancio, lo sforzo solidale di tuuo l'esercito. Quando, al contrario, un partito si divide, ci:1scun:1 frazione è qu:lsi fntalment.: spinla all'estremo delle sue Idee - e se l'nnn scmhrn perdere di vista l'ideale, l'altra, intieramenle assorbila dall:1 conh•m– plar.lone dei principii, dimentic:i le necessità prntiche. Con questi sentirnen1i, voterà la rleliberazionc del Congrcsw di l:>ttsdn, augurando di tutto cuore che l'uniti\ si realizzi nel seno tlf'l • nos1ro partito. Parlano Plekhnnoff (russo), Rakouski (bulgaro), 1.uxcmburg (1>0- l:lccn), ~loor (svir.r.cro), tutti contr:i.ri ali:\ tatticn riformisln; intll In pnrola è concessa a Bcbel. Uebel. E' sembralo necessario di condannare quest:\ tendcn,.n, mn non si tratta di una scomunica. Non si possono mettere tutte le test<' nello stesso cappt"llo. Chiunque \'Olcssc st:1hilire qucsla uniformi!:\ ~nrC'bbc più a posto in un mnnicomio che in un Congresso intcrn:11.ional <'. ="oivi clia1110 -.ol– t:1nto un consiglio e coloro che lo ricevono dcbhono ('c;-.cr<' i~pirnti dallo ... t<~so sentimento di solidnriet!t. intl'rn:\zlonak•. Jann'.:'Iha ,lruo

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