Il Socialismo - Anno III - n. 9 - 25 giugno 1904

IL SOCIALISMO 1 43 è concesso.ogni giorno per turno a una squadra di operai; in alcuni luoghi gli industriali, in caso di ordi– nazioni urgenti, variano il giorno stabilito pel riposo prevenendone l'ispettore. Concessionifalle dagli irpellori. - Gli ispettori pos– sono sospendere l'interdizione al lavoro notturno del personale protetto, quando è avvenuta un'interruzione nel lavoro accidentalmente o per forza maggiore: questa facoltà risponde in modo insufficiente ai bisogni dell'in– dustria, poieh è il lavoro eccezionale notturno non po– tendo essere fatto dai lavoratori già occupati nelle ore liurne, gli industriali dovrebbero formare squadre spe– ciali provvisorie, il che è spesso impossibile: così in rari casi gli industriali chiedono l'autorizzazione per tale lavoro notturno. [noltre, per t.alune industrie indicate nel decreto 15 luglio 1893, gli ispettori possono autorizzare tempora– neamente il prolungamento della durata del lavoro quo– tidiano durante non oltre 60 gion1i ogni anno (durante 90 giorni per le industrie che si esercitano all'aperto), e la sospensione del riposo settimanale non oltre 15 volte all'anno. rn seguito alla riduzione della giornata di lavoro a 10 ore e mézzo, è aumentato fortemente il numero delle domande di autorizza~ione al prolun– gamento del lavoro; qualche ispettore propone la esten– sione di questa concessione a tutte le industrie per un numero vario cli giorni a seconda che sono stagionali o no. Varietà della Cronaca internazionale Ptrd1è In. Ctrmnflia è anli/>alicaf • Un favorito tklla Corte russa, un priHcipe e u11 co11te mOJC(IVita lu famw i sucd1i,,ni-patri,Jlli • Ancora e sempre I'//alia bar/Jara contemporanaa · U11giudi=io di "" pa– lriolta 6orglu,e t4nsnz,atore, tinta tricolore croasi"gnalo, sullo spi– rito feudale dei. pe:::i grossi in Sicilia - Fttiui militaristi - LA Hussia inlitra muta/ti pel naso da una lrujfatriu - I sog,,i o i ri– morsi di re Pieh-o. Perchè la Germania non si fa amare? Cosl si chiede un articolo <lei /Jerlùur Taphlalt. Perchè diavolo, - domanda, a bocca aperta, il grande foglio berlinese - il signor Loubet, l"inappariscente signor Loubet in stiffelius, è stato accolto con s\ gr~ndi simp.·uie a Londra, mentre le statue di Federico il grande a \Vashington e del grande Goethe a Roma non escono dalle casse? Perchè la Francia trova oggi tanto consenso di simpatie nel mondo che le nega alla Germania? Il Ber/mtr Tage/Jhill fa il suo bravo esame di coscienza, - e con una lealt/\ e una impan:ialit/\ che i nostri magni giornafacci officiosi non conoscono neanche da lontano, • scrive: " I.a vcrit/\ è che in Germania vi sono troppe cose che ai cit– tiullni dei paesi • retti liberamente e moderni di pensiero e di senti• mento .. riescono dispiacevoli o incomprensibili. Chi legge giornali stranieri o parla con stranieri sa che tutti questi processi per lesa macst/\, tutti questi maltratt:uncnti di soldati, questi casi Hiissener ,. Arenbcrg, certi giudizi di tribunali, certe espulsioni, certa politica dt ran~a e di cnsta, ccc., son cose non più capite nell"Europa occi– dentale o in America. All'estero - toltonc il mondo scientifico - si Clnucnuea quasi ciò che vi è ancora di bello e di grande oggi in Germania, e i tedeschi app,"'liono al mondo solo quali i rappresen– t•rnt1 del pili accentuato militarismo e di uno spirito di governo tra– pass."'ltO •. Hravo il T,,ge6laJI! lo avrei dello semplicemente:• La Gennania e anup.·uica perchè i numerosi bricconi cht' la dirigono e che rispon– dono ai titoli - lucrosi si ma poco onorifici, • di imperatorc, gover– nanti, succhioni reali e principes:hi, capoccioni militari, feudali, cle– ricaloni, - sono una massa di retrogradi e di reaiionari che disonorano il nome di uomo, - che vorrebbero trasformare la terra tedesca in un ergastolo di schiavi, • e che vorrebero imporre • sotto la ban– diera vem1inosa e cannibalesca del jxm,prma11ismo • le loro manette al mondo inticro .,. E,cço perchè la Germania è antipatica. Che si sbarazzi della crosta purulenta dei suoi dirigenti ed essa acquisterà le simpatie so– lidali di tutto il mondo libero e indipendente! . . . I soliti p.'ltriotti succhioni. Nè più nè meno che come ìn Italia. I succhioni d'Italia rubano, imbrogliano, frodano, mancl.\no le mogli dal papa, si firmano s11iregistri pontifici - spediscono a papa Sarto tclcgranuni di rallegramenli, .- grugniscono alla Camera in difesa di tutto cib che è muAa e mummia, • e sul palcoscenico gridano: Viva l'Italia. In Russia - paese classico delle forche, delle frodi politiche e religiose e del succhionismo patriottico accade la stcs~a cosa. A Pie– troburgo, nella cassa della Croce rossa si scopersero gravi malver– sazioni commesse dal gen. Schwedoff, u11favori/o d.:/la ,:ari11a 11/aria Ftodorouma. li generale ladro (scuola militare) aveva sottratto un mi– lione di rubli perdendoli al giuoco di Borsa. Per evitare uno scandalo la czarina coperse del proprio !"ammanco. Del proprio!!. .. Cioè con i quattrini che il buon popolo di Russia si fa spill:ue, rublo per rublo, per mantenere nell"ozio e nel fango delle preghiere a San S..:rafino la famiglia imperiale. 1'on basta. A Mosca furono commesse irregolarità nelle collette per la Croc1.: rossa dal principe Galitzin e dal conte 1.-'lnsky. Quest'ultimo non volle consegnare alla società nè i denari nè la lista delle oblar.ioni raccolte. Il principe consegnb soltanto 2,000 rubli, ma si guardò bene dal presentare anche le liste. Favoriti di imperatrici, principi prevaricatori, - militari, ge11erali, cortigiani, alcove, mantenuti di corte. Santa delizia delle monarchie. Un materasso sul trono, - e su quel materasso una favorita o un fa. vorito che dirigono gli affari. E:cco tutto lo Statuto delle monarchie assolute ... e qualche volta delle costituzionali. L"Jtalia barbara ... Ricordate l'Italia barbara? C'è una 1>:.irle d'Italia ove malvolere di governanti, ignoran:r.a e viltà di classi diri– genti, fame cronica e degenerazione fisica degli abitanti po, 1 eri rosi dal tarlo della malaria, dal lavoro spasmodico e dalla infetta lettura d~I C..'ltechismo cristiano, hanno fatto sl che la società si trovasse ar– restata, nel suo sviluppo, nelle forme feudali e barbariche del medio evo. Questa era la tesi dcli" Italia /Jar/Jaraco11tempora11e.:, (Sandron, (.-di• tore) e degli Italiani del Nord e llalia11i dtl Sud (Bocea, editore). Ricordate? Fu un gridare la croce addosso all'autore: - Babbeo! Ignorante! Falso patriotta ! Non hai visto nulta ! '.\'on hai capito nulla! Viva l"lt..'llial Viva il ).1ezzogiorno - dove non c'è la camorra! Viva la Sicilia di Crispi. di Rudinl, di Palizzolo, di Rampolla ... dove non c'è la maffia! Viva la Sardegna, dove i contadini non crepano di fame,• dove non c'è nè brigantaggio nè malaria! ... E giù di seguito. Gl1:udatc combinar.ione. - Il Petit Parisim, di Parigi, incarica il suo corris1>0ndentc romano di intervistare, a pro1>0sito della Nasei<k, il deputalo marchese Cappc\1i, • ottima pasta, come si sa, cli bor• ghe~c cooperatore, patriotta, e italiano fin nelle viscere, - tinta trico– lore, sotto-compartimento Croce di Savoia. Sentite che cosa ha dello Cappelli. Parole testuali • Il caso di Nasi è sicuramente dei piì.1curiosi. Dal punto di vista psicologico è- un esempio ili1pressionantc ddla sopravvivenza degli istinti dd ,m:dio evo ;,, m1 1101110 che, tut- 1avia, mostrava di avere i pr incipii democratici i più moderni e che do, 1 c,•a all'aver mostra to <1uesti suoi principii la sua brillante for– i una politica. Ciò che spicca nitidamente per mc, dall'inchiesta di cui ero tato incaricato c<:.n i miei quattro colleghi, è che per !'\asi il da· naro pubblico e quello privato face,•ano come una cosa sola,;,, q1u1 modo du ciò avt:t11imipruso i vu,hi fe11dalari e stnra11i dùfoHri n11- tid11",che avn:a110pu molto • l"ttaJ c'rst moi •· Ilo le tra,•eggole? /sti11ti del medi.o r.,,o ••• , accade oggi ciò rhe occadtva pruso , nati. feudatari e ,ur.,,-anidispotici... lo sin/o ultt'at"1 . .. Ma questa è la barbarie! ~fa questa è l'Italia /Jar6arac,numpora,ua !

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