Il Socialismo - Anno III - n. 3 - 25 marzo 1904

IL SOCIALISMO 39 permanenti come spesso si ritiene che siano ; e poi, che sotto le brutture del malgO\·crno, della corruzione e dcli' npatia politica, c'è una giovane nazione dot:'\la naturalmente delle qualit:\ che rendono gr:rndc un popolo•. Essi hanno fatto opera utile. E. Dorr. SIMON N. PATTEAU, 7èoria delle forze so– ciali - Biblioteca internazionale di sociologia teo– rica - Roma, Colombo, 1903. L:l Biblioteca internazionale di sociologi:'\ teorica, idc:11:te diretta da Fau<;to Squill:lcc, dopo il primo volume sulle Dottrine Sociolo-– gichc del suo direttore, pubblica ora questo d:tv\·cro origin:llc 1:n•oro del dott•Pattcu, il quale, gi:\ noto per le sue opere di economia pum sul consumo dclh ricchcz:-:a, e sulle basi economiche del protezionismo, va prendendo da qu:'llchc tempo, coi suoi studi di economia applicnt.'.\ e di sociologi:\ unb dei primi posti tra i cultori di scienze sociali. Il libro del Pattcu si può di,·idcre nettamente in due J).'\rti. ~ella prima l'Autore dà la dill'OStr.'.\1;ioncdcll'idc:\ foncbmcntnlc delle sue teoriche di sociologia; che, cioè, ogni dottrina sociologie.i ha alle sue basi una teoria psicologica, e che l:t nuo,•n sociologia non può pas• sarc allo stato veramente inclnttivo, finchè non si:lno spiegati gli cle– menti psicologici su cui sono b:1s.-i.tcle forze soci:1.li . Tr:1ccia perciò un qu:1clro del meccanismo mentale, in opposizione alle ipotesi di Lockc e di Hume spcciahnentc, e nota come In possibilità di una evo– luzione progressi,·:1 dipenda dalle condizioni del mondo Òbiettivo, che crea una serie di condizioni per In sopravvivenza, e dal parallelo s,·i– luppo di nuove qualità mentali, che divengono, alfa loro volta, poten– tissime leve da cui è sollevato il pili prossimo ostacolo al progresso. Descrive quindi l'evoluzione della um:'lnità d:i.una cconomfa di dolore, in cui ha lungamente vissuto, e dnlla qnnlc solo adesso st:1per uscire - dato lo sviluppo dell':tmbicntc economico e del mcccnnismo men– tale pnrallc\o - verso mm eeonomin di piacere. Sta per chiudersi, infatti, secondo il P.'.\ttcu, quello stadio del progresso umano, in cui la maggiore preoccupnzionc dell'uomo ern quella di C\'it: 'l.re i nemici, di eliminnre il dolore, stndio nel quale l'uomo pensn.. il mondo come tutto popolato di esseri animnti, cd ogni nlbero, ogni Jlinnta, ogni fiore è per esso un oggetto ,·ivcntc: e stn per aprirsi l' éra nuovn., nell:\ qunlc, b:i.ndito il timore dei nemici, l'uomo mira alln tr.i;sform:tzionc degli oggetti materi:'lli in beni, per il suo m:i.ggior possibile piacere, nprcndo nuove vie :1.llns11:1. ntti,•ità, cd estendendo enormemente la produzione, con estensione nnalogn del campo delb conoscenza, e del concetto purmncntc materiale dcli.a ,1ntura. Esnmlnata, cosl, b genesi economica e psicologica del progresso umano, il P:ttteu, nelb sccondn p3rtc del libro, costruisce una pura economia <li piacere, e segue in essa l'origine e lo SYiluppo delle forze sociali, dopo n,•cr notato come l'umanità si trovi, in questo momento, in un periodo di trnnsiziom:, nel qunle le forze sociali, sorte clalb precedente economi:i di dolore, coizano spesso con gli ideali e con le forze della nuovn economia di piacere. Per la costruzione dclln qunle, il Pntteu imagina un'isola, com– posta dì un fertile piano, non insidintn da nemici esterni, non tur– bat:l dn conflitti interni. Ln comunità nvrcbbc I' c,·oluzionc direttn dnlle condizioni economiche, e d:ti danni subbiettivi crcnti dnlln prospe– rità. Chiama questa società - e non a caso - un:1. repubblica sociale, (a sodai com111011wenlt), nclb quale il benessere dei consociati è l'unico fine nssicurnto d:11cosciente calcolo edonistico, dagli impulsi e dal libero gioco delle for;,;c socinli, che si disporrebbero in ordine natu– rale. Infatti, il Pattcu trnccin le condizioni di questa repubblica so– ciale in confronto con l'attuale società, e segue lo svolgimento dei vincoli e degli idcnli economici, estetici, morali e religiosi\ Le forze ,:conomichc costituiscono i primi cd elementari vincoli tra gli nsso– ciati, che sarebbero crcnti dnlle condizioni dell'ambiente, cd incomin– cerebbero ad operare appen:1. gli Individui inizinssero un cosciente proseguimento del piacere. I vincoli economici dipendono dalle con• dizioni della produzione e dalle condizioni del consumo, per cui la produzione stcssn viene nrmonii:zatn col benessere della collettività, Le forze economiche sono sufficienti a creare vincoli potenti tr:t gli individui della repubblica sociale, nnchc se essi non sentono alcun nitro moth•o, oltre quelli dovuti nl proseguimento del piacere: il de– siderio del benessere promuover:\ il progresso, se ogni individuo prmd,: da sè le determinazioni da cui dipende il suo benessere. ,',la il pro– gresso snrà affrettato da altre forze, ngenti libcrnmente: i vincoli eco– nomici sono l'effetto di un calcolo più o meno cosciente di utilità; ma in una repubblica socinlc i fini sociali non sarnnno subordinati n quelli dell'individuo, e gli interessi permanenti non verranno lascinti ai cnlcolì 1>iùo meno coscienti, poichè si verrà formando un mecca– nismo mentale, che ecciterà all':1ttivit:\ certi impulsi cd ideali di razw, per limitare l'arca del calcolo, facilitare le scelte in armonia col be– nessere sociale cd eliminare qncllc dannose. l!: sorgono cosi gli i(l,:!,ali estetici, chc sono i pii.i vicini al mondo economico, e sono una de– rivazione dei suoi intensi piaceri, in qunnto sono la risult:tntc clcl- 1':tssociazionc dì distinti gruppi di piaceri in un gruppo più largo. 11 Pattcu not:l, n questo punto, mernviglios:tmcnte, come i piaceri este– tici che egli considera, sinno affatto diversi dn quelli che attraggono la nostra attenlionc ncll'ntt11ale civiltà, poichè i piaceri estetici non hnnno finor:i avuto mni l'opportunità per uno sviluppo normale.:, in qn:1nto i requisiti sociali per In soprnvvivcnza scaturiscono dalla mo– rale e dalla religione. Per queste ragioni non sono stnte :lcquistate che poche, sconnesse, ed avviluppate forme di piacere estetico, mentre nelln repubblica socinlc esse s:1.ranno tante, qunnti sono i gruppi ar– monici di beni economici. S:1ranno eosl le forze estetiche i primi meni per subordinare gli interessi degli individui :i. quelli dcll:1 società. Gli ideali estetici sarnnno sostituiti da ideali morali, non :1.ppcna il be– nessere futuro potrà essere contrapposto al benessere presente: essi tcndcrnnno ad elimin:'lrc gli elementi discordanti e le nttività che os"ta– colano ln'rcalizzazionc di tutte le possibilità del benc'>serc permanente. Il Patteu considcrn infine gli ideali e gli impulsi religiosi, che egli ripone - .'. \bbandon:1.ndo , n mc pare, il preciso rigore 'scientificamente J>O~tivo - nella 1>0ssibilit~ di stabilire rcl:w.ioni con cc;scri esistenti in altre parti dell'universo. :,..iena repubblica sociale del Patteu non sar:\ alcuna necessità per un forte potere centrale, non essendo necessario proteggersi da nemici J esterni - potne ccntmle che ha arrestato lo sviluppo nor– male di tutte le altre istituzioni - per cui i cittadini della repubblica sociale non comprenderanno l'idea cli S_tato nell'attuale suo signifi: cato. Le istituzioni 11ociali non sarrmno im1>0stc dalla forza esterna del potere centrale, ma vi saranno tante istituzioni per quanti sono i div..:rsi iclcn\i dn renlizzare, e nessunn n\•r:\ il posto dominante che h;1 orn lo Stato. E' dn combattere perciò il socialismo di Stato come un ideale « di coloro che soffrono per i mali cli una economia di dolore, e vogliono un rimedio pii.t pronto ai mali presenti di quello che lo sviluppo delle istituzioni possa offrire. >) La tendenza nor– male del progresso può c-sscre vista soltanto in una repubblica so– einlc come quella dcscritln; le forzé sociali attualmenle sono molto pili deboli di <1uello che s:i.rebbero st:1te se il progresso fosse slnto normale, e si fosse creato un gruppo lii iclc:1\i estetici per supplire i nostri attuali ideali mornli e religiosi. Le forze mornli dclln re– pubblica socinlc, corrispondenti nlla nuo,•a economia di piacere, -sa– rebbero la solidnrjctà socinle, I:\ rcs1>0nsabilit:\ soci:1.lc, e J' immor– talità. Ln soliclarictà sociale è un sentimento del fatto che il pro– gresso richiede gli sforzi uniti di tutti i membri di una società; la responsabilità socinlc afferma che ogni individuo è responsabile per In mnncanz:t del raggiungimento del progresso, e che questa re– sponsabilità non può essere evitatn; l' immortnlità soci.'.\le significa più che una vita infinit:1., deve essere una immortnlità clesiclcrabilc, e implica una esistenza in un nmbientc sociale. Infine, nella repub– blica sociale si raftorzano le forze che il Pntteu chiama for;,;e civi– che, e delle qunli sono quasi un prcannuniio gli ideali democratici odierni, che i piu vecchi dell:l giustizia, della libcrt;\ e della pater– nità, hnnno aggiunto le moderne tendenze verso il refermdum. b rnpprescnt:1.nza proporzionale, In fiusla mcrced(? giornaliera, I' im– posta progrcssivn, la tassa unica, il diritto alla vita, nl lavoro e al godimento dei prodotti della terra. Questi idc:ili rappresentano la socict:\ come snrà nel ,uo nmbiente ultimo, divenuto il dominio della natura un fatto compiuto, e cosl presumono uno stato più alto cli civiltà di quello che nttnalmcntc l'uomo possiede. ... lo ho cercnto di riassumere nel miglior modo possibile il forte e denso libro del sociologo americano, e non devo aggiungere altro.

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