Il Socialismo - Anno II - n. 23 - 25 gennaio 1904

IL SOCIALISMO ma il prof. Asturnro, liccnzi~mdolo alla st:unp:1, volle colm:'lrc evi– dentemente qua e là qu!llche lacuna, :lggiungcre qua e lb. quello ..:he non ave\'a potuto leggere e includervi nuove prove e nuovi schiarimenti: e così colmò, e rnggiunse e vi incluse t:rnto, che della sua prclezione :t.l corso di Sociologia generale, ne venne fuori un vero libro, denso di materia e di pensiero. In queste poche lince, io non mi perito di fare il minimo :i.c– cenno di critica alle vedute dcli' Asturaro: in fondo, sono belle e umane: io mi auguro, con lui, che dopo l'attuale s~cicta, sorga, come noi speriamo e prevediamo, una società j)iù perfetta, che non sia più fond:ll.3.sull' appropriazione priv:,ta dei mezzi di produzione e sullo sfrun:uncnto del kworo altrui. Dcli' Astu(aro io ammiro l' ingegno e il valore: ingegno e v:ilore novi, tutlo propri. G. Evans. RIVISTA DELLE RIVISTE SOCIALISTE Rivista olandese. Nei fascicoli di novembre, dicembre e gennaio dell:i ,Vimwt Tijtl Henriette Roland _Ilolst trnlta delle Difficoltà del movimento operaio olandese. Esposta. 13grnndissima import:mz:-idel mo,•imento sindacale per il Partito socialista, la Roland llolst indag:1 sulle cause della de– bolezza delle organizzazioni economiche in Ohmda. Queste usci– rono molto m:i.\concie, dalla gr:1nde lotta delb primavern scorsa ed il modo in cui sopportarono la sconfitta, dimostrò meglio che qua– lunque altrn cos.1.la poca loro s:t .ldezz:1.Mai si ebbe, dopo uno scio– pero generale, un t :i.le infierire della re:izione, t:inta prepotenz:i p:1- dron:1le1 t:i.nte "ittime. Dopo quest:-t triste esperienz:11 dobbiamo forse !l.nunettere nel– l'operaio olandese tm:i speciale ineltitudine all'organizz:izione ed alle sue Ione? I LAVORATORI DI DIAMANTI. L'A. nega. questa conclusione, dimostrando che in 01:-inda si ha un complesso di c:iuse economiche, bastante :i spieg:ire la poc:i potenza delle organizzazioni opernic. L'unica organizzazione "cra– mente forte che esiste in Olanda, l'Unione obndese dei lavor:i.tori in di:imanti, si trova in una posizione affatto eccezionale, cd è a quest:L, non già all:l m:iggior perspicacia degli org:-inizzatori, che ess:t deve la su:1 resistenz:1. l lavor:-itoridi diamanti h:-innobisogno di una preparazione di parecchi anni per imparare il mestiere e sono perciò difficilmente sostituibili m ca.sodi sciopero. Poi I' indu– stria è concentmta in tre o qu:tttro centri, concentrazione che per• mette :1ll'orgrmizza1.ionedi esercit:tre un controllo efficace nei casi di foci-out gener:1le. Inoltre si ha il fotto, strnnissimo per un'indu– stri:1 che prende la materi:t prima d:Lll'estero, che h lavorazione del diamante non può essere trasportat:t fuori dei centri, do, 1 c at– tu:tlmentc si ·esercita. Perchè ess:i, d:i secoli esercitata nelle stesse città, abbisogn:i d'un ambiente speciale, cre:Ltosidalla lunga tr:tdi– zione, non solo per le mansioni tecniche, ma anche per le trndi– zioni profession:-ili in m:iteri:i d'onestà, tr:ltt:'lndosi di materiale di grnndissimo v:Llorc. Ma quale :-iltrncl:tSsedi opcr:ti si tro,•:i in Olanda in condizioni cosl fa"orevoli :dl'organizZ:Lzionc? CAUSE ECO:-IOMICHE DI DEBOLEZZA. M:tncano nei Paesi Bassi complct:-imente quelle industrie, che di solito costituiscono la schiena dors:tle delle organiuazioni: l'in– dustria minerari:\ e l'industri:\ metallurgica. Vi esiste un'industria tessile import:-inte, ma i suoi centri sono lontani dai centri della vit3.politica del p:i<'Se,fatto che influisce molto sulla comb:tttività e temibilitl1 delle sue organizznzioni. Inoltre si ha per i tessitori e filatori, come :tnchc per le arti edilizie, una grave cau:. .1.di debv– le:i:za nelle organizz:tzioni professionali protestanti e calloliche . Resterebbero due gr:i.ndi gruppi, che potrebbero mettere su piede un:t. forte organizzazione: i la\'omtori dei tmsporti ed i l:i– vorntori :tgricoli. M:t tanto gli uni, quanto gli altri, vi si mostrano poco :idatti. Gli opcmi pei ·trasporti terrestri sono org:iniz:i:ati, ma, per l:i natura delle cose, poco :ttti a m:ineggiMe l'arma principale del– l'org:inizz3zione: lo sciopcroJ lu prima linea; pcrchè h:tnno in qualche modo il c.1.rntteredi impiegati di St .1.lo e sottostanno :id un:t disciplina quasi militare, poi :Lnche pcrchè non h:inno, se Ii– ccnzi:iti, alcun:L possibilità di escrcit:trc h loro professione :iltrove. Gli opcrni addetti :Li trasporti marittimi scioperano con b m:ts– sim:i fociiità, - non vi è, nè in o:and:i, nè :tltrove, categoria lanto propens:i allo sciopero - m:i sono sostituiti scni:1 falic!l, finchè vi s.1.rnnno nelle campagne migliaia di disoccupati e d' incoscienti. Qu:'lntO ai lavoratori agricoli, essi si mostrano in Olanda, come in quasi tutt:t l'Europa, restii ad ogni movimento di resisten:i::i. Predomina \:i proprietà :tgricola mcdi:i e piccob, che gene– mlmente si associa. :td un gretto conservatorismo. CONCLUSIONE. Tutto questo, conclude b Robnd Ilolst, non ci deve scorag– gi:ire. Anzi, do,·remmo perderci d'animo se dopo cosl grande scon– fitta non trov:issimo condizioni speciali ·neireconomia del paese da spicg:ire la poc:t resistem::i. :r..fa neanche devesi d:t t:ile constata– zione concludere essere inutile che il P:irtito s':idopcri a rinforz:tre il movimento economico, :tffidandolo :i se stesso cd al\'evol"ersi dell'economia. No, ora che gli !l.narchici si ritirano dal movimento profcssion!lle, il Partito ne deve :tSSumere sempre più :ipert:i.mentc la direzione, non gill imponendogli la propri:l t:tttic:t, m:t infon. dendogli lo spirito socialista. Pcrchè quell'aumento di forz:i d'orga– nizz:izione, che auto01:ttic3mentc si raggiunse per l'e,•olvcrsi dell:i produzione, può accelerarsi per l'azione sistematica della propaganda socialista. D:ill:t Kro11iek di Amsterd:tm, dirctt:-i dal nostro compagno P. L. Tak, rileviamo no 3.rticolo di •Wihaut (nel numero del 5 dicembre) sull:'l Concorrenza che scompare. L'A. tratta dei progressi dei trust.r cd in gcner:ile della cre– scente centraliu:u:ionc del capit:-ile nell'industri:\ e nel commercio. I (( CRAC )) AMERICANI. Oggi molti si illudono completamente sull'intensità ed il ,•:t– lore soci:ile di questo processo. Dopo le notizie recenti dall'A– mericn di fallimenti di imprese colossali come il trust di navig:i– zionc e della poca florideu:t del ln,sl dcll't1.cci:-iio, che h:1 dovuto sospendere il p.1.gamento del dividendo, molti credono che l'èra dei trusts sti:Lper declin:tre. Si suppone che essi Si!lnOun' nberra- ... zione passeggera, non già un:i fahl.le e logica conseg,.icnzR.del sistema ct1.pitalistR.. ~fa tale supposizione è complct.1.m.enteerronea. I lru.sls falliti devooo la loro sorte al fatto, che essi si bas.1.vano completamente soprn speeul:u:ioni fraudolenti, non erano che enormi truffe più o meno ingegnose. :Katumlmentc gli !litri capitalisti non t!lrdarono a c:ipire il giuoco, ed :mche b piccola e mcdi:i borghe– si:\, che a"rebbc dovuto acquistare le azioni, rim:tse sbi:i:z:-irrit!l, cnusando il rapido crollo del colosso dai piedi di creta. TRUSTIFICAZIONE CRESCENTE. ~la ciò non toglie che i trusts con solid:-i·base finanziari:t pro– sperino cd ammanino tutte le imprese minori. M:tlgmdo i grandi crac :tmericani, la trustificnzione continu:'l. Cosl il carie/lo dei produttori d'!l..ntrncite nella Renbndia e \Vestfolia venne rinuo-

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