Il Socialismo - Anno II - n. 23 - 25 gennaio 1904

IL SOCIALISMO v :i.to per altri 10 anni; ncll'industri:1. metallurgica tedesc.1.si formò rc.ccntemeute un gr:'lnde mrldlo con un:t ecntr:tle per lo smercio. Le fabbriche tedesche di :unfo.uto :,i sono unite in un carltllo, gli :irmatori della Volga hanno fatto altrettanto, e fra i fabbricanti d} bmpadc inc:mdesccuti della Germania, dell'Austria e della Olanda v..:nne conchiuso un cartello con centro di vendita. a Berlino. Si verificò immediat:unente un aumento di prezzo del 10 per cento. J n Jsp:tgn:i, dove le fabbriche di zucchero erano già organi:m\~e a rarlel/q, esse si sono ora fuse in un trust che comprende il 94 per cento della produzione nazionale. Le miniere carbonifore del Belgio, riunite finora per bacini, hanno formato un cm·tello nazionale. Anche le banche subiscono la gene.raie tendenz:t a\b conccn– tr:1.zione. In Germania si può dire c-hc esistono solo ancora due gruppi bancari - il gruppo a 'cui fa c:tpo l:t Dmtsche llank, con 3 10 milioni di capitale, e l'altro della Diseonlt>-Cesdluhaft. Le µic– e ,le banche, se non scomp.'\iono, formano aggruppamenti fra di loro. Resta la concorrenza, sì, m:i. fra i piccoli commercianti, fr:-tgli i.npieg:ui e specialmente fra gli oper3i. Quella del piccolo com– merci:i.nte, dell':trtigiano scomparir¼ solo con essi; la concorrenza frn gli oper:-ti verrà eliminata coli' organizzazione, tanto pila neces– suin, t:11110 piì1 urgente in qu:mto I:\ monopolizzazione nascente dei lrusls aumenta sempre pi\1In potenza del capitale di fronte alla mano d'oper:i.. Nel numero 7 ed 8 della Nimwe T1)f, S. Loopuit trntta. e.lei Proletariato ebreo d_ella Russia e la sua organizzazione. Il Governo di Alessandro TI non fu, in generale, duro pegli ebrei. Egli :"tbolì il vecchio decreto, che proibiva agli isrncliti di abitare nella Russia centra.le, autorizzando gli a.rtigi:mi, mercanti e,1 ncc:l(lemici ebrei a stabilire il loro domicilio nel centro del- 1'Impero. Dopo l'nssa.ssinio dello Cz:i.r venne b reazione anche per gli ebrei; essi furono espulsi da.i gr:mdi centri ed obbliga.ti n colonizzare certi distretti. Conseguenza di questo provvedimento fu un agglomeramento estremo io questi distretti, mentre naturalmente :tltri distretti rimasero completamente seni:a ab:tanti ebrei. O1STRIBUZIONE GEOGRAFICA E CONDIZIONE SOCIALE. Tutto I' Impero delle Russie conta 5, I 87 ,ooo ebrei, ovvero il 4.13 per cento degli abitanti. Nel Caucaso la percentuale è di o.68, neH'Asia centrale di 0.16, nella Siberi:i. di o.6o e nella Russia europea. di 4. 81. Afa t :i.le percentuale media non si trova effet– tiva.mente in nessuna. provioci:t. Tutti gli ebrei sono raccohi in 1 o provincie russe, dove fonn:i.no dal I 2 :i.I 17 per cento della popolazione. Già da questa. forte percentuale si comprende, come non si tra.tt :i. di ismcliti borghesi, ma di un vero proleta.riato ebreo, che manca. !lff.'1ltO nell' Europ:1. occidentale. Nel 1898 23,000 famiglie ebraiche v,vevnno lavor:indo la tcrr:t, 112,000 come braccianti, 450,000 come :trtigiani e 64,000 come operai industriali. La gr.mde mnggior:i.nza vive io una miseria spaventosa, la quale, secondo diversi autori, non avrebbe pari nel mondo civile. li Loopuit cit:i. un testimonio insospetto, il funzionario supremo (dopo lo Cz:i.r) della Chiesa ortodossa, PobcdonoszcfT, che un giorno, interpellato sulla prob:i.bilc sorte di quella massa di misera.bili, ebbe a rispon• dcre: • un terzo finir3 per farsi ba.ttczzare, un :i.ltro emigrerà e l'ultimo terzo s:m\ liberato d:tlb morte•. Si c:i.pisce come un:i.popolazione tanto depressa sia molto por– t:u.a :alla rivolta coDtro l'ordine stabilito; ma che ess:,. si:l st:tla in grado di fonn:tre un:t salda organiuazione è un fatto che desta mer:wigli:i. cd :tmmiraziooe c che deve forse attribuirsi alla gr.mdc c:ap:i.cit:\di re,;:istem: :i.di cui è dot:ttn la r:t?..zaebrea .. L'UNIONE DEI LAVORATORI EBREI. I,'. Uniom d~i lnvDralori ebrei ha. oggi una. rete di organizza• ;doni, che i,:;i estende in tutte le provincie dove vivono ebrei. Si trall:\ di organiz~zioni professionali con base socia.lista. Mal– grado le enormi difficoltà d'ambiente, si poterono orgnnizz:i.re , dal 1897 nl 1900, 312 scioperi, di cui 140 fra. il proletariato delle fabbriche, e gli altri fr:i. apprendisti artigiani i il numero to– t:1le degli scioperami era cli 27,890, frn cui 16 mila. er:mo operai industriali. • Ecco le cause degli sciop:i.ri: Lavoratori industriali Aumento cli sa.brio 44.3 per cento Diminuzione d'orario 2 1.6 Per ri:unmissione di liccnzi~lti . C:mse ignote. . 31.3 per cento 56.6 12.1 1 risult:1.ti di questi scioperi furono in gencr:i.le soddisfacenti. Si ottennero aumenti di s.'ll:trio d:i.l 15 :ti 50 per cento, diminuzione di giomnt:1. di 2 o 3 ore. Così i sani di _I lomel ridussero In loro giornata da 17 (!) a. 15 ore, i C.'llzolai da. 18 a 14 e così \'ia. Vi sono delle città dove l'ott:1nta per cento degli opera.i ebrei è org:mizzatO. Se si raggiunge quest:\ proporzione non raggiunt:t da. nessun gruppo opcrnio in nitri p:i.csi, ciò dc\•e attribuirsi, oltre che a.Ila.solidarietà socialista, a.nche a.Ila .mer:i.viglios.asolidarietà di razza, che gli ebrei hanno :tcquistata e rafforzata nelle secolari persecu– zioni. SouDARIETA DI RAZZA. Ma l'Unione socia.list:1 1 se :-tpprOfittn di queste disposizioni psicologiche, fa però di tutto per sradica.re il gretto spirito di r.t7.7.:\. ln quest'opera trova. gr:-tnde ostacolo fra gli Mtigi:tni, pochissimo fra gli opera.i industria.li. Nei centri industriali, come, per esempio, a Deloslok gli operai ebrei sono oggi molto meno isolati C' molto meno ostili di fronte agli operai russi, che non prima. del movi– mento organizzatore. Guardando al 1:i.vorofatto finora da.i socialisti ebrei in Russia si può sperare che essi sar:mno anche in avvenire attivi fattori nel movimento rivoluzionario russo, che libererà la Russia d:\ un re– gime, da cui gli ebrei ernno forse oppressi più crudelmente del resto della. popolazione. Oda Lerda-Olberg. MOVIMENTO LEGISLAZlONE S CIALE li secondo Convegnodella Resistenza. Resocontoe Note. LA SECONDA GIORNATA. 8. - Emigrazione temporanea. Quaglino è il relatore. Con frase spedita, ricord:\ b delibcr.i.– zione dell'anno scorso che, per r:tgioni prntiche, propone sin ricon– fem1atn. Aggiunge che si è sempre consigli:-ito ai nostri conna.zio– nali di a.derire anzitutto alle organizzazioni indigene. Dimostr:i. la. fall:icia degli istituti di collocamento, che furono già caposaldo del– l'antica orga.nizzazione degli emigranti. Pèr compiere un lavoro che rispond:\ alla. realtà del presente, bisogna dar subito :lgli emigranti dei benefict, prima di chieder loro dei sa.crifici mornli ed econo• miei. Così solamente :i. poco a poco i rapporti si fanno stretti e be– nevoli e In fiducia è conquistata per sempre. L:i. tuteb dell'emigrante deve essere i11ler11a cd tslerna, sull:\ b:ise dei Segrernria1i sparsi nelle varie loc:,,lità e intesi ad una CO· mune opera tutori:-i. Invccc delle grandi spese per m:tnd:-tre pro-

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