Il Socialismo - Anno II - n. 20 - 10 dicembre 1903

IL SOCIALISMO 3 J 1 11 30 messidoro dell':u1110 11 Babcuf è fin:1.lmcntc messo in li– bertà provvisoria. J ,a necessità del giornale divenne imperio~,. per il rivùluziona• no, entrato 0111:ii dccis.,nu.:nte ucl r:izionalismo :;;ocialist:t. Il 7ouma/ dt la libati dt la presse fu fond:'ltO da lui il 17 fnu– tidoro dcll':mno 11 per c:mgi:usi presto nel Tri/,1111d11pt11plt', il cui ultimo numero dovC\':l comp:trire il 5 fiorile dell':mno IV. Su quc!:to foglio famoso, per l:\ prima voh:1. in nome delle dot– trine economiche, veniv:mo attaccati di fronte con violcnz:l in:m– dita gli idealismi patriott:mli delb. Rivoluzione. La persecuzione veramente scri:t incominci:wa qui per 13abeuf. Babcuf si schicrav:t contro un'oper:'l gig:1.nteSc. 'l di nazion!l.– Hsmo. E Babcuf fu arrestato il 20 piovoso dcli' nono 11I e con lui Lebois, notissimo rcd:l.ttore del 7oumnl de l Egnliti. Ad Arras, ·ove ern prigioniero, gli tenevano comp:ignia quel Taffoureau, quel Cochct, quel Ch:i.rlcs Germain che, vinti :i.Hasua p!!.rob, s:irebbero stati poi i congiurati della grande congiurn b::i.buviana. Il 4 brumaio dell'anno 1V venne •:i. proclamare I' amnisti:1. e Tbbeuf, reso p::i.drone della sua penna, riprese b pubblii.:azionc del 'li-i/11111 du pmple con un:1.seconda serie 9ve è :unpiamente e g:1.– gliardamenle esposta e difesa b. sua dottrina comunista. L'effetto di propaganda fu enorme e così minaccioso per il Direttorio da detennin:lrlo a ordinare l' arresto dell:i. moglie di Babeuf che faceva l'3mministratrice del Trilmn d" pmple. Ih.beuf non si sgomenta. Raccoglie i suoi :1derenti e con una abile rn:movra di politica li fonde ai reduci del giacobinismo di vi:,, S:l.int-1 lonoré. N!\Sce in t:,,1modo la Sociùi des Egm,x de ;792 intesa :,, battere decis:,,mente il Direttorio, con l:i. formula procb.– m:,,t:,,: sostituire b. costituzione popolare del 1793 :i. quell:i. del– l'anno III. Bonaparte, meditabondo ed inquieto esteta del futuro egoar– cato imperialista. tricolore ebbe l'incarico di chiudere il cluh del P:mtheon il 9 vendemmiaio dell'anno )V. Dal qual tempo incomincia la _fase di cospir.'I.Zione del babu– vismo e quel Direttorio segreto comunist:,, che associò elementi v:,,rii e geniali di opposizione repubblic3n3. E si preparava la insurrezione tremenda che sarebbe foN;Cstat3 aiut3ta :'l.nche d:,, un:i. p!!.rte dell'esercito e che !l.vrebbe Cl'C: 1.to un Comitato babm•ista e giacobino, la· insurrezione che dovcv:,, esplo– dere in fiorile anno IV. M:i. c'er:'l Grisel, il tmditore, un soldato. E Crisci traditore rivelò tutto a C:i.mot ed al ministro della po!ida, che si chiam3va - ironie delh storia - Cocho11 dc Lap– p:uent. Gli arresti furono immantinente ordinati e si eseguirono il giorno 21 fiorile in per.-.ona di Babeuf, Germain, I b.rthé insieme agli :mtichi conven1,ion3Ji Vadier, R,icord, L:i.iguelot, et Drouet. 83beuf 1 Cm.eco Jhhcuf, come egli aveva voluto chi:'1.m:\rsi,mfae nc\l'offihra tutti i suoi compagni e richiamò sul suo capo tutto il peso dcli' :lccusa. direttoriale. Acceso d' icle:,,le e convinto comunista, :irdente e ingenuo, ]hbeuf crecle,•a di poter convincere di avere :,,vuto e di a\'Cr ra• gionc. t;n:'l. lettera ciel 23 fiorile contiene l'offerta del mer:wiglioso rivolu1.ionario :i.l Direttorio di tratt !l.re da p :i.ri a p' .l.ri , da potenz:i. 3 potenza 1 con hii, E nel processo, che durò dal fruttidoro anno lV al 7 pratile anno V, B:lbeuf si venne rivelando come il solo, il principale reo della rivoluzione socialista. E mentre l3uonarroti, C .crm:i.in cd altri colleghi di .congiura venivano conclann:i.ti :i.Ila deport3zionc e Vadier e i colleghi cx– giacobini ::issohi, (;racco lhbeuf fo concbnnato :l morte. E h carezza del boia l'ebbe l'S pratile dell'anno V. Quel giorno la Ri\·oluzione s'è velat:l di nero, cupo velo che non le verr3. tolto !-Cnon dalla m:mo bronzc:,, del Soci:1H!-movit– torioso. .\Ila formula comunisticamcntc recisa. di B3bcuf mettuno t:3J)O lutti gli impetuosi torrenti del rivoluzionismo fr:i.ncese. Hebert et Chaumette, i materi3\isti decisi, andavano già piì1 in lb. <li Robespierre e di S:l.int•Just. E!-Si comprendev3no che, per garantire da pericoli l'opera rivolm:ion:'l.ria, bisognava. ricorrere alla. negazione della proprietà tr:ldizion: '1.le. M:l ad Hebert ed :i.Chaumctte manc:'l.vaun programm:\. Questi due tremendi 3gitatori sentiva.no pila che ragionassero, operav3no più che dimostrassero logica ed opportuna l'azione. Robespierre e S3int-Just erano ancora lcg: :i.ti 3\ p3ssato.per un fondo di misticismo che nel celebre discorso sulla divinità, r:\• zionalistica di Robespierre soffia tutlo un vigore che sembrava c:i.dulo per sempre. Ma I lebert e Ch3mnette come Robespierre e Saint-Just non potev3no lasciare orme dottrinarie e filiaì:ione fecond3. Tn loro pulsava ardente il fanatismo dell':i.bbattere l' ingiusti1.ia e l:i men– zogna tradizionale. E qu:i.ndo, offrendosi :,,I mondo il pili tr.igico degli spettacoli, il marzo del 1 794 vide le teste degli hebertisti mzzohre di sotto il lucido ferro suonante della mannaia e il 9 Termidoro quelle dei loro giudici seguirne b sorte, e compirsi in breve tempo il destino di due formid:,,bili partiti, la esigenza di un:1 formulazione es:i.tta dei principii e del progrnmma comunist3• si impose, anche perchè b. Convenzione troppo aveva ceduto al pass.'\to nella costituzione del. l':i.nno 111, in cui il principio dogmatico della propried storie:\ viene m3ntenuto. Mentre tale esige-nz:,,ingigantiva, le C:\rceri m31urav:1no la CO· scienz:l gi:1.cobin:1. ali!\ dottrina. conosciuta. B3beuf stesso prep:lrÒ in carcere le linee fondament3li del sistema che è suo e si dC\'C forse alla. parol3 di quell'umile Bodson, compagno di cella, il qu:lle aveva letto il Code de la N"lure di Morelly, h volontà di divenire legisbtore del pensiero comunista che rlistingue Babeuf eia ogni :,,ltro rivoluzionario. Abbiamo visto l'amnistia del 3 brum:iio 3nt1O]V lasciar liberi Il:lbeuf, Buonarroti, Antonelle, Silvano M:1.rech:1.l di concretare l'a– zione sovversiv:,, comunista. La polcmic:l con Antonelle che scrivev3 contro dt lui su l'Q. ratmr plibiim e il giorn3le Du hommu libru non era t3le da convincere Babeuf. E del resto poi 3mbedue questi uomini str3Or– din:lri per cor:'lggio e per.ingegno erano d'accordo sulle generalità e procl3m:,,v3no la santa verità che il do\•ere di ogni legisbziouc è la distruzione delle ineguaglianze economiche. Antonclle era più pessimista, B3beuf più entusiasta. B:1beuf rin– fae:iav:l alla. Rivoluzione l:i.sua paur3 din3Dzi al dovere di tra• sformare \'economia della Francia. Quello che l:l Rivoluzione non h:i. fatto - egli diceva - è quello che do\'eva princiJ::>:,,Jfuente fare e Rabeuf con tanta precisione, con t3ntO c.'\lorc spiega.va I' in• compiutezz3 e h superficialità dell'opern rivoluzionaria che Anto- nelle, il dubit3nte Antonelle, fu convinto. Babeuf è molto preciso nella enunci3zione comunist:,, elci suoi scritti come nei proclami che il Comitato insurrczion:1le veniva puhblic:i.ndo a m:lno a m3no che l'opern dcll3 rivoluzione si :lv– vicinav:i. al compimento. • L3 n:ltura ha dato :i.d ogni uomo - diceva il 1° :i.rticolo b:i.buvista - un diritto egu3le 3\ godimento di tutti i beni •. Nel– l'organismo di ogni uomo c'è un complesso di esigenze che solo l':i.buso, la. pretesa, il privilegio, h ingiustizia possono volere in :i.lcuni uomini diminuiti a profitto di altri. Quest:,, sens3zione della. verità domioav3 in Il:1beuf, il qu !l.lc stabiliv!l. nei decreti economici che 3vrehbero dovuto guida.re gli uomini nelle loro funzioni e rel:i.zioni avvenire, che i beni dello St3to divenissero comune hene n3zion:lle. Per necessità il diritto· di successione, t:,,nto ab i11tes/(l/o come per test3mento, veniva abolito e venivano creati in tutta la Fr:i.ncia quei laboratori comuui~ti e

RkJQdWJsaXNoZXIy