Il Socialismo - Anno II - n. 20 - 10 dicembre 1903

310 n.. SOCIALISMO strenuamente nelle nostre file. la signorina Bcrtha E. Merrill. Essa è redaurice ciel H'eslern Clarion. di Hri• tish Columbia, ed il Partito apprezza assai l'opera sua. Ad essa mandiamo, egualmente che alla signora May Darwin, i nostri ringraziamenti per la squisita cortesia con la quale ci hanno fornito i dati sopra esposti, e ci auguriamo che le signore italiane, imitandone l'e.c;em– pio, si facciano gentili C'oadiutrici in questa sublime opera del Partito. Scarrone Ponzio Leopoldo. SCIENZA ED ARTE I Patriarchi del Socialismo X. BABEUF (176o- Anno\"). Suo p.'\drc fu po\·cro, c:'ll\'inist:i., disertore, qu:mtunquc destinato :t coprire un alto gr.,.do nell'esercito di ifori:i. Tere."'"1, impiegato tli g:i.bclle, opcDio nlle fortificazioni di P:uigi. Sua m:ulrc filavn dl e notte il lino. Egli, Fr:mce:.co Nat:i.le B:-tbcur, fu g:irzone di bottega e dome– stico e poi commilsaire (i ltr-ritr e, finalmente, privo di un tx-•u·.o di p:mc con sulle sp:-tllegiov:-tni 1:-tmoglie - c:-tmcricm :m:-tlfalx:1:-t due bimbi, 1:-tm:i.dre, fr:i.telli e sorelle. Suo figlio, Emilio, un libmio, S'.l.r!t,per opcr:i. cli N:-tpolconc, nel 181 S un dcporl:-tto, lfabcuf rnppresent:\ 1 dunque, con una personific:i.zione complct:i. e terribile, la storiri e fo. rngione del comunismo rh·olu1 .ion:i.rio in seno o.11:i.muto. feroci:,, della rc:-tzione borghese. I ll:lbcur non h:i.nno :i.vuto nel mondo che miseria, fughe, depor– t:u.ione, proccs.si , sofferenze perenni cd :uroci. Poi, come conclu5ione, il boia. Il che per noi è suggello srot– gornnte di glori:i.. Fr:mCC!-CO N:lt:lle Babeur non intr:t,·cde,·:i - t:mto è fat:alc I:,, dctennin.uione dei fatti storici e ne sono strumenti incon!:i.pevoli qu:antunque stupcnd( i grnndi uomini - oYe sarebbe :i.nd: tt:t :\ p:trnrc l:t corrispondenz:l col scgret:lrio dcli' Acc:t.dcmia di Arras che egli :i.veva intrnpres.'\ con In csubcr:mte smani:,, di r:i.gion:tre, di scrivere, di sfogarsi, ,li affermarsi. Tutt:i la lettemtum del\:,, Ri\•oluzione è il pretesto - qu:-tndo non è la menzognn rc:i.1 .ion:i.ri :-t del r:i.1.iocinio comunista. B:i.bcuf si trovò, d'un trntto, il 21 marzo 1787, :i.scrivere su questo tcm:-t: • Dnt:t l:i. somma genemle delle cognizio11i sin qui pos!te<lute,qu :i.le !,::trcbbe lo st :i.to d'un popolo le cui istituzioni sociali fossero tali d:, poter regnare fr:i. ci:i.scuno degli indh•idui che lo componessero la egu:i.gli :i.nza più pcrfella, d:i appartenere a tutti il suolo :i.bitato, d:l essere insomm:i. comune tutto sino :ti prodotti dei generi industriati? • Fu l:t improvvisa eruzione di un vulc:mo. &beur in tempo bre– vissimo dette in luce un numero gr:lDde di memorie sugli argo– menti più profondi e brucianti della dottrin:i comunista. Questo giov:ine che 3.vev:i appreso a leggere da sè soprn 3.lcuni fogli laceri r.,,ccolti per vi:l, divenne :td un tr.itto padrone di un s:i.pcrc l:trgo, pronto, v3.rio 1 di un:l pcnn:1 r.ipida e sicu~, di una espcrienu. poli– tic:1 incomp:trnbilc, di un idc!'lle socij,le e scientifico preciso e for– midahile. I~'\ !>,U:l , Ila umile d1 l:wor:1turc :1 Xoyuu, a Roye. il contatto Cvii i 11obih e <.-vipopolo, con lt: prete,,c enormi ,lei pri,•ileg1a11 coutrv la dcl,ulczz:t e la insipien:t.'t degli uppres.!>i, ltlllu ,1u:i.ntu a,•c,•a \'<."liutu e: ::.entito di,·cnne materia \'iv:,, sotlu il fooc-o che uel ... uo cuore v:unpav:i entro la tempesL'l dei tempi, e lfabeuf fo un g~nde ~rittorc così come _dal m:>.re tetro cd immoto si Jc,•:t I:>. tromba gigante e a,•:in7-" sp:wcntosa nello sp:-tzio, rcpentin::nnentc. Qu:rndo la Rivoluziont- scoppiò egli ern preci!..•unentc opcmio :'I Roye, e :i.,·cv:i. giA. composto quell'opera poderl)S:t, lr aulns/rr /ur1t111tl, d1c solo nel 1790 ru pubhlicat:i.. I .'ond:l scor:i.ln e torbidn dei po,·cri, in quel borgo, impulsiv:-t– mc:ute si :-tgitò intorno n lui. E ll:i.bcuf, povero, fu sublime tF.t quei po"eri. Il primo :i.rticolo del ca/zitr con cui si nboliv3. le rendite, che gli da, •3.no il pane, fu scritto da lui. S' intend~ che :i Parigi recn,·:-t gi3 con sè la fama di \'Cro ri\'o– luiion:-irio che mirn,·:i. alla pili r:i .dic:i.le tr.i.sfonnazione 11ociale che si fo'lse pens.'tt:-i. Bisognoso per sè e per la fomigli:i. del semplice pezzo di 1>:1nc 1 Uabeur moltip:ic:i. vcrtiginos:i.mente l'Attività e il potere della sua pcnn:t. In men che non si dica i Parigini les~rO di questo singolare scrittore l'opera più su acccnn:ita, un pamplet '.l.nonimo contro Mir.1bc:lu e persino un Cra/0111Llr11 tri'go110111tlruo. Attività che non gli impediva. di ~rrispondere con i suoi, con let– tere scintill:mti di spirito, mord:1ci, ma gonfie di :1ffetto di JXldre. L'opuscolo, edito nel medesimo anno 1790, contro l':i.mmini– str:i.zionc delle g,.bclle, gli fruttò 1:t. denunci:,, da p:-irtc del Muni– cipio di Royc :>.11:t Corte competente. Questo è il primo fortun:ile che s':i.V\'entn contro lfabcuf nel m :i.rc rivolution:i.rio ingrossante. I~ 13:1bcurviene nrrestnto e tr.i.tto :-t Pnrigi. A P:irigi chi lo dirende è M:i.r:i.tcol suo acre, divin:i.mcnte clc– moninco ed irresistile giorn:i.le . Qu~tn difos."\del numero del 4 lu– glio 1790 è un:\ dat:l nell:i. vit:i. di B:-tbcuf. Anch'egli senti il hi– sogno di :>.vereun giornale, port:i.vocc potente che p:i.r divenuto neccss:uio nell:i. m:-tno di coloro che i tempi ed il temperamento ehi:im :i.no :i.ll 'uzione trnsfom1atrice delle masse. E fu lt Corrrspo11- dt111Ipir"rd, il giom3.\e babuviano, il cui tono dctenninò un nuovo 3.trCSIO del ri\•oluiion:irio cd un nuovo processo. M:anon si vincono simili n:lture con la violenz:t rc :uion:i.ri :>.. ti 13 novembre 1790 egli viene eleuo membrodelMunicipiudi Roye e ne è poco dopo espulso da un arresto em:inato d3.ldip!lrtimcnto, pcrchè privo della inltgriti tlt 1011 itat. E In serie delle lotte, degli arresti, delle polemiche non si renna. Roye, che il 25 mario 1791 lo cre:l commissario per la riccrc:t dd !Jeni n.,iion:ili dell:1 città, lo denuncia poi, quantunque nell" :adem– piere :i. tale mand:tto egli fosse sl.:11O rigido sino :tlla crudeltà, per 13.divisione di :i.lcuni terreni, pto\'oe:tndo una controdenunci:i. di Habeur, del 1792, per irregohrit3. ::i .mministr:i.ti \'e. lnevit:i.bili b:itt:iglie sin1om:i.tiche 1 le quali non potcv:-tno impe– dire che nel settembre 179z Jhl.,eurvenisse nomin:ito memhro del Consiglio genemle del dipartimento del!:>.Somme. Qui l':mlitcu.'l delle sue denuncie ed il fuoco del suo ci\'ismo lo resero intollc– rnbile. Gli pullul:i.v:rno d':ittorno i nemici e fu colta a volo, quando egli divenne :i.mministrntore del distretto di Montdidier, l':tccus:i che un:,, su:l negligenza, document!l.t:>., fosse una \"em e propria di!'O– nest!t. I .e quercie pos1::enti sono esposte :i.11:i rnffica m:ilign:a. A P:trigi viene chi:i.mnto all:a scgreteri:a del Comiti tlu n,/J,i.sto11u,. Segue :'I quest!'l nomin:i. l:i. cond:i.nnn di 8:i.beur in contum:icia :i. venti :inni di ferri. Siamo o.I :z3 3.gosto 1793. 83.bcuf n >n si premunisce contro prossimi e mim.cciosi pericoli. I giudici di Amiens difatti nel brum:iio dell':tnno Il lo fanno nr– re5tnrc. ~la la Com·eniione sottomette 1:i. C'lUS\ al tribun:ile di Ci~ suione. Questo :mnull:1 1 per diretto di fom1:a, 1:-t primitiva scntent:t del tribun:ilc della Somme e r;nvia B:tbcur dinanzi o.I tribun2le del• l'Ai~ne.

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