Il Socialismo - Anno II - n. 18 - 10 novembre 1903

IL SOCIALISMO I~ cosi che la speranza che m·e,·a emesso il .':,(}. rialismo al tempo della pubblic-azione dell'ordine del giorno del Congresso di Rurtchouk riceve una rcaliz• zazione completa e meritata. R. Avramoff. Le elezioni comunali nel Belgio Era la terza volta che il Partito socialista lottava nelle elezioni comunali, sollo il regime cli quella che si chia1na ancora la nuova legge elettorale. Questa lotta è stata ricca cli insegnamenti, sotto tutti i punti cli vista, cd io voglio essere del tutto obbiettivo nel rendervene conto. Prima di tutto - \"i ha il Partito riportato una vit• toria? Sebbene la statistica esatta non si possa avere che fra qualche settimana, una cosa è certa: che il Partito ha aumentato i suoi seggi, perchè ne ha guadagnati più di quelli che ne ha perduti. · ~la è del pari evidente che noi abbiamo a,·uto certe determinate sconfitte, delle quali occorre conoscer bene il significato. Ed è anche evidente che il nostro movi– mento a~nsionale ha subito una sosta. Quest'ultima constatazione non contiene nulla di al– larmante. Il fenomeno era inevitabile. Innanzi tutto, bisogna tener conto che in un paese così industriale come il nostro, dove la coscienza cli classe del proletariato è tanto sviluppata, 11e!le prime lolle del 1895 e del 1899, noi abbiamo raccolto i suffragi della grande maggioranza cli questi lavoratori che l'cvo– lu1.ione capitalistica indirizzava verso il Socialismo. Così essendo, è forse eia meravigliarsi che vengano a noi con maggiore lentezza quegli nitri clementi che sono meno evoluti? Noi fummo inorgogliti dai primi successi politici, e le elezioni presenti arrivano a ricondurci sul terreno della rcalL~. ~la non bisogna neanche dimenticare l'odiosità del sistema elettorale da cui siamo deliziati. Esso conferisce al «capa.ce » diplomato, al proprietario, al padre.di fa– miglia avente 35 anni di età e pagante 5 franchi cl' im– poste, un 2°, un 3°, e anche un .t 0 \'Oto. È un freno reazionario d'una efficacia straordinaria, tanto più che si esige per l'esercizio del diritto di voto la residenza di almeno 4 anni nel territorio di un Comune, sebbene allo stesso tempo l'elettore abbia perduto il suo diritto nel Comune che ha lasciato. . .. Tutte queste circostanze spiegano la odierna tendenza cielIn nostra marcia i spiegano in parte le sconfitte su– bite in nlcuni importanti Comuni. Basta il malcontento di qua.lche elettore con 3 o 4 voti, per spost..,re una maggioranza; ccl i nostri avversari d'ogni specie non si peritano di us.1re tutti i mezzi che loro si presentano. Così, in un importante Comune, sui confini della regione industriale, a Courcellc, do,·e noi ave,·amo un Con– siglio socialista omogeneo, è bastato che un av\'ersario promettesse che essendo eletto avrebbe permesso lo spettacolo delle lotte tra i galli, per spostare i 200 voti dei 50 o 60 bottegai che hanno interesse a vedere rista– bilito questo barbaro giuoco. Al di fuori di questi fatti locali, che ho voluto met– tere in evidenza per far ,·edere la J>0ten1.a.reazionaria del nostro sistema elettorale, un fenomeno generale C apparso ancor pii.1evidente: l'ostilità della piccola bor– ghesia, del piccolo commercio. Com1>0sto cl' elementi generalmente poco istruiti e politicamente ignoranti, si caratterizza per un egoismo feroce, ed è quindi facile scaRliarlo contro di noi, contro le nostre cooperative, contro le nostre amministrazioni, che, per l'interesse generale, hanno dovuto qualche volta aumentare le loro imposte. Un nilro fenomeno generale è la concentrazione borghese rhc va accentuandosi. Per la prima volta in Belgio, noi abbiamo dovuto constatare le coali1.io11i clerico-libernli nettamente definite. In più di 40 Comuni della regione industriale, libe– rali e cattolici formarono una sola lista allea.nclosi contro i socialisti. In alcuni ·Comuni 1 liberali e cattolici uniti lottarono contro i socialisti ed i libera.li radicali coa– lizzati. Il partito liberale, in questa lotta, ha rivelata ancora una volta la mancanza di un programma, la mancanza di unità, l'inesistenza e I' impoterna. del suo stato-mag• giore, l'esistenza. nel suo seno, di tendenze del tutto incompatibili. Fe11omeno generale dunque: accentramento bor• ghese. . .. Ma dopo aver rivelate queste cause estranee al nostro Partito, è necessario fare, in una maniera ciel tutto og– gettiva, il nostro esame cli coscienza. Non c'è dubbio che l'andamento della nostra politica generale, e soprattutto l'incapacità di molti nostri rap– presentanti, ci hanno fatto perdere numerose simpatie. I. 'aspetto del nostro movimento, per fatalità di cose, è stato troppo esclusivamente politico, da una dozzina d'anni a questa parte, ed è nell'esperienza di tutti quelli che stanno in mezzo all'azione del Partito, che il pre– sente periodo d'agitazione politica è uno elci meno fe– condi in opere, e dà disgraziatamente la preponderan1 ... 1 agli elementi pii.1 violenti. Ora, voi sapete a che cosa ci ha condotto il movi– mento politico della scorsa annata. Noi risentiamo ancora oggi il contraccolpo di quegli eventi. Da questo punto cli vista, io credo che, senza abbandonare la nostra propaganda politica, noi dob– biamo principalmente portare i nostri sforzi verso l'or– ganinazionc interna, verso l'educazione politica, e I' in– tcnsifica1.ione della cultura socialista nei nostri inscriui. Questo carattere troppo esclusivamente politico elci movimento ha precisamente per corollario qucstasccondn. causa d'insuccesso che noi vi segnaliamo: l' inCapacità dimosLrata eia certi nostri mandatari. Infatti noi ci eravamo lasciati condurre sinora alla ricerca della vittoria elettorale per sè stessa. Certi buoni operai, eccellenti socialisti, si sono trovati da un giorno :tll' nitro consiglieri comunali, perfino scabini, 1 senza avere a ciò la capacità necessaria. L· amministrazione elci Municipi è una cosa delle più complesse anche quando non si tratta che di sodisfare a semplici obblighi legali. ~la quando si tratta di innovare e di realiz1.are le ri– forme inscritte nel nostro programma, occorre una com- 1 Scabini iono due giudici popolari che i11.sien1eal giudiee tog,11u com JX>ngono il 1riLunale.

RkJQdWJsaXNoZXIy