Il Socialismo - Anno II - n. 2 - 10 marzo 1903

IL SOCIALISMO tano: il Sindaralo degl, npcrai d' arlt" rollc/h;•Hli. la .\0('1t'là poj>o/nre di llclle orti, la Sode/a per tulli. e mille altre ancora, ~i sono prefisse per SCOJ>O di riCOf'• dare all'arti!òlta che l'arte - questa sublime fon.a che la natura ha posto nelle mani del genio - è uno stru– mtnto cli ci\'ilt.'l. di educazione e di progr~so. Cosi tJucsto nuovo sentimento, profondamente umano, spezza la tomba aristocratica entro la quale l'arte, come vec– chia mummia, clormh·a, e le dà anima e vita per vi– \'Crc, agire e camminare nel mondo dei poveri, degli oppressi, dei diseredati. Gusta,·o Charpentier fonda Aliml, per cui le piccole operaie parigine potrnnno avere le gioie dello spettacolo all'Oplra ed all'Oplrn romiquc, - lo Zola, il Thaillacle, il Mirbenu fondono i I Collég-t•d' Estlufliquc moderne che tiene desta nel po– polo In funzione sociale dell'arte; altri gruppi corporn– tivi si promettono di spargere nel popolo l'Immagine educativa e artistica; da ogni parte i mille ruscelli corrono a formare il grande e poderoso fiume delln nuO\'a idea: l'arte rol popolo e per il popolo, Certo, che questo movimento è ostacolato dagli alti 1>apaveri i quali vedono con terrore l'ele\'azione intel– lettuale del popolo - e dall'alta. aristocrazia del clero francese che freme pen!-anclo che si stà per togliere al popolo la cateratta ron cui essa r a\'eva si bene ac– c-iccato. Il Und,•r cli quesL.'1 opposizione è stato il conte cl' Haussou,·ille - un accademico clericale - che è al tcm1>0 stesso una gloria dell'aristocrazia e una oscu– rità dell'Istituto di Francia. In nome del Sacro Cuore di Gesù e delle Patrie fra11{aise egli ha dichiarato che l'Arte gua!-lòtava il popolo e gli toglie\'a l'amore pelta– ,·oro. ~la l'Arte 1>0polare fa il suo cammino anche mal– grado Tartufo e 11011 saranno certo le Accademie - questi cimiteri ove si seppelliscono le intelligenze mum– mificate - che potrann o lottare contro la nuova vita e In nuova giovine1.za. Alfredo Niceforo. UNA INCHIESTA SUL SOCIALISMO - A che giov:mo qubte inchieste? - si dom:mder3.. Ciov1mo. t: ,·ero che es._~ l:t.~:mo il tempo che trov:lllo, m:t. scn•ono, pur sempre, a dare un'idea della opinione pubblic:i ul tale o tal'altro argomento e a ~ndagliatt, cosi, il terreno. Si ri.;oh•ono in un':ac– C!\demi:i.,50 bene: ma anche le :accademie h:moo il loro lato pia– ttvole e intettSS!lnte e poqono esser fonte di utilità. Tuu'altro che pri,•11d'interesse, per esempio, ~ que:i.t:tsul So– ci:iliimo che ha iniz.i,-1:1 e oondotL'l :i tcm1ine E.. \. M:are5COtti e che può lcgger<i;inel numero unico Bios, pubbliC!\tosior è poco da.gli editori )lenotti IJa.55:mie C°. di )Iila.no .-:1.prohuo dcli' A-.. socl1u.ione Nation:1\e per 1:tdifos.'ldell:t.fanciullezu :1.bb:mdon:1.tn •· I.e domnnde sono tre: I" Quali le rngioni che per voi mili– umo ntl :1fTemrnreo :1 neg:1.re il Socialismo? - 11" Qmtli i coef– ficienti per la t111tl :t\lur1zione?- lii" Quale fun,:ione hn l'nr1e nel movimento 1ocinlist:1.e qunli opere contempornnec meglio nccen• nano :t.d euere conformi al nuovo a.ssetto soci:t.le) La prima domnnda, :t. dir "ero, non è tnnto ben formul:11:1, pcrthè nessuno potrebbe negnrc l'esistenza di un fotto onn:1i ns– -.00:1101 quale ~ il Socialismo; m:t. l:l5ci!lmo correre... Ilanno ri,po5to uru novantiu di persone, trn sociologi, leue– mti, giornslisti, arti ti, italiani e slr:mieri, uomini e donne, e, in gc.ner:lle, l'inchiesta è riuscita f3,•orevole 3J Socfalismo. Questo ci dice che l'idea socialista non ~ve.nt:t. più tanto; ci dice che Ml e!U l:t. borghesia h:t. (,-uo, bene o m:ilt-, l'orecchio; ci dice che e.u:i, ormai, si ~ impost:t ,. tutti. Non mancano, nemmeno oggi, coloro che nel Socialismo ve– tlono il van nt-mic,>.coloro che rl:al Soci:ili,:;mo rifu2gnno, coloro che al Soc1ah!>1no 1entano rl1 far :trgine.. \la ue :aff''-"rm:anu, ..,. pu11• ~ m:ll1ncuott, l'c,isltnl":1, 111:1. lo di;;cutono, -.ì:t JlUrc1.'0n:1rgomt-n11 -.ciocchi. Vent'anni (a - e dico molto - s:irebhe ~to un altro I aio d1 m:t.niche. Contro 11Socialismo si s:ircbbc invocato il Procur:atorc clel Ke, e. b:lst:1. Oggi non più; oggi :t.nche i eon.serntori più :t.c• C:lniti riconoscono che qualche COS.'l è d:t. rinnovarsi nella nostrn ;,,ocietà; e, si:i pur colle debite riserve, a.mmcttono nel Soci:ili,.mo qu:ilche coscllin:t di buono. Vedete il profcuore e sen:t.tore C. F. C..:nbb!I?Chi più p:1,r– ruccone di co~tui? Ebbene; egli accetta il progra11111111 minimo del P:utito milit:mte ~ocinlista c dice che • gli !'ite1i'li veri conscn•ato1i po~sono e devono sottomettersi :tlla nu.ggior p:irte di quel pro• gr:immn •· 11sen:ttor (;:i.bb:t. fa poi quest:i bcllissimn confessione· • Se in nome del Soci:1\ismo non fos1;est:i.tochiesto l'impossihile, neppure le 1>0ssihili e giuste riforme, spccialm~nte economidw, dllll'et?t presente reclnm :t.tc, '3rcbbcro st:\le tentntc, nè t:,,mpoco pen\llte . Dunque il Soci:ili mo h~ fatto del bene! E ne far¼ :1ncor:i ddl':\hro, e molto, illustre professore e scn:i1ore! ,\ll'opinionc del C:i.bbo. ,.j ,.,,vicin:i quelb di un giomsli<it:t.mo– dcr.uo cd infelice commcdiog r.t.fo, P:1.rmenioReuòli, il qu:t.le5Cri,t– chc • q~nto h:\ in sè di buono il Socia.li ..mo ur:t.nno i con"t"t'• v:itori che, gradu grado, lo prnticher.mno e consolidernnno •. Ile.none, ca.ro Bcnòli! )l:t. il m: 1.le è che i ,·ostri con'iCrvatori, :llmcno quelli che fanno le leggi, non pra/ifo11" e non ftmsolul"'"' nulla di buono. Più tC:itt:trdodel pro(. G:t.bb:l è l'altro senatore Tullo Ì\l:1, ...... rnni, il qu: i.le scrive, pover' omo, che il Socialismo • ossi:i. l:i ~>-– cinlizz:,,tione della terrn, del c.'lpitale e di ogni strumento ili la\'oru mena diritto all'nlx>lizionc della libertà •, di quella lihcrtA eh~•. oggi, 81:t. tnnto a cuore :i.i vostri con,;crvatori ! I emolire il Soci:,,lismo vorrchbe nddiriuum \'\'e!I C:uyot, di1c1- , 1orc del Sitdt, di l':irigi; mn le armi di cui rgli si ,ierve non sono che frnsi fnue, fr:1si ba n:t.lissime. (Le Soci:i.lii. .men'cst qu' une illu– i.ion - li rcmplncc la croy:mce dans le parndi,; cèlcste - I.e ~ ci:ilismc est une forme du tt'tichisme) le qu:t.li, in verit~, non dl'• moli~no un bel null:t.. I>i fr.u;i b:lnsli scri,·ono pure il dirc1torc del Suolo mila– n~, C':irlo l{omuui, e il rcdauorc Cl.po dello stesso giorn.'llc, I•. T. )lonet:t., dicendo il primo che • i soci:t.lislipromettono più di quello che po'-SODO mantenere • e il ~ndo che • il Socb– lismo tl'll.9)0rt!l il par:idiso in terr.i e ne promette il godimen10 ai l:won.tori • e che, vincendo, non far!! • che S<Y>tituire sllc · ,•tt• chic tim.nnidi un:t. nuo\':i •. Tr:t. coloro che si dicono awersi al Socialismo noto :rnchc il prof. Antonio C&\': t.gn: tridell'L"nivcrsilA di P:t.don {che ,;;j profo,.,_'l individunli!I:\ per la pelle), il commcdiogr.ifo )1:ircuccio Pnp (che sentcnzi:t. tout fottrt non po1erc andare d' :t.ccordo Arte e Soci:1· lismo), il rom:1niicre Enrico Corr:idini (che scrive non poter l'Ane n.vcrc col So<:inli"mo • se non brutti rnpporti, fomic:izioni ~terili • ), l'altro romnniitre Ottorino No"i {che chi:ima un:t. /,a/ortlnggint il Colleuivismo), il giorn:ilista. 8n.r:ig:tt (che fo dello spirito di rnpa scri\'cndo essere le Cnsc economiche e i trntt:iti sulln cucina ccono. mic:1 le opere contcmpornnee • più conformi nl novello ordine Ml• cinle • ), il signor C:n.b:t.rbo(;ahn.rdi, 1'ngtlla11te fiortntino ed infc– lk.-c:autore d'infelicissimi rom:t.nzi(che ci fo. s:t.pcrc non esser egli n~ K)Ciali.st.11, nè • sulla ,·i: t.di dh·enUU'lo•) cd il prete J>omenico I Battaini da Pontremoli {che, tra le altre corbellerie, dice o.oche -qucll:1 che il Sociali"mo • non h:i :t.lcunfondnmcnto ~icntifico • ); tutta gente, in verità, che non può fo.r molt:t p:iura........ Non 5.'l• rete ccrt:t.me.ntcvoi, po,·cri untorelli, che spianterete il coci:ali.srno ! Tra gli ,.,,veruri dell'idC!l soci:2.lista è d:t. mettersi :mchc I' :t.t- tore Tommuo Salvini, il qu: t.lc, d:t. ,·ero gr::andepatriott:irdo, dice che • per l'unità d'Italia /o imp:t.ur: 1.qualunque innov11t.ione che ,i tenti portnrc nel llilltem:t.M>cin.lc odie.mo

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