Il Socialismo - Anno II - n. 1 - 25 febbraio 1903

IL SOCIALISM() cpi,0<.li (lei conl\ini "OCi:lli, che cv,a dubbi:\1110,lite ai proprictnri cd :1i capitalisti? ~vi dici:rn10 loro. l'oicl1è 11011 i,otctc :1vcrc pili !':lp· poggio delle :umi e dei h1bnci milit:ui :i. \'ostro favore, Yui :wetc due vie civili da pcn.-orrcre : h diminuzione delle <.pc;,eimprr:dut– tin~ e l'aumento della produzione. • Ì\l:l qui si dirà : è un:-iparol:i., :lUment:i.rc la produzione. Come !!ii fa :td aumem:irc la produzione, <1uando m:mca non la for1.a di lavoro che ahbond:l in Il:llia, nu. quando mnnc.'l In forza del C:l· pitale, o pcrchè manchi realmente o ~rchè e_;;.;;;o i.i a timido, ozioso e nt>n abituato cl:\ tr:l<lizizioni ~ecolari :ii cimenti prugrc<:SÌ\'Ì dell'agri– coltura, dcli' industria e del commercio? • Ecl allorn noi diciamo alle c\a<;o;j intermedie degli ngricohori e degli industriali: voi non :wcte che una via pratica per uscire da quei.te ~lifficohi, se volete eliminata la frequenza dei 1.-onflilli fratricidi che :1hrimenti di\•entcrehbero inevit:\bili; voi clovete rivolgcn•i al Go– \·erno, e domandare che nel hilancio dello Staio provwxln a sol– levarvi dal fii:calismo che .\'i opprime, provveda ad agevolare, a migliorare ed aumentare, le condizioni per 1' incremento dei servizi ci\•ili e della produzione na:rionalc. • Que<:lo t!' /' i11ttrtsst /,uu i11ltso dtlla dt1su i11ftrmtflio dtlla borghesia agrirola ed i111l11slrioll', interesse che noi, r:1.pprescntanti e clircnc,ori flel proletariato, veniamo predicando con la r.incerità non di un <:entimento di purn filantropia cri..,1i:rnae rassegnata, ma ron la fedt civile rhe rosì faamlo 11oisos/01ia1110gli mleru.ri ;,,. dinlli 1/d pro/t/(Trialo.' l'crchè, a questo prolet:1.riato , come potremo noi :l!-sicurarc b po<.! -ihilitò.di migliorare le proprie contlizioni eco– nllmichc, ~ lia\l'altr!l. parte esso si trovi di fron:e una cla!-!-Cpro– priet:iri:\ c,:\llrita economicamente e che cliuanzi alla impos!-ihilit:\ e1.'0nomic!l.arri\•a<:sc 1111chc alle forme della di<:pernzione sociale? E ~llorn dunque è in1e1cssc comune, che si c:unbi questa politic:i del t:overno. 1 • l;li sgravi non h:1..,.ter.mnoe 11011 ha<.\:\ nemmeno h propo• <.tn SO\'veriiiva ilcll'onore\'Ole Sonnino. • Vod a destra. Bi<.ognn dare nl tronco! • Ferri, Non ci è ne,suna ragione di dare al tronco. Verrà o non verrà, onorevole collega, questo tempo secondo che le vie della civiltà saranno lasciate aperte o saranno ostruite violentemente. (llrt1vo). Ma ~ino a che sono aperte, noi diamo qui l'cc;cmpio (e quello che diciamo in Parlamomo lo dici:imo in pi:izz:1 e nessuno può venire !I. d:irci I:,, minima smen– tita) noi diamo quì l'esempio di volere la soluzione civile, umana, fraterna, di quc,.to momento critico della economia nazionale. Quindi non c'è altra vi:i che q11e,1a: ridurre le spese improdunive per dare :,I hibncio dello St:llo I:,, di:,ponihilità di molli milioni :annui che \':l<lano :id incremento dei scrvi1.i civili, che ci permettano una radi. cale riforma trihut:1ri:1, che v:idnno a compiere quelle honifiche le qu !l.li alla lor volt:\ rencbno po<i.'iibilc il credito ~sicur:ito re:ihnente :ii l:l\•oralori e non spcrper:i.to dai g:iudenti dopo che lo hanno preso sotto il pretesto di d:irlo alla terra. Quelli risparmiati sulle "J>C<:C impr()(lutti\'C debho110 eo;;c;ere i milioni che di:mo modo al (:o,•erno di diminuire le tariffe dei tra.<.porti ferro\•iari per cui l'Italia meridionale lontana da quel centro europeo, di cui parl:wa testt il nostro eollegn. po"-Sano cs-.c pure :accedervi senr~"L S..."Lcrifizio, rnggiun– gcndo anch'esse la po-.sihilità di una mnggiore esp:ln,ionc economica, agricol:1 ed indu<ilrialc in<.ieme. Poien(' un:\ nazione soltanto agri– cola non puù ,•ivere nella cump:-tgine potente delle induc;trie mo• <krnc, • Questa è la ~la vi:1 di u.scita e quc-.1:i è la via "" cui, no• lenh..· o volente, il (;o,•erno d'Italia <IO\·r:\mcne,....i. • ' Vr.1,:11:asi come io abbi., ~,"tcuuto le <;tc•~e id,·,· udi' arilcnlo /'11rlil11 .,,.ri11fi.1f11 I' lt11/ù, mrril/i,11u,/r nel .'i.Mi,r/in110. (.,~·. XVI, 10 Ml., p:i~. ,,;7). VITA PROLETARIA INTERNAZIONAL La situazione politica e il Partito socialista in Francia. l':irigi, 18 febbraio. La situ:iziune politica dcll:1 Frnncin non si è modificat!l. durante questi ultimi mesi. Il ~linic,tero Combe-., nl quale si era prcdett!l. breve vit:t, h:i potuto tr:lversart, scnz!l. lroppe :iv:irle, gli urag:mi pa1bmcnlari; e la m:-aggioranza di sinistra che lo sostiene, il fa. maso • blocco repubhlic:ino • di cui tanto si parla, <la 1111 nnno a questa parte, è rim:u;to fin qui 1n1auo. Nei primi giorni del me'-«!, tutta\'ia, è sembrnto v:i.cillnre nclh c,ua b: i.se e la su:i dissoluzione è p!ln-:l per un momento imminente. Si è arrivati a risolverla, ma null!l. permette d':-affermare che sia per lungo tempo, sussistendo, m:ilgrndo tutto, le cau~ di dis• soluzione. Gli è che per quanto concili:mti, per qu:into docili siano di– venuti i nostri :1.mici socialisti ministeri:ili, essi non sono riusciti ancora a r.tSSicurarc gli interessi e i partiti borghesi, per i quali la p:1.roh sola di soci:1.lismo è uno spauracchio. l~'l partecipazione dei socialisti :il famoso • blocco• è un eterno soggetto di recrimina– zioni co"l per certi rndic:\li come per i mtlit,isti. Che si agginn– g:ino :i questo le :imbizioni insaziahih di molti politic.·rnti horghesi, il loro deiiiderio di rimpiazz:irc la comhina1:ionc attuale con un'altr.l nella quale essi occuperebhcro il potere, e infine le dchole1.zc re– centi di Combcs e le sue dichi:u:izioni ambigue nella questione dei culli - e si avrà la spie~zione dei pericoli che minacci:inn il • hloceo •· Int!lnto, su i confini della sinistr:i, con certi rndicali !I. tendenze milit:iristiche, p:irtigi:ini delle a\'VCnture coloniali come I loumer e Sar– rien da una parte, e dall':lltr:i p:irte I' U11io11t demorra/Ù'a e il gruppo dei giovnni ... arrivisti, Barthou, Poincarré e comp:.gni, si \':'Inno for– mando comhin:izioui di\•el'S(" per CO!-tituire, in un modo o nell'altro, una nUO\'!l.concentrazione repuhblic.'lna, da cui i collettivisti e In destr:i sarchbero egualmente esclu,.i. I.a m:iggiornnza dei socia\i-.ti, la frnzione che fonna il • Par– tito socia\i<.ta frnnccsc •• e nella Camera il • (:ruppo parlament:uc socialist:i ,., non è pertanto nffallo esigente e nell'orn. attuale nella sua attività non c'è nulla di specificamente proletario. I,a coscienz:i di cla:i.se, il sentimento dell'azione assolutamente autonoma, sem– brano :'\\'ere sempre piì1 e pi\1 abbandonato il Partito wcialista. l'er difeuo di una forte cultura. socialista m:-arxista., in molti dei r:,,pprec;emanti socialisti :li Parlamento di Francia - va eeceuuato qnl nd ogni modo J:rnrés - vi era stat:1 fino al tempo della • dife<:.'l rcpubblic:ina una • tradizione d'opposizione,., presso i deput.'lti so– cinlisti. Per dire il vero, il trovarsi !li potere dei govern:rnti che rn;>prescntnvano direttamente e sopr:ittntto gli interessi dei gr!l.ndi capitalisti facilit !l.va il c6mpito dell:i deputazione socialista; e la sua :izione d'opposizione i.i fondeva spesso con quella dei r:1.pprc– sentanti della piccola borghesia radicale. Tutta.vi:i vi era stata, ne\1n precedente legislatura la affermazione cieli' ide:ilc collettivista per parte di (:uèsd<\ di Jaurés, di V:iillant, e vi era stata la difesa del pensiero specificatamente soci:ilista in tutte le questioni dove ciò era. poc;sibile. Orn. non si fa pili così: uei loro atti come nelle loro parole gli eletti del • Partito socialista. francese • sembr:ino \'Oiere sempre piì1 fore dell'azione clemocr!l.tic:i.e sempre meno nttcnersi al cri• terio della loua di clas"e come metodo, della prnpriet:\ collcttivn come fine, Noi ne ahbiamo a\'UI0 un primo esempio nelle elezioni sena• toriali che hanno a\'lll0 luogo :il principio del mese di gennaio. I ca.ndidati piì1 notabili del • Partito M>Cialist:i frn.nccsc • !-i sono confusi, il piì1 po<.sibile, coi cnmlidati radicali e 11110di e<i-,i è arri• v:i.10 pe~ino a cond:innare con energin In lotta di cla,-;e, alla

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