Il Socialismo - Anno II - n. 1 - 25 febbraio 1903

IL SOCIALISMO , 1u:dcop1•vnc\'a trionfalmente .. 1•u11ionc del c:ipit:ilc cdcl l:wvrb! •·' I>':tltrondc, quanto ai risult:iti, noi pnssi:1.1110 riµctcrc 11uclloche die1!mmo, or sono otto mesi, il giorno dopo le elezioni lcgi,;l:\tivc: 1111a spropor:sùmei11cndi/ii/eesiste lrfl lt speram:;e du i partigiani ,ld/ff 111,ovalallic,, avevano fo11da/1Js11di usa, Ira /u e11or,11ità dtl .r,rrrijido tld p, inripi che usa l111/im lui loro imposto, e i mr,gri ru11/!oli del/orali dte ne lw11110/rallo. Adesso come allora non è piacevole constatare che il gu:ldagno realiu.1.10 è debolissimo e che là OYCe' è <::tatodel progrc,-.o è impossibile attribuirlo a' benefizi delb nuo,,:i. tallic.1.. Il Socialismo è rest:ltO per il corpo elettorale senatoriale come per il suffoigio univer<-alc quellv che ern av:mti :lll'adozionc dcli:\ t:tttic.1. dcmocratichcggiante: ha conserv:no gli altributi stessi che si cerc..w :i.di dissimulare in lui: h:i. :i.nira.to a sè per le sue virn'i specifiche gli uui, ed ha respinto in r!'l.gione stessa del suo c:ualttrc gli altri - quelli che i pregiudizì, l:t. ignoranza, gli inte– ressi, avev:lnO sempre tenulO lontani da lui. 1; Non un solo socin.lista, malgr:ulo la nuov!l. tattic..'l, è stato eletto :li Senato. r candidati del Se>cialismo opportunisrn, come Foumière nel G::ird, hanno appena ottenuto tanti voti quanti i c:tndidati so– ci:tlisti rivoluzion:lri del P:trtito soci:\lis1:t rivoluzionario nel Nord e nell' Allier. Il giorno dopo queste elezioni, - ed ecco una novella prova dal punto di vista socialista propriamente detto, - alcuui org !l.ni della tendenza socialista transigente si sono contentati di caut:ue la vittoria .dei radicali, il successo della • democrazia ,. sulla reazione, ma non hanno trovn.to di dovere scrivere una linea sullo scacco cle' loro proprì candidati, n! sull'assurdità dei sistemi elettorali se– n:ltoriali che non permettono ad un p:l.rtito che conta 4 5 eletti :,.Ila Ca.mera dei deputati d'averne un solo :\Ila • Camera Alta ,.. Il bellissimo discorso di J:mrés sul dis."lrmo ci apporta dei nuovi argomenti ad appoggio della nostra tesi. li pensiero pacifico contro lo cha1wi11ismt e il militarismo si è a.fferm:\tOcon grandiosa energia, ma in nessuna parte, per e<,sl dire, si trovano i concetti specifici del Socialismo moderno. Quell' a11ti-chauvi11ismt - ben lo notava Kritchewsky nel Vorwatrls - è l'anli-chauvi11ismt della Lega per la p :l.cc e l'arbitrato di Federico Passy, invece che quello dcli' lnter– nationale dei lavoratori. Ed è come oratore della maggioranta rcpubblic."lna, del • blocco rcpubblic:mo a, che Jaurés sembra parlare; \~:mdervclde ci faceva giust:\mcnte osservare che la stessa parola • Socialismo ,. fu quasi del tutto asseme dn.ll 'eloquente discorso. Però nel voto che seguì questa gran discussione e col quale si trattav:t d'approvare o di biasimare la caccia fatta dal ministro della guerra. ad un opuscolo di propaganda ami-militarista della Federazione delle Bor:ie di lavoro, J:turés fu con i 57 deputati - i socialisti e qualche mdicale socialista - che affermarono il loro ideale di libertà. Al contrario, Millemnd si trova trn i 437 deputati che hanno approvato l'azione rc:l.zionaria del Governo, e la stampa opportu– nista e reazionarin. ha souolinea10 a gmndi fr :l.si l'azione • pratic."l e positiva ,. dell' cx-ministro del commercio. Tutti gli aui, tutte le p.'lrole di ì\lillcrand, negli ultimi tempi, giustifiçano nel modo pi\1 assoluto ciò che ho precedentemente scritto su di lui nel So– cialismo. Egli è, ogni giomo pi\1, fuori del Socialismo, e non sembra nemmeno dissimularlo, nè volerlo dissimulare. È, per eccellenza, un uomo di g-uvtr110 che vuole rientrare al governo pii\ presto che c;ia possibile. Precedentemente ave,·:\ votato in favore dei fondi se– greti; poi, la settimana passata \'Otavn. in favore del bilancio dei culti, oi-..-.ia contro la separ.uione dcli:\ Chies.'l dallo Stato! 1 Circolare del cittadino F:lia May ngli elettori 5enatoriali della Cna• dalupa nel giornale I' Emn11ci/11uio11e, che !>i pubblic:i a Poi11te ù Pitrc dati:-. i-'cdcrnzio11e 5ocialis1a della Guac!cloupc. 2 .1101111eme11f Socfolùle ciel 7 _c:iu~no 1902. I.e tc11clc111-e del Sociali~mo rr.onCt"c"-Ce le lnro_for7c cl<-ll<1rali, pag, 1059. I lettori del ·°""i,tlim111 hnnno ... -crt:tmcnlc cuno-.çiuto d:tlla -.tamp:t <1uotidi:rna la gr:rndc di,cu-...,ione parlament:11·c, nella quale il prc– -.iclente del Cons;iglio, CombeS, non dubitò di fare le più biiz:trre dichi:,.razioni sulla • nccessit?t delle credenr.e religiose ,. come fat– tore mor:i.lc. In questo discorso nbbasl:rnza ridicolo, egli si proclamò • \·cc– chio filosofo spiritualista ,., e quest' :'lssieme di dichiarazioni etiche servi\ 1 n. per comba.tlerc I:\ separ:nione della Chies."l dallo . tato. I,' argomentazione era non soltanto assurda, ma n.ncora superflua: gli bastava, per difendere la sua tesi, u,"lre del\' eterno argomento dei governanti, la non opportunità d'una misura, d':'lltronde eccel– lente in sè stessa, ecc. In nome elci radicali che :wevano consci valo qualche rispcuo per loro stessi e per il loro programma, l' :l.ntico direttore dell'in– segnamento primario, Ferdinando Buisson, difese con fulgore la vecchia teori:l. del programma del 1869. Al voto, il Governo ot– tenne i 200 voti della reazione e dei n:l.2ionalisti e I oo voti dei waldtckislts e dei radicali ass-olutamente privi di principì. In oon– trapposto 200 voti rndicali e soci:'lli:;ti respinsero il bilancio lici culto e l'ordine del giorno che approvava le dichiarazioni di Combes. ).Jillerand quel giorno era assente dalla Camera, e i suoi amici che a.veYano votato in suo nome - seguendo l'abitudine abba– stanza abusiva della Camera francese - credettero resrnr fedeli a.I suo pensiero, facendolo votare con la mino,a11za radicale e soci:t– lista. Il giorno dopo, Miller:md faceva inserire dall'Agmu lltr,1ns su tutta la stampa una rettifica con la quale dichiarava che se fosse stato presente alla Camera, egli avrebbe \'Otato il bibncio dei culti, pur essendo teoricamente d'accordo con Buisson. Qucst' ultimo atto, abilissimo forse dal punto di ,•ista di • uomo di go"erno •, e che fa di lui secondo il tempo un perfello uomo di Slato, ha solle,•ato un tollt generale nel seno del P:trtito socia– lista, anche tra i gruppi più moder.lti. È così che i gruppi socia– listi del 15° circondario di Parigi del Partito socialista fr:tncese, che ha per deputato il Bagno\, di tendenze moderate, ha doman– dato, in seguito a questi fatti scand:tlo~i, l' escluc:.ione definitiva di Mi\1erand dal Phrtito. Per parte nos1ra, noi persistiamo pili che mai nel credere che solo la rottura assolut:\, con ~lillerand e con la sua tendenza può l'endere posc:.ibile l' unit!I. del Partito in Francia. li ripudio delle tendenze di cui egli non è che l'espressione esagerata e un po' cinica, è necessario all'avvenire del nostro Partito, non meno che :illa vita lità dcli' ideale socialista. J ean Longuet. SCIENZA ED ARTE I patriarchi del Socialismo Dichiarazione preliminare. Il Socialisiuo di buona lega evita la contemplazione ciel passato. L'intelligenza socialista è formata eia me– dici, da sociologi, eia economi$li, eia giuristi, assai pili che da letterati, eia eruditi, eia archeologi; poichè So– cialismo è, soprattutto, problema concreto del presente reale, che s'impone. Il movimento socialista si disinteressa, dunque, som– mariamente del passato: guarda avanti e non ~i volge. Ma la coscien1.a e la fede nella trasformazione sociale verranno rafTor1.atedalla persuasione che la storia umana si riassume nel formarsi, nello svilupparsi del problema sociale, nel divenire esso naturale e logico e preponde– rante. E contribuirà a maturarne e rafliname i criterii la dimostrazione chiara del fatto che, se nella storia del Socialism-e v'è l'utopia, l'utopia però progredisce dalla forma 111ctafisira, mistica. iclealist:1, fantastica alla

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