Il Socialismo - Anno I - n. 24 - 10 febbraio 1903

390 IL SOCIALISMO diminuendo; ed è minore nelle provincie settentrionali dove il numero delle donne impiegate è maggiore. Ecco qui le cifre: ,J. Ammario Statistico flalia110, 1893. - In– dustrie, pag. 412 e seguenti. Anni Telai l\ SCI:\ 445 2 535 Fusi del coto11e 500,000 900,000 1,300,000 Eppure la mortalità è diminuita. 2 MORTt PER Iòo,000 ABI1'ANTI NEL REGNO D' lTAU,\. 1887 1888 1889 28.10 27.60 Piemonte. 19.5 p. 1000 Liguria 20. 7 25.70 Lombardia 22.4 2 Statisi. cause di morie 1891. Roma, 1901, prospetto n. 7, pag. xx11. 1 Statistica delle cause di morte nel/'an110 1999. - Roma 1901, tav. I, p:ig. VIII, Veneto Emili:1 Toscana . ì\larche Umbria Lazio. Abruzzi Camp:mia Puglie. llasilicat:i.. Caln.brie Sicilia. Sardegna. 17.9 22.5 22-4 22.5 22.0 22.2 25.8 24.2 . ·26.5 24.1 2 3-3 21.7 24.1 Di più le provincie dell'Italia dove il numero di donne impiegate nelle fabbriche è altissimo, hanno una quota di mortalità molto minore delle altre in cui le donne non lavorano, come lo dimostra la seguente ta– bella, in cui le provincie sono messe una sotto l'altra, secondo la percentuale (fatta sulla tavola' n. 1 )i delle donne impiegate come operaie e messe in relazione con le cifre dei morti e dei nati. TAVOLA delle donne impiegate nell'industria, confrontate con le natalità. e le mortalità., dello stesso paese quali risultano dagli Annali di Statistica - Statistica industriale. Fascicolo XXXIX XXIII XXIII XXIll XLV!II XXVI XXJI XI XXIV XLVI Xlii LI LI xx XLII XLVII XVIII Xlll VIII LI PAESE Anno per 10000 per 1000 per 1000 Grosseto . Siracusa 1891 . 0.3 1890 0.4 Caltanissetta . J 895 Ferrara. 1890 Palermo . I 893 Porto Mauriz. 1890 o.8 0.9 I.I 1.2 Padova. 1890 1.2 Cagliari. . 1887 J .3 Veron:i. 1900 1.8 Perugia. 1893 1.9 Benevento . 1889 Ravenna . 1888 Catanzaro 1894 Cosenza 1894 Parma . 1890 :Macerata . 1 892 '.M !l.SS. "I. e C!lrr. 1893 Avellino . . . 1 889 Forlì. 1888 Sondrio. 1887 Reggio Ca\. 1894 2.- 2.- 2.1 2.4 3.- 3.4 3.5 4.r 5.- 6.- 6.1 25 27 31 26 22 26 19 29 20 34 21 29 29 26 27 29 37 39 34 31 35 36 35 37 40 37 · 44 34 36 44 39 38 30 Si vede da questa tabellina, che Benevento e Cal– tanissetta, che dànno il massimo di mortalità (34 e 31 per cento) hanno un numero minimo di donne impie– gate (o.8 % e 2 ¼), mentre che Lucca, Genova, Pisa, Firenze, che hanno più del 10 ¼ cli donne operaie, F'ascicolo PAESE Anno per 10000 per 1000 per 1000 XX\' LXXI xxxv XLV XI! V-IX Alcss."l.ndria. 1890 Cuneo 189~ Napoli. Pavia. Salerno. Ilologn:1 . 1891 1893 1888 1887 XXXLV Pesaro . 2891 VI Lucca 1887 lii Ancona. 1889 XL Genova. 1893 LV111 Modena 6.4 6.6 6.8 7.8 7.7 7.9 8.4 9.5 12.- 12.- XLIX J>isa 1894 13.- XLI Asco!i 1892 14.9 XIV Cremona. 1888 17.- XVII Torino. 1889 18.- XI Sassari. 1887 18.- XV Novar.i. 1889 19.- LV Firenze. 1895 21.- XVJH Venezia 1900 23.- XLIV Milnno. 1899 28.- XX °I.XJ "ll Bergamo . 189 I 35.- 20 24 27 23 27 23 24 23 Z7 21 24 26 25 23 25 25 20 34 32 34 33 36 35 36 33 35 32 89 32 3i 35 34 35 35 hanno meno del 24 % di morti, meno assai che Sira– cusa, Ferrara, Cagliari, Cosenza, Macerata, Avellino, che invece hanno tutte meno di 2 °; 0 di operaie. E sic– come coi morti son compresi anche i nati-morti, si vede che i pericoli per la specie sono molto minori di quanto

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