Il Socialismo - Anno I - n. 24 - 10 febbraio 1903

388 IL SOCIALISMO giorno, spesso spesso falcidiati per pagare le scarpe oppure qualche capo del corredo di lana logorato :t:izi tempo per cattiva qualità di panno. Il calcolo di ciò che costa alla famiglia la disoc– cupazione in caserma dei propri figli può farsi fa– cilmente dalla pratica personale di moltissimi. In Germania fu valutato che il soldato riceve in media ogni mese cinque marchi (lire 6.25) dalla propria famiglia. In Francia riceve dj pili. Da noi un'espe– rienza personale non tanto breve mi permette di calcolare le piccole rimesse a sole lire due in media al .mese, perchè veramente non sono tanto pochi i po– veri diavoli che sotto le armi o rice,·ono ben poco o non ricevono nulla. Sono dunque in media 24 lire di ussa militare di disoccupazione che si mungono alla sordina alla povera gente. Lire 24 moltiplicate per la forza media alle armi di 2 r3 mila uomini di truppa d:ìnno un totale di oltre cinque milioni. Non calcolo per nulla la perdita che, nel pili dei casi, costa alla famiglia l'assenza mi litare di un figlio, e il danno recato a lui stesso dal!' inter– ruzione del mestiere e dallo ·abbandono del posto. Nè ra.lcolo il dannomorale; forse lo farò un'altra volta. Mi sento ripetere da qualcuno la sciocca frase « la legge è la legge ». La legge di leva non reca alcun danno a chi può spendere. Gli studenti possono prorogare ad altro tempo, fino al 26° anno, il loro obbligo di ferma. I signori fanno il servizio presso le case loro. Per il povero la legge sul sangue è insieme una legge gravosa di irnposta. Vediamone altri casi. Ogni anno vengono inviati alle case loro defini– tivamente, ossia vengono riformati, senza alcun com– penso o con compensi derisori, pili di 4000 giovani o divenuti, per malattia,dei morti che camminano, o divenuti inetti o quasi inetti a qualunque l.tvoro faticoso. ' Son tutti, pil.1 o meno, vittime del militarismo, che il militarismo rifiuta di riconoscert come tali :1dducendo cavilli, cui i medici, anch'essi!!, prestano l'aiuto della loro scienz, contradittoria. Tralascio il calcolo pietoso di ciò che può co– stare alle famiglie, e per quanto tempo questo lu– gubre convoglio rimandato loro da sotto le armi. E passiamo ad un altro caso. Ogni anno vengono inviati in licenza di con– valescenza dopo lunga malattia (anzichè inviati agli appositi'.depositimilitaridi convalescenza) circa 14,000 giovani. Dieci anni fa se ne inviavano soltanto 8000. Il bisogno di sfollare gli ospedali per fare economia e presentare statistiche s:1nitariemendaci fa riversare ogni anno sulle famigl.iel' iutero mantenimento di tanti soldati impotenti, ammalatisi per lo pii, per cagione Ji servizio. Le licenze sono di 3, 6, 9 e 12 mesi. r Gli ineui per ernie, malattie di cuore e malattie di occhi, sv;lur,patesi in servizio, sono tutti gli anni mille. I C..'lSi di psico– p:itia e epilessia - sempre in aumento - son piì1 di 500. Le tu– bercolosi e i deperimenti costituzionali 450. Bronchiti, emouisi, pleu– riti militari, polmoniti croniche sono 460. S1 considera il riformato ,:I:\ sotto le armi, quattro volte su sci, come un morto a breve sca– denza, cd è perciò che la mortalità dei giovani militari è più che d •ppia della mortalità dei giovani borghesi in tulti gli eserciti. Considerandole in media tutte di sei mesi avremo che le giornate di mantenimento e cura, risparmiatè dal bilancio militare e fatte pagare, senza alcuno in– dennizzo, alle famiglie, ascendono a 2,520,000. Cal– coLiamolc ad una lira ciascuna, comprese le spese di medicinali e di cura, e avremo altri dtte milioni e mezzo da porre in conto di tassa militare. Riepilo– gando, le spese graYanti i privati pel servizio militare sono: Per ispese in occasione della leva L. 1, r 20,000 Per rimesse delle famiglie . . » 5,000,000 Per mantenimento e cura. . » 2,520,000 Insieme delle spese dei privati L. ~oo Il riepilogogenerale delle spese militari è questo: Spese a carico dello Stato. L. 519,770,000 >> >> dei Comuni » 4,060,000 » » dei privati 8,640,000 Spesa generale ' L. 532,470,000 . . Mi si permettano due parole ai compagni socialisti. Alla riduzione delle spese dell'esercito e della marina si deve arrivareaiutandoci con la persuasione e la convinzione coscen,iosa della utiLità di quella riduzione sotto tutti gli aspetti. Economicamente, non v' ha dubbio, tutti lo ve– diamo, qual doveroso sollievo sar:ì la diminuzione di oltre ottanta milioni, chè a tanto può salire al pii, presto un primo risparmio sopra quei due pubblici servizi. Ma anche tecnicamente i compagni si devono per– suadere e persuadere altrui che la riduzione delle spese militari è utile, è necessaria, perchè non nuoce alla nostra difesa. Si pu.ò fare co,1 1110/to meno, questo deve essere il ritornello della propaganda nostra. Gli eserciti moderni sono molto meno atti alb offensiva, ossia all'invasione, perchè tre quarti delle forze di guerra si trovano costantemente, in tutti i paesi, fuori di servizio, disavvezz:1teda.i disagi rnili– tari, e perchè l'azione del Comando è resa molto pi,'1 difficile di una volta nella offensiva tattica a cagione della grande estensione dei campi di battaglia mo– derni e della difficoltà di signoreggiare gli avvenimenti tattici una volta impegnati. Gli eserciti di oggi sono per tre quarti 11azioue armata. e sono stati creati così dalla necessit:ì delle cose in tutti i paesi. Il progetto di legge dei socia– listi sviluppa questo concetto della nazione annata, inaugurato dopo il 1870 dappertutto in Europa, e lo sviluppa con l'accrescere il sapere e l'autorità degli ufficiali di complemento e con lo aumentare la mi– lizia mobile diminuendo l'esercito permanente. Qui • Anche le servitÌl milit:1.riarrec. :moun grave d.:mno ai privati col deprezzamento delle proprietà immobili:ui. E piì1 città sono anch'esse colpite eia.Ilescrvitì1 militari, le quali impediscono l'allar• g:1.mentoe la demolizione delle cinte, incomodano il commercio e l' industri:-i,producono agglomer:-izionc di popolo e recano danni ali' igiene. M:i chi potrebbe indicare, soltanto :tpprossimativamcnte, il valore di sina:li danni?!

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