Il Socialismo - Anno I - n. 20 - 10 dicembre 1902

332 IL SOCIALISMO Egli non sa se ci sieno altre persone che come lui credono all'avvento della rivoluzione fra un breve numero d'anni, in seguito allo s,•iluppo delb. mecC!lnica induslriale, ed al problema dei trusts e dei disoccupati. 11programma minimo non reca nessun rimedio a questa situazione; tutt:wia egli crede che b. politica del progr:unma minimo non sia assolutamente d:mnosa. Ne riconosce la inconsistenza, ma poichè è un mezzo di :\llir. :i.re al Socialismo mohi che altrimenti vi si manterrebbero estranei, e poichè bisogna pigliare gli uomini come sono, non come si vorrebbe che fossero, egli considera che è sollo qu('sto punto <li vista che il programma minimo offre qualche utilità. La selezione naturale in regime socialista. Pure nella J11ter11atio11al Socialùt Rroiew, RAPHAEL Buc11, pub– hlic:i. un interess:i.ntissimo articolo sull:i. selezione n:i.tumle nel So– cialismo. L'Autore sostiene che qu:i.ndo l'uomo avrà r:i.ggiunto l:i. giu– stizia soci:i.le , perdurerà ancora nella società uman:i. l:i. lolla fra la vita che cerc.'l di :i .fferm:i.rsi e d esp:i.ndersi, e le for1.e :i.ntagonisti- che, cosmiche, che cercano soffocarl:i.. I.a terra è fatalmente destin:ita a perire, le forze e gli orga• · nismi che le pennettono la vit:i lentamente, si consumano, e verr:l un giomo - ben lont:1.110- in cui il nostro pianeta :i.vrà ces– s :i.to di esistere. Già la vit:i delle popolazioni così numerose dei paesi civili di– pende d:i.lle conquiste fotte dall'uomo sulb n:i.tura, dal cosciente su l'incosciente, ·1: uomo è riuscito in p:i.rte a domin:i.re 1:i. natur:i., e tult:i.vi: 1 non è altro che un insetto gener:i.to e sostenuto <!all'energi:i. so– hre, e, paragonato all'universo, del quale fa parte, è un niente. L:i. legge di ad :i.tt :i.mento e di selezione natur:i.le , cre:i. conti– nu:-tmente una nuova razz:i., superiore a quelle che l'hanno prece– duta, specialmente nella vitalità e nella forza di conscn·:i.zione. Cli individu:i.listi credono di trov:i.rcnel principio della selezione natur:l'.e il vizio filosofico del Socialismo, poicbè dicono che l'egua– lianza di condizioni tenderebbe a perpetu:ue gli inadatti, cosl da produrre un ritorno al barbarismo. Bisogna confessare che finora il Socialismo mm ha d:llO un:i. confut:i.zione soddisfacente di quest'obiezione e questo perchè esso non si è ancora Hber:i.to completamente delle utopie è delle teorie pre-scientifiche e um:i.nitaristiche dei comunisti. :'\la il Socialismo nou t: il Domunismo - è la loua dei lavor:uori contro i non hvor:i.tori che dispongono dei mezzi di produzione; è la lolla per ottenere condizioni di vita capaci di assicurare b soprn,·,,ivcnza dei piì1 adatti. L'A. nel suo articolo dimostra che 1a legge dell:i.selezione na– turale potrà operare nel Socialismo in modo da promuovere il pro– grèsso fisico ed intellettuale della razz.1. 1 senza danneggiare il be– nessere m:i.terialedella Repubblic:t cooperativ:i., nè b libertà person:i.le degli individui in quanto ha r:tpporto ai matrimoni ed alla generazione. La selezione natumle nell:t civiltà socialisL1. non necessit:l la lotta per la vita in quella fom1a che essa assume presso gli ani– inali e i selvaggi, che si continua nella ci\•iltà borghese. Invece nel Socialismo ess.'l assume b forma della lott:i per b perpetuazione' del!' lo nella posterità, medi:i.nte i figli. Nella lott:i. per la perpetu:i.zione la minore c:i.pacit:\ di guad:l– gnare, lb. minore o peggiore produttività di utilità sociale, mentre pennetterà ,ai meno ad:ttti il comodo mantenimento person:i.le non permetterà quello di una moglie e figlioli, d:tte le nuove condi– zioni civili 'della società. Lo sviluppo della società esige uno sviluppo delle c:i.pacità cerebrali che permetta l':i.d:lttamento a condizioni di ambiemi pili complesse, per potersi di pili in più servire delle forze della na· tura e volgerle :\ rendere più comodamente :tbit:i.bile b. nostra terra. ·Per conseguenza la selezi~ne naturale è t:i.nto necessaria :i.I progresso quanto :i.lb perpetu~u:ione della r!'l?.za. Ma non si tratta soltanto della desiderabile prob:i.bilità di svi– luppare una razr. :i.di genii di tanto superiore a noi di quanto noi lo si:i.moai sclv:i.ggi ; bisogn:i. riconoscere anche che finchè la fec<,n– dit:1 umana è tale da produrre un aumento geometrico della po– polazione dovunque le condizioni economiche lo pcn~,ettono 1 e per conscguem::t è tale da creare uno squilibrio costante fr :i.la popolazione cd i mezzi di sussistenza, l:t selezione naturale non potril che per– dur !l.re o sotto la forma <li lott:i. per la vita o di lolla per la per– petuazione ddla specie. La sola cosa che possi:tmo dire è deter– minare in qual senso questa legge opererà nell'avvenire che noi preconizziamo. Come nelb società attu:tle quei che hanno maggiormente S\'Ì· luppato il senso dell'assimilabilità sono i piì1 colti, ed in 1m' epoca precedente i pii1 !ltti er :i.no i piìt forti e piì1 furbi, cosl nella so– cietà futur:i. i piìi :i.tti alla perpetuazione potranno essere coloro che saranno piì1 capaci di rendersi utili alla societ~. Ora, se dovesse prevalere h _forma comunista del Soà\lisrno, di modochè ognuno dovesse :i.vere il suo provento commisurato sem– plicemente in fum:ionc dei suoi bisogni, sen1,arapporto con la quan– tità di utilità prodotL'l, e scnz:i. :\vere la respons:i.bilit :l. del mante– nimento dcll:t moglie e dei figli, il freno di prudenz:i.nella procreazione verrebbe :i. mancare e la popolazione aumenterebbe al punto di equip:i.rare e di sorpassare i limiti naturali delb produzione. D:1te tali condizioni, q'1i.elliche sanno ,·ivere pii1 meschinamente diven– terebbero i pilt :i.tti tendendo cosl 3 perpetuare una razz!'l.· inreriore. I~ vero che l:i. selezione sessu:tle intcn•errebbc 3 mitigare :i.lquanto un sistema t:i.nto contrario alla Natura ma non è prudente esagerare oltre misura l!'l.virtù di questa fonn:i. della selezione che limi1a le n:i.scite e determin:t h sopmvvivcnza. Il prpblema da risolvere è dunque quello del come riconciliare il principio del progresso della specie per me-tzo della selezione n:i.turale, con la esigcnz.,. soci!'l.lislache la media del consumo debha permettere non soltanto l:i. soddisfazione delle necessità ma :i.ncor:i. dei comodi della vit3, D:i. un bto bisogn:i. imp::dire la sovrapo– pobzione, e d:111':i.ltrola socicd non deYe limitare il diritto dcl– i' individuo. Bisogn:t che i degener.1ti, mentalmente e fisicamente, tendano :i.sp: i.rite, e che :i.I tempo stesso il loro diritto di consumo ecced:i. di molto il semplice v:i.\ore del mantenimento. Bisogna provare che queste condizioni non sono che apparentemente contr:i.dinoric, se vogli:i.mo che il Soci:i.lismo e la scienza moderna possano pro– cedere d'accordo. Per impedire l:i. sovrnpopolazione b· società dovr~ riconoscere la legge naturale che rende responsabili i genitori del manteni– mento c delh educazione dei figli. La società dovrà insistere sul– l'educazione completa ed obbligatori:i. dell:i. gioventù da pal'te dei genitori e sulb csoncmzionc dal lavoro durante h minorità; m:i. dovrà esigere anche che la spes.'l necess:ui:i. per questa esoner.11.ione si:i compensata da una prelevazione imposta sul guadagno del p:i.clrc. Questa impost:i., sad uno dei freni potenti :i.l\'eccesso della pro• creazione. Ma non basta. Bisogna anche cercare di migliorare 1:i.razz:i e questo potd essere fatto se la società vorr?t uniformarsi alla legge natur.1le per cui è logico proporzionare i premì ai meriti. Il gu3dagno deve essere corrispondente direuamente allo sforzo impiegato e alb. effic. 'lci:i.raggiunta . La ,.QCielàdeve tanto aiuto e t :i.nt :i.solidarietà all'individuo qu:ir..to ne ottiene da lui. Bisogn:t che I' ineguagliam::i. del diritto !li consumo corrisponda :i.Ha inuguagli:i.nza degli sforni e dei resultati d:tl momento che sarà assicurato a tutti il diritto di godersi integro il prodotto del proprio bvoro. È evi<lcnte che se gli individui meno 3.bili dovr:i.nno pag:i.rc dai loro piccoli gu:i.dagni. (piccoli p:i .ragon:i.ti agli altri ma grandi p:tr:'lgonati ai s:i.lari dell'opcmio sfrutt:i.to dell'oggi) In medesima somma dei pilt :i.bili per ognuno dei figli da m:i.ntenere, i freni di prudenza e di selezione sessuale agiranno nel loro caso con piÌI forz!'l.e m:i.ggior resultato che su i pili abili e pili :i.nivi. Co<::Ì, in

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