Il Socialismo - Anno I - n. 9 - 25 giugno 1902

IL SOCIALISMO 131 gislazione. Quando il Turati lo avesse fatto, avrebbe rilevato che le une e le altre avrebbero dovuto servir di mezzo all'azi.onedissolvitrice del regime borghese per parre del pro!erariato. Allora vi era da constatare che il Partito socialista non è il Partito delle riforme; ma il Partito della rivoluzione, cioè il Partito che intende assidere la propria t!gemonja sulla realizzata eliminazione delle forme sociali esistenti. Le « riforme >) come tali, senza aggettivo, non dicono nulla. Vi sono le riforme reazionarie e le ri– forme rivoluzionarie; e non sempre è facile distin– guerle. L'arbitrato obbligatorio, l'esercizio statale di un'industria appartengono alle riforme del prhno o del secontlo genere? Apparentemente esse si risolvono in un beneficio i111111ediat~ per il lavorarore. Il socia– lista di occhio corro le voterebbe. Eppure esse qualche volta agis,.:0110 - in senso opposto agli interessi futuri e più rilevanti delle classi lavoratrici; e questo ~1011 sempre e vero e di .tutti i pae~i. In un paese larga– mente democratico e reptlbblicano l'arbitràro obbl_i– gatorio e l'esercizio statale possono raccomandarsi; ma negli altri casi che conviene fare? La politica socialista è la più delicata e sottile che possa mai aversi. Essa deve amalgamare e compren– den:: tante cose diverse. Deve preoccuparsi degli in– teressi immediati o degli interessi futuri delle classi lavoratrici? di quelli di tutte le classi del paese o sol– tanto di quelli dei lavoratori? e dei lavorntori d'un punto determinato della nazione o di rutta la classe · lavoratrice?L'istinto, o il temperamento, consen·atore o rivoluzionario dei socialisti determined la risposta. Comunque sia, l'angélo visuale di ogni rivoluzione sad sempre questo: agire in modo che in ogni caso si affretti l'opera di dissoluzione della forma sociale esistente. Quando peri.::jò, come vuole il Turati, l'a– zione parlamentaredel Socialismo si risolve.a favore della legislazione sociale pura e semplice, il Socia– lismo democratico ha poco più da dire e la sua con– fusione col radicaliSmo politicante è un facto com– piuro. 1 Ritorniamo, per esempio, alla polemica fra il Turati e il De Marinis. Ho già detto che leggendo i due articoli del Turati, un lettore sinç:ero è costretto a domandarsi: ma esiste davvero una differenzafra il Radicalismo, come lo concepisce il De M;irinis, e il Socialismo, come lo concepisce il Turati? A chi ben legg:1queidue articoli e si dia conto della enorme fatic:tche fa il Turati per rintracciarecerte impon derabili differenze, vjen la voglia di osservare che il Turati stesso vorrebbe riconoscere che· diffrrcnza non c'è ed accumuli argomenti contro sè stesso. Ecco, infarti, quel che avviene al Turati. Egli osserva al De Marinis' che la differenza ul– tima, vera e propria, fra j due indirizzi, sta in ciò che il Socialismo tende a preparare l'avvento del col- 1 Vedi, per un esempio an:i.logo, in lnghilterr.i., la corrispon- denza di Quclch, in questo fascicolo. (N. d. D.). B b otecc1Giro Bianco lettivismo, mentre il radicalismo non ha cerro questa aspirazione. Ma al Turati capiia spesso di dimenti– care da un numero all'altro della Critica. ciò che egli . ha scritto. Infatti nel suo articolo <lella « Nostra Ignornuza » del 1° giugno ad un certo punto dice: « In realtà nulla è meno pericoloso per la classe borghese che la predicazione astratta della proprietà collettiva: essa è tanto temibile, nello stadio al/un/e · del 'evoluzione, quantosarebbe ,mo sbarcodi esercitiagi i Stati Uniti per mez,o dei palloni a.ereostatici. » Dunque la differenza fra Socialismo e Radicalismo è riposta in un avvenimento o nella propaganda di un .avvenimento che, nello stadio attuale dell'evolu– zione, è tanro prob.abile,quanro lo sbarco d'un corpo <l'esercito negli Stati Uniti per mezzo di aereostatici ! Dopo di che e' è.proprio da domandarsi se il Turati dica davvero sul serio quando sostiene che fra il So– cialismo inteso a modo suo e il Radicalismo vi C una differenza apprezzabile. Differenza che del resto non sap,ebbe nemmeno rinvenirsi nel metodo della lotta di classe, eletto dal Partito socialista, perchè il Tu– rati, per una delle solite amnesie, .dimentica di aver ammesso (Critica del 1901, n. 22) che la solida– rietà. o cooperazione di classe .•. è il presupposto implicito d'ogni società che ci regge. » Cioè la 11egazio11e d lla iolla.di classe, come più esplicita non porrebbe essere! Concludiamo. La tendenza del Turati significa due cose: 1° implicito riconoscimento delle forme 1110- 113.rchicheesistenti; 2° traduzione del movimento socialista in movimento a favore d'una legislazione sociale. Siamo dunque pienarnente autorizzati a conclu– dere che la sua con·cezione del Socialismo si risolve in un Raòicalismo operaio con propositi sufficiente– mente riformistici. Questa tendenza è lontana dalla via maestra della democrazia socialistainternazionale; la quale è: 1° repubblicanao antimonarchica, 2° antiri– formistica, c.ioè rivoluzionaria, 3° risolutamente con– traria a compromessi con le altre classi sociali. Resta ora a parlare del metodo e sarà oggetto dell'ultimo articolo. Arturo Labriola. PROBLEMI SOCIALI La questione agraria nell'America del Nord. Una delle prime necessità per intendere la questione agraria negli Stati Uniti, è di liberarsi assolutamente da ogni idea di paragone coi problemi agrari d'Europa. Nell'industria, nel commercio e nelle miniere, il sistema capitalista ha prodotto condizioni quasi uniformi in tutto il mondo. Ma gli stretti rapporti fra l'agricoltura ed il suolo perpetuano gli elementi di differenziazione, per causa dei quali la storia e lò sviluppo economico, nel campo dell'agricoltura, mantengono pur sempre all'a– gricoltura, i suoi caratteri di luogo. Naturalmente, dal punto di vista storico, "il contrasto è stato notevolissimo. Non soltanto in America non

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