Il Socialismo - Anno I - n. 6 - 10 maggio 1902

IL SOCIAI.ISMO 91 Così, per qu:uuo l'igu:ud:1. le cooperative agr:uic di credito l'A. 1x1rtc d:1.llc considcrnzioni gencr:ili del c:tpit:-tlc :1. pplic:1.to :-tll':i.gri– colturn e del credito :1.gricolo,per venire poi a fare b i-tori:-tdelle c:-ts! ierurn.li (R:i.ilTciscn), descri,•cndone l'intima costitutionc, il loro :i.ggrupp~uncruo in Fcder:tzioni ( OITenb:i.che Ncuwicd), l':tiulO d:uo d:i.lla lhnca ccntmle prussi:tn:l delle cooperative, per concludere con un ei;.:-tmcdell'orgnnizz:tzionc del credito per le honifiche e fondi:l.rio ; infine egli studi:t gli effetti delle cooper:ttivc cli credito, prese nel loro complesso, sul saggio dcll'interei-sc e sull'cconomin generale dc\1:1.Germania. I ,e copiose tabelle !-l:ttistiche :mnue, a que1-to c:tpitolo, come :l tutti i susseguenti, ci avvertono che in Gerrn:mi:i. nel 1900 csi– stev:mo 9793 c.1 .sserur:i.li con piì1 di 600 mih soci. li giro degli :i.ffaridelle lhnche centrnli (esclns.'l qnell:1.prussi :m:i.)cr:i.superiore :li miliardo nel 1898. L:t lbnc:i. ctmtrale prussi:i.n:i.delle cooper:i.– tivc, dot:tl:l d:i.Jl!lmpero di 50 milioni di m:i.rchi, :tve\·:t un giro d' :tff:i.ri nel 1899 di più che 3 mili:i.rdi. D:i.lle cooperntive di credito I' 1\. p: i.ss :i.a quelle per \:i. com– pern cli scorte :tgr:trie (besti:tme, attrezzi e m:tcchine, sementi, fo. r:tggi :i.rtihci:tli e concimi chimici), poi a qnelle per ridurre il prezzo dell:i. forza di la,•oro, quindi :llle cooper:ttive per la produzione (bo– nifiche, alle"amento di bestiame, latterie sociali, ccc.), :i.Ile Asso– ci:tzioni per h vendit!l. dei prodotti, all'azione cooper:i.tiva per la compera del suolo, ed infine all 'assicur:i.zione cooperativa. Ed int:i.nto h:i. occasione di tratt:i.re i temi più ardui, quale quello delle condizioni sociali degli operai :i.grari nelb Germani:i., delle loro correnti migrntorie e dei provvedimenti legisl:ttivi per infren:trli, il problema del commercio gr:i.nario, della lotta fatta d:tllo St3.tO contro la Bors.'\ dei prodotti, ccc. Insomma il libro può dirsi d3.vvero esauriente e fatto per met– tere il leltore al corrente delle condizioni economiche delle coope– r3.tive agricole in Geml3.ni:t. Le 365 p:i.gine non sono vcrnmente troppe per un t:tl tema; m:i. lo stile stringato non nuoce :\ff:ttto .:,,\h chi:trczz:t dell'esposizione. Così il Lorcnzoni si è : \fTerm:l.toscientific :unente· con un'oper:i. di primo ordine, e con 110:tmagnific:t promeS.'-:\ per gli :tltri b– vori che egli SI:\ preparnndo. Romeo Soldi. C. SUPINO, hrdivi.l11alis1110 eco110111ico. - Torino, Boc– ca, 1902, p. 233. L. 2.50. È un lavoro cli c:trattere socivlogico pi\1 che economico. L'A. mostrn un:t decis:t tendenz:t verso il soci:i.lismo di St:\to all3. f,Vagmr che in Itali:t ha trovato un felicissimo interprete, benchè non cosi :-iccemuato, nel prof. Ferr:i.ris . Ed ai hvori dei due economis1i si richi:tm:i spesso l'A. Non è però inopportuno ricord:trc come il Wagncr si:i stato il pili fervente Bismarchi:tno, per insistere nella separazione ben nett3. trn soci:i.lismo di Stato e soci:tlismo demo– cmtico. 11 prof. Supino fa dcri\':trc l'individualismo • d:tlb tendenza in– nat:\ in ogni uomo di riguard:trsi come centro de\h comunanz:\ i-ociale • mentre nel co1lettivismo • si h:i. una riunione d'individui in un insieme, che :tgisce come t:\le, servendosi degli indi,•idui come mezzi per m;giungere lo scopo comune. • Dopo i due capitoli che rigu :trd:i.no l'origine e lo sviluppo dcl– i' individualismo ,,engono considerate le cause dell:t sua degenerazione. L'A., evidentemente inspirato al movimento intellettu:tle tedesco, rilcv:t che ad un certo momento la scienz:t :ttL'lCC:l 'individu:llismo, enlmiasmandosi per le istilrt:ioni gifl scomparse delle epodu prece• t!mli, e riJ)Orta il seguente giudizio dello Schmoller. « I.a dottrin:t :-ipparentementc democr:ttic:t che lo St :i.to de,·e es!icre debole e \:i. ~ocietà forte signific:t pr: ttic:i.mente che le cl:i.ssi superiori possono :irricchirsi sen1,3 ost:\coli e domin3.re lo Stato ... Bisogtl:l però tener presente che lo Schmoller è un fautore dello St:tto imp<>1-i:\le, centro del milit:1rismo che si sovrappone e :tlla borghesi:\ e :\I prolet:1ri:tto. R1b otec Giro R1anco .\tolto :i.ccurntamentc i-0110cs:1min:tti gli effetti storici dcli' indi– vidu!l.lismo c:tpitalistico; cioè le cri~i seguenti alb sfren:ttn c~lirre– gobrc prod111.ionc; l:t lung:\ depressione Seguente alb cri!-idel 1$73, l:l co1wersione de\l:i. borghesi:\ :\I protezionismo dogan:tle, dopo :wcr us:tti i poteri dello St:1to contro le org:inizz:\zioni Opef:\ic. I! protczioni1'mv h:t come necess:tri:t conseguenzn, la crc:i.zione Ilei grm1di sind:tc.1.tic :ipit!l.listici, i qu:tli poi si estendono :\nchc i11- tern:1.r.ion :ilmcntc. Cosi il c :ipit:i.lismo , :tffncci:itos.i :i.li:,,stori:1 in nome dcli' indivi– dunlismo, finisce a neg:\rlo. I,' indiviclu:i.lismodivenl: t re :i.lc per poche per;;onc, divcnt:i un' il– lusione per i pili. llrocl:i.mata b libertà individu.:,,le,coloro che pos– scdev:tno terre e C.'lpitali si trov:uono hcne, m:\ gli :tltri rim:-iscro nell'imb:i.r :i.zr.oe do,,ettcro continu:\re :\ scn•irc i primi. Quindi si afferm:l il principio soci:i.lccon la formazione di As.'-0<:iazionicoopc– r!"ltivedi mutuo soccorso e di resistcnz:1. L'A. tende poi a dimostr:tre come I' individu:i.lismo (dovrebbe :tggiungerc capitalis1ico) crea un contraslo fra il reddito <' b fun– zione soci:lle che ciascuno compie; e conclude affennando che non è possihilc concepire nè un 'org:i.nizz :i.zione economic:t b:lS.'\l:\esclu– siv:-imcmc sul\' inclividu::ilismo,nè una b!l.Sataesclusivamente sul col– lettivismo, ma bisogn:\ egualmente contempef:\re i due principii. Come impressione gcncr:\\c bisogn:\ aggiungere che, a differen?;:\ degli altri libri dcll'A., in questo vi sono troppi concetti v:\ghi e troppe affenn:\zioni che scicntihc:imente non si possono considernrc come ben precisate. Abbondantisi-imo invece è il corredo di coltur:t che l'A. pori:\ nel tr:ttt:\re l'!l.rgomento e che riesce molto utile :li le11ore desideroso di continu:trc tale ordine di i-tudi. Romeo Soldi. RIVISTA DELLE RIVISTE SOCIALISTE Riviste russe ì'\el 1° num. di Sarja (o Aurora, Rivista russa pubbl. a Stuttgart, di cui sono usciti 2 grossi fascicoli in aprile e dicembre 1901) G. Plechanoff tratta la questione del Socialismo e delle lotte politiche. Egli dice che finora, fra tutte le quistioni di attualità pratica nel Partito so– cialista russo, quella del suo problema politico rimane la più importante: dal modo cli risolverla dipende tutta la sorte futura del partilo. La soluzione presente delle difficoltà egli rintraccia nell'evoluzione della idea di lotta politica fra i rivoluzionari russi nell'ultimo venticin– quennio. I 1Varod11iki (populisti) degli anni intorno al set– tanta erano imbevuti dello spirito anarchico e quindi essendo avversari di ogni Governo e di ogni genere cli Stato, la lotta per la libertà politica non si presentava a loro che sotto l'aspetto di un vergognoso compro– messo. Essi temevano inoltre che lo Stato costituzionale, favoreggiando lo sviluppo del capitalismo, avrebbe abo– lito le antiche basi della vita economica russa (la pro– prietà collettiva della terra e l'asse1i1blea comunale) nelle quali essi scorgevano l'embrione del futuro ordinamento socialista. Rinnegando la politica, essi cadevano nel– l'errore dei Socialisti tedeschi intorno al 1840, così crudelmente derisi nel « Manifesto del Partito comu– nista.» Avendo bandito dal loro programma ogni idea di lotta politica, i Narodniki dovettero dedicarsi intera– mente all'agitazione sul terreno economico. Però gli agitatori. e le masse da loro guidate, si imbattevano immancabilmente nell'opposizione del Governo polizie– sco dell'autocrate russo; ciò che faveva sorgere nelle menti dei proletari certe riflessioni politiche sulle quali gli agitat0ri non poteua110 far piit a meno di fermarsi. In tal modo si compiva la metamorfosi naturale e inevitabile cieli' agitazione eronomira 111 agitazione po-

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