Il Socialismo - Anno I - n. 5 - 25 aprile 1902

IL SOCIALISMO Orn, che In pncc possa essere pilt clis:1s1rosa della gucrr:i. è un assurdo. Evidentemente l:l. mcntnlità dell'A. è offusc:tta ncll:·. :,ua clirit– turn da.li' influenz.'l dell' :i.mbicntc, per cui non gli è possibile di configurarsi delle situazioni che, se, cs-.cndoci gli eserciti, di\'cntano auus /,e/li, non lo diventerebbero se gli c...crciti non ci fo'-.-.ero,e ~nrebbcro risolute, nel comune intcrcj;i-e, scn:;,a astio. L' A. continun: • Le odiemc istitu1.ioui sociali e politiche, le qu:1li h:umo :-tl– lontanato i pericoli delle guerre n scopo dinastico, il cnrnttcrc iu– du-:trialc delle pre.;;cntisocietà, e quindi I' importan7À'l pres..'lin esse dalle questioni economiche, che ml/a guerra lrovtrtbber" lt1 loro nmù,a, l' import:mza prcsn oggidì d:1.1\'opinioncpubblic:1., cd il ca– rnuerc di cstrcmn ~vit:\ che !'ls~umono le guerre moderne rendono queste sempre meno prob:i.bili e pi\1 rare. ~fa d:i. <1ue!.tC premesse com' è possibile giungere :tll:t conclusione delb abolizione degli eserciti? Oggigiorno :t.Ssistia.moallo slr!'ln:>~pettacolo che mcnlre d:i. 1m:i.JXlr1Cl'ideale dell:t p:tce uui,·ers:-tle commuo,·e tulti i popoli civili, d :i.ll' altrn questi sono spinti n.d un!l febbre sempre crc;;ceme di !'lrmn.mcnti. È l'eterna lolla fra il sentimento e la ragione, fr:i. il cuore e I' intelletlo. » :;\I:\ no l L:i. lolla è inl'cce fra la ueecssità (!ella ci\'ihà modema, di cui si fa interprete e vindice il P:trtito t.0eialista, e tutta l:'l somma dei pregiuditì e degli at.wismi, di che s'impregna l:t co;;cienza delle C!lSlCconservatrici. E quando I'A., !l pro\':\ della possibilità di guerre, :tppunto per confliui d'intere.,si, pone il protezionismo di tutti i gr:mdi Stati, egli ci conforma in questo criterio e nell'ahm che egli non :,;appiacon la mente uscir.! dalla ccrchi:t dello stato contingente dei rnpporti internazionali: il protezioni~mo, infatti, come il milit!lrismo, è profoss:-tto d:i.lla horghesi!l, :ti ristretti interessi della qu:tle gio\'a, come il militarismo; mentre protezionismo e militarismo nuocciono agli intere'-Si gcner.ili d'ogni paese, e perciò wno a\'veri.ati d:tll!l coscienza popol:-tre, illu– min:i.t:i.d!llla dottrina socialista. Vi ha di pili: se le borghesie di tutte le n:izioni civili polC3'>CrO libcrnrsi cbi pregiudizi dell'e.;r11is1110 11azio11alt, se pote3sero assurgere a un punto di vist!l pili elevato, "cdrebbero come d:t questo punto di vist:l che cP,i:imerò soci!lle in• tem:uionale, il pro!ezionismo e il m,litari,;;mo, elidendo a ,•icenda nei rapporti fra il c:lpit!lle di una na7,ione e quello di un' :i.ltr:i.,i loro V!lotaggi, si risolvono in un:t gr.1.ndc illusione mentale é in un gr:tnde sperpero inutile di energie. 1fa \!\ psicologi!!. sociale h:-tle sue leggi, e b. c\:t,;;sccapit!llistic!\ non può !lrriv!lre a quest:i. concezione superiore, - e p~r que;.to è sterile !:lsemplice prop:tgand:l per la p.1cc - mentre vi :lrri\':l natu• r.tlmente il proletariato, come quello che :l,·,·erte sen!:-1difficohà l'identità degli interessi suoi, in ogni n:izionc; interessi che sono quelli di ogni org:tnismo n:ttur.tle vivente, di tr.trre cioè dall:t n:l– lltr.t i mezzi della , 1 it!l, mentre la cl!l.SSCcapitalislica, organismo :lrtifici:tle, li trne d:i.llo sfrultamcnto degli uomini che lavor:tno, siccbè gli interessi suoi immediati non possono non essere in coo– tr!lSto con quelli dell:t geoernlità dcll:t popolazione mondi:ile i e lo vediamo chi:tr!lmentc appunto nel militari~mo e nel protezionismo, che giomno !lll:t sol:t classe c:tpitalistic.1 e nuocciono a tutti gli altri. La stessa impo!-.'>ibilitàorganic:t :td uscire da una concezione ristrett:t si ri\'ela nell' A. col resto dcli' !lrlicolo, tutte le volte che s.i presenta b quistione di fare !l meno della guerra. Io ho dimostrato come si:i. un fonomeno natur:lle dell:t psico– logia del militare di professione, che egli pcn'-i e scriva così, ma debbo notnrc ~me l'A. fac.cia wrto :i\b su:t cultur:l adope– r.tndo delle frnsi da giornalnccio forcaiolo a pro1>osito ddl:1 pro– paganda :lntimilit:lri:-t!l del l':trtito socblist:t. Con maggior somma di autonomb psicologic:i.,e di coltum soci!llee tliserenit?i.politic:t, il tenente colonnello Barone -ciel quale nel mondo militare è not:t 1 :i.gr !ln,de compctenz:t tecnic.1 onde sono :tltnmcnte :tpprezz:ttc le i-ue lezioni :tll!lScuol:t Superiore di Guerl':l di Torino - pubblic:ivn gi?i. nella Nuova Antologia un :trticolo che vcr:tmcntc merit:l di essere richiamato :llln mente nostl':l, chè rcsscre uscito il 16 agosto del 1900 non gli toglie freschezw e valore: il titolo, Lo spirito pubblico nella guerra, basta !l significarlo. l.'A. comincia a dire dcli!!.gr.inde opera del Bloch (morto recente– men'e) sulla guerra futura.: • meditando su quelle pagine, io l'iCnti,•a che il cultore di scienze soci:tli p:1rbva in me pi;1 forte del soldato; e d:tv:tnii a c111clbgrnndc e suggcstivn. evoc.'lzione degli orrori che trarr?i. seco l:i.guerra futurn, e delle stmgi, e dei luui, e delle rovine, e delle miserie che si l!I.SCeràdietro, io mi spieg:t,·a come il mistico sovrnno che imper.t sull!l Russia stcnnin:ua, !lbbi:t v3ghcggiato di render rcalt?i. il m:tgnifico ideale della pace: dcli!!. p..1ccche tulli i popoli !lfTr.t– tclli, il bel sogno dcll'um:tnitb. ci\'ile, tult:l dedit!\ :t quell'accresci• mento di benessere, onde t:lntc asprezze socinli e t:tnti dolori po• trcbbero essere leni1i: non piì1 tanto lume di ingegni e t!lnto vigor di braccia a crear nuovi ordigni per i quali l' uomo è distruuo dall'uomo; m=i brncci:t e ingegni, intenti alle feconde lolle contro l:i n:ttum ribelle, per domarne le forze e strapparne i segreti! • ;\l:t • se la guerra. è un:i. cosl grande rO\'ina, di cui tutti h:tnno coscienza, eppure non è s.compars:i, ciò vuol dire che le mgioni le qu:lli nel ess:t tr:tsciunno - e se non vi piace dir le rngioni, dite gli istinti, gli acciccmncnti, le cupidigie - son tali che nè dn un uomo, nè d:t un popolo, per or:t 3.lmeno, possono essere dominate. • Ed !lllorn tunc le considem.tioni che si possono fare per di– mostl':lre quanto funeste sieno le conseguem.c dell:t guerra, non re– stano che come 1:t premessa di un ferreo sillogismo: la guerr.t è una trcmend:-t cosa, specie pel vinto: m!l, per ora :timeno, è ine– vitabile; dunque bisogn!l :tpplrCcchi:trsi a saperl:t fare, e a s.apernc uscire non ,,imi, ma vincitori. • I lo voluto riporl:tre per intero il pensiero dcli' A., perchè luci– cl:imcutc esso mcltc con le spalle :ti muro ogni prop:'.lg:md:lper la p:tce che non si inspiri a concetti socialisti. ;\la il rigore della SU:\ logic:t si spunterebbe di contro al cri– terio soci:tlist:'l della conquist!l dell:t p:'lce, se l' A. se lo fosse pro– i-pctt:tto; appunto perchè se l:i. civillà borghese è impotente, per tutto quello che è la sua essenza economic:l e momle, a liher:irsi dalr incubo e dal fbgello delb. guerm, I!!.ascensione del prolct:t• ri:ltO detennin:1 automatic:11ncntc la pace, come ho dimostrato p:tr- 1:lndo dcli' :trtioolo del c.1pitano Ferrara. Profond:i. nella diagnosi sociologic:-t, e squisit:t nella form:t è 1:i.dimostr:tzionc che segue, di quello che, d:'ll:\ l:l necessità di prc• costituire gli clementi della vittorin, è neccs:-ario per conseguirla: • È ne\.-essario di preparnre virilmente lo spirito pubblico: gi:1c– chè l!i. stori:t, con sussidio schi!lcci:1nte di fatti, climostr.t che nei grandi successi e nelle grandi catastrofi l:t p:trte predomin:lntc non spctt:i. già agli eserciti che quelle "ittorie riport:lrono, o quelle scon• fitte patirono, m:t :1\le nazioni, alle quali essi :-tpp:'lrtenevano, s.e– condo che quesle :iveano, oppur no, un al•o complesso di virt\1 civili, sintesi ultim!l delle qu :i.li è lo spirito di sacrificio di ciascun individuo !i.I bene di tutti. » E l' A. in appoggio a questi concetti dà b spiegazione della catastrofe di Jena. d:ill:-t qu:lle I!!.Prussi:i fu colpita nl principio del secolo scorso, e che fu dovuta :il • ne~ suo interessamento del popolo :il\a sorte delle sue :tnni, e :tll' av– versione su:i ali' esercito, • e poi dell!l disfalla di Nov!lr:t, e dcli!!. di6lide dcll:i Francia nel 1870-71. • Ai dl n.:istri - continua I' A. - quest!l p:trtc dello spirito pub– blico nell:t guerr:t. è nncorn maggiore, perchè è cresciuta la potcnz:i. di quell'ente collctti"o, che si chi:lm:\ l'opinione 1rnbblica, 1anto più premente quanto pili è invisibile. • Esaminati i processi di :'lzione e reazione fr.t l'opinione pub– blica e i governi, fra quell:i e la stampa, dai quali processi pos– sono uscire • la pili str:tna confusione e le imprese più pazze, se– guite d:i scoramenti, » l' A. detta alcune idee foncbmentali tecniche snll!l condotta della gucrr:i, :lffinchè-, popol:trizzate, scn•ano a d:trc sicurezz.1 e autonomia di giudizio, e a infonder fiduci!l nelle m:t.'-.SC 1 di fronte agli eventi delle guerre.

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